Originariamente Scritto da
Lou_Vall
Non sono favorevole alle riaperture totali.
Mettiamo che riusciamo a vaccinare tutti gli over 80: sono 3.893.619 persone, ossia il 6,53% della popolazione. Dopotutto non sono così tanti, non è un obiettivo irrealizzabile, e così avremmo scongiurato probabilmente l'elevata mortalità della fascia più a rischio.
Però diciamo che anche tra i 60 e gli 80 questo virus potrebbe essere pericoloso, e dunque potremmo dire: salvaguardiamo anche loro. E si tratta della bellezza di 13.033.282 persone, ossia il 21,85% della popolazione... insomma, non proprio due gatti.
Ma mettiamo anche che ce la facciamo, per chissà quale miracolo... rimarrebbero esposti i meno a rischio, ossia gli under 60. La letalità under 60 potrebbe essere molto bassa in effetti, dunque, così su due piedi, potremmo anche pensare "Ok, riapriamo tutto".
Il problema però non è solo la semplice letalità, ma l'elevato rischio di ospedalizzazione: trascurabile sui 20 anni, ma non così irrilevante a 50.
Le persone nella fascia d'età 20-60 sono la bellezza di 31.528.519, ossia il 52,86% della popolazione: iniziano ad essere numeri molto, molto grossi. Se la letalità fosse anche solo dello 0,1% (la butto lì), vorrebbe dire una cosa come
31.300 morti... E' un'altra ecatombe, senza se e senza ma. E non parlo nemmeno del rischio di ospedalizzazione: se anche solo l'1% (mi tengo bassissimo) dei 20-60 necessitasse di un ricovero, vorrebbe dire
315.300 ricoverati... Ma dove
li abbiamo tutti questi posti disponibili? Questo genererebbe una nuova pressione pazzesca sul sistema sanitario, col rischio di collasso, cure approssimative, e dunque ancora più morti.
La soluzione non potrà mai essere una riapertura totale, ma solo allentamento progressivo delle misure, in modo che ci si ammali (il meno possibile) ma comunque in maniera scaglionata e dilazionata nel tempo, di modo che il sistema ospedaliero possa reggere.
Sono questi tipi di aperture che auspico: parziali e progressive. Ovviamente ci sarà un nuovo aumento di ricoveri, di decessi, di terapie intensive, ma sarà inevitabile. Ma sarà fondamentale avere questo aumento entro certi limiti, compatibili con la tenuta di tutto.
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