Sia chiaro che la mia non è una contestazione di merito: le nuove varianti a cominciare da quella inglese si sa che sono presenti, si sa che sono più contagiose ergo, volenti o nolenti, bisogna intervenire.
Ma stavolta la questione di metodo va ben oltre quella di merito: sono MESI che si è visto come sono messi in UK e come si comporta la nuova variante. MESI.
Forse i ritardati pensavano che non arrivasse, esattamente come non è arrivato il virus dalla Cina? Dalla Cina eh, non dall'UK; un anno fa eh, non nel 1918...
Che si pianifichino delle attività da 2 settimane e meno di mezza giornata prima delle aperture uno arrivi e dica "Oh, mi dispiace, non possiamo aprire perchè c'è la variante inglese in più di metà della regioni" è un insieme di deficienza e mancanza di rispetto del lavoro delle persone che non si può manco definire centrafricano, per rispetto del centrafrica.
Ma d'altra parte mi meraviglio più di me che mi meraviglio... Come se 'sti coglionazzi non si conoscessero...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Alla faccia del convivere col virus, qua siamo ancora a parlare di lockdown, zone arancioni e zone rosse...io Ricciardi lo avrei messo in galera da un po'
La mia umile stazione meteo
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Straquoto. Non hanno idea di cosa sia l’economia della montagna.
Ripeto. Avessero detto, il 1 agosto, chiudiamo le spiagge fimo a settembre, ci sarebbe stata la rivoluzione!
Invece nulla. La gente di montagna non è abituata a protestare ma a lavorare. Ma a tutto c’è un limite.
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
L'esempio che Ricciardi cita, che una maestra tornando da essere stata a sciare in Svizzera abbia contagiato tanti a scuola e ha quindi sparso la variante in tutta Europa, è paragonabile a Feltri che cita i -28 della Conca vicentina per dire che siamo tutti "gretini" e non esiste il GW.
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Al solito, il buon senso ci dovrebbe essere, nelle decisioni dall'alto; però anche da parte dei cittadini. Leggevo ieri sera che in Liguria, città e paesi di confine, hanno disubbidito alla zona arancione e tenuto aperto i ristoranti, che si sono riempiti di francesi, venuti apposta perché da loro è chiuso.
Eccerto che la trattoria del paesino almeno lavorerebbe, se facciamo distinzioni, però con la stessa rosa di clienti della "gita fuoriporta" con cui lavorava una volta la domenica. Da noi, ad esempio, con tutti i fuoriusciti da Milano, dove tutto è chiuso.
A questo punto, possiamo anche lasciar perdere di prenderci per i fondelli, e lasciare che la naturale evoluzione dell'epidemia faccia il suo corso, perché tutti, in fondo in fondo, hanno delle ottime motivazioni economiche, psicologiche etc. etc. per poter agire in deroga...
Ma la vogliono capire o no che nessuno gli contesta la decisione ma la tempistica?
Ma come cazzo si fa a dire a alle otto di sera, a migliaia di persone “scusate ma domani mattina non si lavora, aprirete con calma a fine stagione, grazie e buona notte”.
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
La seconda ondata è avvenuta in corrispondenza con la riapertura delle scuole, ma soprattutto c'è una cosa chiamata autunno che avviene in corrispondenza con l'inizio delle scuole.
Tutti i dati epidemiologici hanno confermato che le scuole sono irrilevanti per la trasmissione del virus originario (con la parziale eccezione delle superiori appunto, visto che non sono più bambini), mentre con la diffusione delle varianti l'incidenza tra i bambini aumenta drasticamente e i focolai scolastici si moltiplicano. Questi sono i dati.
Tenere aperte le scuole ha un impatto importante quando le nuove varianti in una comunità diventano molto diffuse, perché a quel punto prima o poi ci entra e partono catene di contagio incontrollabili. Se c'è i aspetto su cui le nuove varianti hanno un impatto chiaramente molto diverso rispetto al virus originale sono le scuole.
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