Con ritardo aggiorno sui dati di ieri del Piemonte.
Fatti 15.812 tamponi, dei quali 3.659 positivi: tasso di positività al 23,1%, ancora sopra la media della scorsa settimana +13 in TI e +64 decessi .. record per questa seconda ondata. Attualmente malati l'1,35% dei Piemontesi, ossia 58.835 persone. E' più degli abitanti di Cuneo, mica pizza e fichi.
La mia provincia ieri ha segnato un +600 positivi, è il terzo maggior aumento di sempre.
Ieri, tra l'altro, hanno fatto il tampone a mio papà e colleghe. Lui lavora con 2 sue dipendenti in presenza: le altre 2 sono già a casa (una positiva con febbre in via di guarigione e l'altra in quarantena preventiva).. Ebbene, indovinate un pò? Una dipendente positiva.. 1 positivo su 3, rendiamoci conto. Ed è asintomatica, almeno per il momento.. e dunque quarantena e via. Gli infermieri hanno detto a mio padre che se entro una settimana non sviluppa sintomi molto probabilmente è realmente negativo (e non un falso negativo). Dunque vedremo.
L'altra notizia che ho avuto (brutta questa) è che il papà di una mia amica è finito ricoverato in terapia intensiva. Non so l'età, presumo sui 55-60 anni, nè le sue condizioni di salute pregresse, insomma.. speriamo in bene.
Sono arrivato al punto da non avere più nessuna persona (amico, parente, conoscente) che non abbia a sua volta qualcuno malato. E' incredibile.
Faccio anche un piccolo pippotto, già che ci sono, visto che si parlava della mortalità del passato. Come sapete sto sfogliando i registri dell'anagrafe comunale tra metà Ottocento e i primi del Novecento e c'è poco da dire: statisticamente, i nati avevano molta più probabilità di morire entro i due anni di età che non di sopravvivere. I miei avi facevano dai 7 ai 9 figli, dei quali solo 2 o 3 (massimo) arrivavano in età da matrimonio e a loro volta riuscivano a procreare. Tutti gli altri morivano entro i 2 anni di età, o, anche, nascevano morti. E poi, una volta adulti, non era mica finita: è pieno di persone morte a 20, 25, 30, 40 anni. In compenso già all'epoca c'erano dei veri duri pensate che un signore (che potrebbe essere stato il cugino di un mio avo), tal Bartolomeo, è morto nel 1868 alla bellezza di 93 anni .. cioè, il signore è nato prima della Rivoluzione Francese e dell'occupazione del Piemonte... Per arrivare a quell'età quando era normale morire come mosche avrà avuto anticorpi grossi come cavalli da tiro, per la miseria..
Lou soulei nais per tuchi
Internisti: ospedali quasi al collasso
11 novembre, 2020 da Ultimora - Notize dal Televideo/RAI
14.18
Gli ospedali "sono ormai vicini al collasso, per carenza di personale e mancanza di posti letto a fronte dell'abnorme afflusso di malati per la rapida e vertiginosa diffusione dell'infezione da Covid. Non vanno dati messaggi che sminuiscono la situazione". E' l'allarme di medici internisti, geriatri, infermieri di Medicina interna.
"Serve che le persone capiscano che il virus c'è ed è sempre cattivo,gli ospedali vanno decongestionati e oltre a medici, infermieri ed istituzioni anche loro possono avere un ruolo importante"
Fonte: RAI Televideo(
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"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
In forma sintomatica colpì principalmente la popolazione di età < 25 anni, la presero ambedue i miei genitori (nati negli anni '40) e quindi bambini-adolescenti all'epoca e buona parte dei loro compagni di classe, non la presero né i loro genitori né i loro nonni (3 dei 4 ancora in vita all'epoca)... probabilmente accadde qualcosa di simile a quello che abbiamo visto con la pandemia di influenza suina del 2009, che ha colpito in larghissima prevalenza bambini e giovani, l'asiatica era comunque più grave della suina. Tra l'altro sono abbastanza convinto che se il Covid-19 si fosse sviluppato in forma pandemica negli anni '50, data la struttura demografica della popolazione, la diversa concentrazione di popolazione sul territorio, la diffusione più lenta del virus nella popolazione a causa di una mobilità molto inferiore rispetto a quella attuale, saremmo di fronte ad altri scenari. Tanto per dire quanto influisca la mobilità: ci sono diverse zone, qui in Liguria, che nel 1918/20 furono quasi totalmente risparmiate dalla Spagnola, soprattutto piccole e piccolissime borgate rurali, addirittura a 20-30 minuti di distanza (a piedi) da centri abitati più grandi che furono letteralmente falcidiati... erano zone in cui vigeva (sostanzialmente) un regime di autosussistenza alimentare che la Prima Guerra mondiale aveva ulteriormente esasperato.
Ultima modifica di galinsog@; 11/11/2020 alle 14:53
Il 23% in meno in 7 mesi
Comunque secondo me si fa troppo affidamento alle T cell, da che mondo è mondo in medicina contano gli anticorpi. Questo non per squalificare l’immunità da cellule T, ma da sempre immunità è sinonimo di livelli anticorpali rintracciabili nel siero.
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