Secondo me il punto non è quale è migliore tra la dad e la didattica in presenza: è ovvio che la seconda vinca su tutti i fronti per i motivi esposti da te in questi messaggi, tranne forse per chi si trova bene con la dad ed è contento di potersi alzare una o due ore dopo.
Il punto è che ogni scelta, in questo ambito a maggior ragione, può rivelarsi un difficile trade-off. Se decidi di tenere aperto anche in lockdown come la Francia praticamente ritardi la riapertura delle altre attività ad esempio (e almeno la Francia avrà dato ristori a sufficienza, noi non possiamo piu permettercelo). Tu saresti così sicuro nel dire che la scuola viene prima delle attività economiche e dell'economia piu in generale? Perché si tratta di persone che con il lavoro ci vivono (non solo imprenditori eh, anzi, direi soprattutto dipendenti che sono in maggior numero e sarebbero/saranno comunque fortemente coinvolti) e soprattutto sostengono l'economia nazionale in una situazione già ben poco idilliaca. Per questo non ne sarei così sicuro e anzi credo che debba essere privilegiata l'economia in questa fase: non si tratta di sostenere che la dad vada bene perché di difetti ne ha tanti, ma di mediare tra diverse esigenze. La realtà è sempre piu complessa delle ideologie, e anche se decidi di riaprire a prescindere, magari senza un protocollo fi sicurezza adeguato, rischi di finire come a ottobre: non solo dovrai richiudere le attività economiche, ma pure le scuole, e allora tutto ciò non sarà servito a niente. Per questo occorre fare le cose bene, in modo che quando anche le superiori riapriranno potranno stare aperte per molto tempo senza inutili chiusure e riaperture che stresserebbero ancora di piu anche gli studenti.
Semplicemente è una situazione difficile in cui credo dis giusto che la scuola superiore non debba essere per forza
prioritaria sempre e comunque rispetto ad altre attività, tutto qui. Assurde invece le chiusure di materne ed elementari in alcune regioni. Detto ciò, speriamo che si possa a breve tornare a scuola in sicurezza fino a fine anno.
(Comunque, non avrei mai pensato di fare questo discorso ma ora abbiamo a disposizione quantomeno un surrogato della scuola, che consente di non interrompere del tutto le attività didattiche; se solo tutto ciò fosse capitato 20 anni fa....)
Idem per le università escludendo i laboratori e forse gli esi, e lo dice uno che la frequenta e ora è rimasto senza pc...
Ultima modifica di ale97; 05/01/2021 alle 11:26
In realtà se n'era discusso (ma forse era stato detto nel topic del nowcasting ): gli atleti tesserati con annesso tecnico possono sciare. Anche un amatoriale può farlo, per esempio facendo sci alpinismo, essendo attività motoria.
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Sicuramente Giagi quello che dici è vero, però va anche detto che molti istituti presentano anche una parte pratica di materie... Qualcuno probabilmente sul forum l'ha già detto, però è un aspetto che secondo me vale la pena rimarcare: ok i compiti i classe e le lezioni didattiche ma le materie tecniche richiedono anche esercitazioni in laboratorio che, personalmente, non mi azzarderei a togliere con una certa leggerezza.
Chi volesse o stesse perseguendo un istituto tecnico, come me ad esempio che alle superiori feci elettronica e telecomunicazioni, ha tantissime ore di laboratorio necessarie per approfondire la parte pratica ... Programmazione informatica tipo C,C++, Fortran, Phyton (questi ultimi due secondo me non esistevano nemmeno quando mi diplomai io ), tutta la parte di prove pratiche relative alla creazione di circuiti elettronici, le prove in laboratorio con il bagno galvanico per estrarre il rame, l'utilizzo delle breadboard per la simulazione di circuiti elettrici, l'utilizzo dei multimetri e degli oscilloscopi per l'analisi dei segnali elettrici.
Cioè, giusto per fare un esempio togliere queste ore di laboratorio ad un aspirante tecnico equivale, secondo me, a togliergli un 70/80% delle capacità che saranno poi indispensabili quando questo soggetto vorrà trovare da lavorare.
Io sinceramente proverei comunque a sforzarmi per mantenere in presenza quantomeno queste attività in quei particolari istituti, chiaramente ci sono altre attività che possono essere svolte anche tranquillamente da remoto o da casa. E' comunque estremamente complicato gestire il tutto
Sì sì è risaputo, ma infatti oggi si vede che sono atleti, ci son pure i paletti dello slalom. Però ti assicuro che in vari giorni scorsi c'erano le macchine di oggi e la gente era "normale" e la seggiovia funzionava.
Non è che dico che sia un problema, che tanto se fosse gente del posto nella sostanza si limiterebbe a contatti che di per sé potrebbero avere anche nelle proprie case nei paesi limitrofi e sarebbe un attività come le altre. Però è sempre un discorso di rispetto delle regole. O devono star chiusi o dicessero "possono funzionare per X persone", ma poi arriverebbe chiunque e toccherebbe limitare a persone "della zona", ma poi come fai a controllare che siano della zona, ma poi, ma poi, e alla fine toccherebbe dire che sono aperti e tanto varrebbe aprire alla stagione sciistica. E' questo che non torna...
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
Se fosse capitato quando ero al Liceo, parlo del periodo a cavallo tra anni fine anni '80 e inizio '90, praticamente del Carbonifero o del Permiano, non avrebbero cercato un compromesso non tra dad e lezioni in presenza ma avrebbero fatto una scelta tra ra far ripetere l'anno a tutti e accorciare la durata del ciclo di studi, magari avrebbero bocciato tutti per l'anno scolastico 2019/2020 e ridotto a 4 anni la durata del ciclo secondario di secondo grado o (come si chiamavano allora) delle Scuole medie superiori... e sta tranquillo che non ci sarebbe stata nessuna levata di scudi, a parte quella routinaria della "Lega degli studenti medi"...
P.S. sto scherzando ma fino a un certo punto...
Ma l'italia è uscita dal monitoraggio??
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