Zaia: <<Raggiunto l'apice della seconda ondata>>. Nuova ordinanza: sabato ape...
Bon, reso conto dopo 2 settimane della caxxata di chiudere i negozi grandi il weekend.
Almeno il sabato riaprono, vediamo quando si svegliano anche per la domenica.
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Direttamente dall’Emilia: il fidanzato di un’amica di mia sorella esce con un nuovo gruppo di amici e non usa la mascherina perché loro non lo fanno.
Assurdo sentire ancora di queste storie.
Uno sguardo, oggi, all’evoluzione della pandemia a livello mondiale secondo quanto riportato nell’ultimo Report di aggiornamento epidemiologico settimanale dell’Oms (dati chiusi alle 10.00 del 22 novembre). Nella settimana di rilevazione compresa tra il 16 e il 22 novembre i Paesi con il maggior numero di casi sono: Usa 1.147.581 (+14% sulla settimana precedente); India 281.227 (-8%); Italia 235.979 (-3%); Brasile 209.512 (+17%); Francia 171.008 (-16%).
Da questi primi dati si nota come la Francia stia iniziando l’allentamento delle misure a partire da una dinamica del calo molto più evidente in termini percentuali, e da un numero di casi sensibilmente più basso (-27,5%) di quello italiano. Il tema dei valori assoluti di partenza, al momento dell’allentamento delle contromisure, è basilare per capire dove si potrebbe arrivare in caso di ripresa dell’epidemia: torneremo sulla questione nella prossima analisi settimanale. L’Oms rileva come, sempre tra il 16 e il 22 novembre, a livello globale si sia registrato un rallentamento nella dinamica del contagio, con un parallelo trend ancora in crescita per quanto riguarda i decessi (67.000 nel periodo, 32.684 in Europa). Le zone Oms “Europa” e “Sud Est Asia” per la seconda settimana consecutiva fanno segnare un calo dei nuovi casi. Tuttavia l’Europa registra una diminuzione (-6%) inferiore a quella del periodo 9-15 novembre (-10%) e si conferma la zona che apporta il maggior contributo ai dati globali per quanto riguarda nuovi casi e decessi.
Il Vecchio Continente resta quindi l’epicentro dell’epidemia, mentre l’Africa, con numeri assoluti ancora contenuti, presenta il maggior tasso di crescita sia per casi individuati (+15%) sia per i decessi (+30%). Tornando all’Europa: l’Italia (dati da inizio epidemia) con 815 decessi per milione di abitanti si trova al terzo posto dietro a Belgio (1.339) e Spagna (912), dopo aver superato il Regno Unito (805). I valori espressi da Andorra (985) e San Marino (1.267) sono di difficile valutazione a causa dell’esiguità della popolazione residente: rispettivamente 77.000 e 33.500 abitanti. (M.T.I.)
Quest'anno, mi mancherà il Capodanno in montagna...
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