In Francia +26.784 casi e +310 morti (tot. 71.652).
E' record di casi dal 18 Novembre!
In Giappone +5446 casi e +99 morti (tot. 4647). Record di decessi.
Mi sbaglio o stiamo facendo buoni numeri in confronto agli altri stati?
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
Da adolescente (ancora per poco) e dunque ben incluso nelle categorie dei giovani più colpiti (essendo un universitario si aggiunge anche questo fattore, visto che le università non esistono proprio per lo stato italiano da un anno a questa parte) concordo con tutto il messaggio, punti e virgole inclusi. Già la situazione psicologica di noi giovani in moltissimi casi è tutt'altro che rosea (anche dato dal fatto della insita volubilità emotiva e psicologica dei cosiddetti "teenager"), questa epidemia ha davvero portato il tutto a livelli estremi...
E abbiamo passato Natale e Capodanno che qui, ribadisco, è stato un Natale come tutti gli altri: tutti sono andati a cena/pranzo dai parenti, con cugini, zii e via dicendo. Eppure non è esploso nulla.
Ennesima dimostrazione che l'equazione +contatti = +contagi non è affatto sicura presa così: serve la concomitanza di altri fattori, l'aumento di contatti (fino ad un certo punto, beninteso) di per sè non per forza scatena un nuovo aumento.
E se la mancata esplosione si potesse anche spiegare con una fetta di popolazione immunizzata (stimiamo il 10-15% nella mia regione, ma localmente e altrove sono sicuro che non siamo lontani dal 20% e in Lombardia siamo ben più in su), questo cozzerebbe con i dati di Israele o di Manaus dove, a fronte di una fetta più vasta di popolazione immunizzata, c'è ancora un ulteriore aumento.
Quindi mi viene da pensare che sia entrato ormai ufficialmente il gioco il discorso delle varianti più o meno contagiose: altre spiegazioni non riesco a darmele.
E' possibile che siamo temporaneamente protetti perchè queste varianti non sono riuscite ancora a prendere piede in Italia, ma non so sinceramente ancora per quanto.
Faccio una domanda: è possibile che, a causa delle restrizioni e dei dispositivi, riusciamo ad evitare quasi completamente che queste varianti prendano piede sul nostro territorio in maniera capillare? O è una speranza vana?
Lou soulei nais per tuchi
Io invece per Natale e Capodanno ho tutt'altra impressione, per quanto so da parte mia e da parte dei miei parenti, amici e conoscenti. Nessun pranzo o cena con zii, amici tutti insieme, al massimo se i genitori o il genitore anziano hanno più figli sono stati invitati a cena e poi a dormire da un solo figlio. Niente pranzi o cene con zii, cugini o altro. La gente qua ha poca fiducia nella sanità, soprattutto chi vive nei paesi più piccoli, anche per questo motivo c'è una certa attenzione
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