Si pensa perchè è già successo in passato che un virus influenzale saltasse alla specie umana e che si diffondesse rapidamente: spagnola, asiatica, per dire, e ci sono influenze anche più antiche, come nel 1510.
E' dunque questione di tempo prima che risucceda.
Queste influenze potrebbero avere una mortalità non indifferente, anche più alta del Covid. Il caso limite è quello dell'influenza H5N1 che avrebbe una mortalità anche del 50%, tipo la peste nella sua forma peggiore (polmonare).
Parlando invece del coronavirus: è possibile che i casi stanno diminuendo perché è stato vaccinato tutto o quasi il personale sanitario? E magari non c'è il rischio che uno del personale sanitario infetti un paziente come invece accadeva prima
Non credo, perché pochi hanno ricevuto la seconda dose e perché non è certo che il vaccino eviti la trasmissione. Inoltre se anche ci fosse una trasmissione dai medici ai pazienti, quanto inciderà sui 10mila casi al giorno? Se fosse consistente vorrebbe dire avere ogni giorno diversi focolai ospedalieri.
Ultima modifica di SsNo; 23/01/2021 alle 21:54
ma ho letto bene? 13k con 286k tamoni?
mi pare veramente un miracolo, magari fosse... e rimanesse così... speriamo cazo
Si vis pacem, para bellum.
Global Mortality Impact of the 1957–1959 Influenza Pandemic
Sull’H5N1 riporto i timori degli addetti ai lavori. Persone che lavorano all’università nel campo.
Riguardo alla suina ho anche il ricordo di intere forniture di vaccini inutilizzati.
Se nn sbaglio il vaccino fu trovato prontamente anche per l’asiatica.
Ai tempi dell’asiatica c’era però una società diversa e anche se quell’influenza fosse stata uguale come pericolosità al coronavirus per me nn sarebbe possibile un raffronto adeguato.
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