Infatti, e la Spagnola è durata un anno.
E no - lo ridico già da subito per le varie obiezioni - non è durata tre anni, ma solo un anno, con tre ondate: primavera 1918, autunno 1918 e inverno 1918/1919. Nella primavera 1919 già non si registravano più casi.
Il punto è un altro: la Spagnola è avvenuta in un contesto storico-sociale nella quale era legittimo sacrificare centinaia di migliaia di uomini causa guerre senza praticamente battere ciglio. Figuriamoci i civili. A Vinadio, qui nella mia valle, morirono 100 persone su 2.700 abitanti (mortalità 3,7%), negli altri paesi anche, anche i più sperduti e i più lontani. Ma all'epoca chi lo sapeva? Chi leggeva i giornali? Ci si leccava le ferite della guerra, e si sperava passasse. E' stata una strage, ma è finita.
Ora il mondo globalizzato è fatto anche di opinione pubblica e, soprattutto, di un altro valore della vita umana (ricordo che i miei avi - ma anche i vostri - facevano 7-8-9 figli e ne sopravvivevano 1 o 2 fino all'età adulta). Il rapporto con la morte era diverso: la morte era di casa, sempre, comunque, dagli animali agli esseri umani. Tra l'altro tra il 1889 e il 1895, a varie ondate, c'era anche stata l'Influenza Russa, che aveva flagellato anche i più remoti paesini (in quello dei miei avi nel 1891 quasi tutti i bimbi nati erano morti entro l'anno).
La nostra cultura "evoluta", diciamo, del rispetto della vita e della sua salvaguardia ad ogni costo si riflette nelle restrizioni.
Ma arriverà il punto - e non ci siamo lontani, credetemi, - nel quale la salvaguardia della vita umana verrà lievemente meno, per forza, perchè non è possibile continuare con il freno a mano tirato: non è sostenibile nemmeno nel breve termine, figuriamoci a lungo.
Lou soulei nais per tuchi
Infatti, sono d'accordo.
E' dalla fine della primavera 2020 che sentiamo la formula magica: "convivenza col virus". Ma, di fatto, è rimasta aria fritta, perchè questa non è convivenza (se non, parzialmente, quando si è zona gialla), questa è poco più che sopravvivenza, diciamolo pure.
Il problema è che hanno puntato alla chiusura massima facendo una scommessa sul vaccino, ossia l'immunità di gregge entro l'estate. Ma la scommessa è persa, e ora l'unica strada è la seconda, ossia immunità naturale. E sarà una batosta, c'è poco da fare.
Lou soulei nais per tuchi
Si ma non c'era una mobilità globale come abbiamo noi oggi, tra l'altro all'epoca il virus fu trasmesso soprattutto a causa dello spostamento dei soldati durante la prima guerra mondiale.
in assenza di immunità di gregge credo che questo virus potrebbe fare il giro del pianeta per diversi anni....
Torgnon (1350 mt) / Chatillon (530 mt) stazione meteo:
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITORGN6
http://datimeteoasti.it/stazionimete.../realtime.html
🟤 Coronavirus, bollettino di oggi:
• 7.970 contagiati
• 307 morti
• 15.082 guariti
+36 terapie intensive | +261 ricoveri
144.270 tamponi
Tasso di positività: 5,5% (-0,1%)
2.582.510 vaccinati totali
@Ultimora x @covid19
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Caso assurdo: nell'ospedale di mia madre un medico è positivo al tampone e ha sintomi, anche notevoli (ma non è ricoverato credo per ora).
La cosa ASSURDA è che ha gli anticorpi anti-Spike ( a 2200!!!) e ha ricevuto la seconda dose del vaccino più di 12 giorni fa!!
Non ha però gli anticorpi anti-nucleocapside, il che significa che gli anticorpi anti-Spike NON SONO DOVUTI a infezione.
Ho detto a mia madre di consigliare al primario l'analisi genomica, nel caso sia la variante brasiliana.
A proposito di Brasile, questa la situazione in Amazzonia, siamo in un plateau molto alto, e i morti questa settimana hanno anche superato i 200 al giorno.
Screenshot_2021-02-08 Microsoft Bing COVID-19 Tracker.png
Ufficialmente siamo a 9000 morti, e col sommerso della prima ondata arriviamo almeno a 10mila.
10mila morti con un tasso di mortalità dello 0,5% significherebbe 2 milioni di positivi, il 50% della popolazione amazzonica!! Avrebbero cioè raggiunto sul serio ora l'immunità di gregge.
Tutto questo mi fa supporre sia davvero reale la reinfezione per la variante brasiliana, sono cifre assurde, probabilmente i morti effettivi sono anche 11mila o 12mila.
Ancora numeri pessimi per i ricoveri a Taranto e provincia, 316 i ricoverati COVID di cui 20 in rianimazione, inoltre nelle ultime 24 ore 9 decessi
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