Oltre all'indiscutibile vantaggio di essere in un angolo remoto di mondo, bisognerebbe però spiegare che per arrivare a quel risultato:
1. quando arrivi in NZ ti fai 2 settimane di quarantena senza poter dire A; quindi che pensa di andarci in vacanza è meglio che prenoti dal mese in su...
2. loro hanno perseguito la politica zero-casi: il che vuol dire che se durante la Coppa America (non durante il torneo di briscola di Poggibonsi, con tutto il rispetto) a Auckland (poco meno di 2 milioni di abitanti) si scoprono 3 casi ci si fa un lockdown di livello 3 e le regate restano senza pubblico.
'na roba che la dittatura sanitaria è una passeggiata di salute...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Far circolare il meno possibile il virus, qualunque variante sia.
Poi si farebbero i conti con le poche in circolazione e con poca diffusione, che lo farebbe variare di pochissimo nel corso di un anno.
Tocca puntare a renderlo "STABILE" sul medio/lungo periodo, è tutta lì la questione, perché poi è molto più controllabile, curabile, vaccinabile, e si potrà tornare quasi alla vita di prima.
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
E chi dice che i sintomi diventeranno quelli di una comune influenza? Non sta scritto da nessuna parte, perchè dovrebbe avvenire? Paradossalmente potrebbero aggravarsi. Anzi, è la via più probabile, visto che la variante inglese ha dimostrato di essere più contagiosa e più letale, e tutte le varianti "nuove" vincenti sono via via più contagiose e dunque più pericolose.
Quello che tu dici, ossia che i vaccini riducono la circolazione, ok, va bene. Ma questo avviene se e solo se avvengono delle vaccinazioni di massa a livello globale in concomitanza con chiusure serratissime. Vaccinare qualche migliaio di persone qua e là a singhiozzo con lockdown ridicoli non serve ad un beneamato tubo di niente, se non, appunto, a selezionare immediatamente le varianti vaccino-resistenti.
E la campagna vaccinale, peraltro, deve durare 2-3 mesi, non 2 anni, altrimenti avviene come sopra.
Lou soulei nais per tuchi
Perché la Germania ha bloccato il vaccino di AstraZeneca? La decisione di Berlino è arrivata lunedì un po’ a sorpresa. Fino al weekend la posizione tedesca era stata quella di continuare a somministrare le dosi senza preoccuparsi troppo degli allarmi. Le segnalazioni di qualche morte sospetta erano in arrivo da vari paesi d’Europa, Italia inclusa, ma restavano ancora poco circostanziate. In un documento pubblicato dall’ente regolatorio tedesco, il Paul Ehrlich Institut, si ricostruiscono oggi le motivazioni di quella scelta. Il testo ha il formato delle faq: domande e risposte ed è un esempio comunicazione del rischio limpida e sincera. Il Paul Ehrlich ammette cosa sa e cosa non sa. Spiega perché ha deciso di fermarsi e approfondire la questione delle rare forme di trombosi concentrate fra le donne vaccinate giovani. Nell’ammettere che un problema su cui soffermarsi esiste, e nello spiegarne i dettagli, finisce con il guadagnare fiducia, anziché spaventare.
Perché lo stop ad AstraZeneca?
La vaccinazione è stata sospesa – è la risposta alla domanda iniziale – perché la Germania ha registrato sette casi di una forma di trombosi grave ma rara: “Una trombosi venosa cerebrale associata a carenza di piastrine ed emorragie, avvenuta in coincidenza temporale con la somministrazione del vaccino di AstraZeneca. E’ una malattia grave e difficile da trattare. Delle sette persone colpite, tre sono decedute. Le persone coinvolte avevano un’età compresa tra 20 e 50 anni”. Sei dei sette pazienti sono donne. “Tutti i problemi – prosegue la faq – sono stati registrati tra 4 e 16 giorni dopo l’iniezione”.
Se nel complesso i casi di tutte le forme di trombosi avvenuti nella popolazione vaccinata sono confrontabili con quelli della popolazione generale, questa particolare forma di trombosi associata a carenza di piastrine non è in linea con la norma, spiega il Paul Ehrlich: “Il numero di questi casi avvenuti dopo la vaccinazione con AstraZeneca è superiore, in un modo che è statisticamente significativo, rispetto al numero di trombosi venose cerebrali che avvengono normalmente nella popolazione non vaccinata”.
Le analisi e le statistiche
Il Paul Ehrlich spiega di aver proceduto in questo modo: “Abbiamo messo a confronto i numeri che ci saremmo aspettati senza la vaccinazione in un periodo di 14 giorni con il numero dei casi che sono avvenuti dopo 1,6 milioni di somministrazioni con AstraZeneca in Germania. Avremmo dovuto aspettarci un caso, invece ne abbiamo registrati sette”. L’Istituto si pone poi il problema dell’età più colpita da questa malattia: “Che è giovane o di mezza età, diversa da quella ad alto rischio per il Covid”.
Passo successivo: il Paul Ehrlich ha consultato degli esperti di ematologia e trombosi: “Tutti hanno confermato che c’era un segnale visibile e che un legame con il vaccino non poteva essere escluso a priori. Dopo una considerazione complessiva di questi elementi, l’Istituto ha raccomandato la sospensione della campagna vaccinale con AstraZeneca in Germania in via precauzionale”.
Il confronto con la pillola anticoncezionale
La domanda successiva, nel documento, porta al confronto con la pillola anticoncezionale. “Anche lei può causare trombosi. Perché allora ci preoccupiamo tanto del vaccino di AstraZeneca?”. La risposta tira in ballo la questione della consapevolezza e della comunicazione del rischio. “La possibilità di questo effetto collaterale – risponde il Paul Ehrlich – è nota nel caso della pillola”. E viene indicata all'interno del bugiardino. “La pillola può essere venduta solo con la prescrizione del medico e ogni donna che la assume viene informata da lui del rischio. Per il vaccino di AstraZeneca invece abbiamo solo un sospetto di rischio, che non è menzionato fra le caratteristiche del prodotto”.
Se una quota di pericolosità esiste, aggiunge l’Istituto tedesco, è opportuno che l’Ema – l’Agenzia europea dei medicinali – lo accerti, che i singoli stati che usano il vaccino ne siano consapevoli e che la probabilità degli effetti collaterali sia soppesata con i benefici. E’ poi molto probabile che l'utilità del vaccino continui a superare i rischi, di fronte a una malattia cattiva come il Covid. “Ma dovrà essere l’Ema a stabilirlo”.
I rarissimi sintomi cui prestare attenzione
"Cosa deve fare chi ha già ricevuto il vaccino?" è la domanda. Non ci si deve preoccupare, tranquillizza il Paul Ehrlich, perché l’effetto indesiderato è veramente molto ma molto raro. I sintomi cui prestare attenzione sono: “Malessere che dura più di quattro giorni dopo la somministrazione, con mal di testa severo e persistente e sanguinamento puntiforme”. In questo caso si consiglia di contattare il medico. Il mal di testa potrebbe essere sintomo di un trombo nel cervello. Il livido sottopelle con tanti puntini vicini è invece uno dei possibili segni della carenza di piastrine, che causa piccole emorragie.
La decisione finale, comunque, è demandata all’Ema. “che farà una valutazione complessiva del profilo rischio-beneficio e deciderà se mantenere la sua autorizzazione al vaccino. Un primo pronunciamento è previsto questa settimana”. L’Ema, che ha sede ad Amsterdam, è in riunione da oggi e dovrebbe fornire una comunicazione ufficiale domani, giovedì.
Lockdown rigidissimo a livello globale e vaccinazione di massa a livello globale in brevissimo tempo.
E per brevissimo tempo intendo due-tre mesi, non trent'anni come sarà.
Altre soluzioni sono dei palliativi, un modo di temporeggiare, ma non risolvono nulla.
Lou soulei nais per tuchi
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
Che la pillola aumenta i trombi?
Ragazzi la fase 4 la stanno facendo su di noi, i campioni dei test erano bassi. per trovare eventi rari occorre farcamovigilanza e milioni di somministrazioni.
restano cmq eventi rari e quindi?
Sai quanti eventi rari e morti causano medicine comuni?
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