Io ho sempre parlato di ceppi nella prima ondata, che corrisponderebbero in sintesi alle nostre varianti.
Il ceppo italiano era la variante nata da quella donna giunta in Germania.
Il ceppo francese era una variante sorta e sviluppata in Francia e da qui nel nord Europa e Nord America.
Per un ripasso delle tappe dell'epidemia:
Nuovo Virus Cinese
Qui parlo esplicitamente di ceppi (che sarebbero quelle che oggi si chiamano "varianti"):
Nuovo Virus Cinese
Io credo che verrebbero selezionate lo stesso.
Mi spiego: se una variante riesce a infettare chi vaccinato, significa che riuscirebbe tranquillamente a infettare chi si è già preso il virus da poco, e questo sarebbe un vantaggio evolutivo schiacciante che la porterebbe a dominare comunque.
Se una tale variante, nella lotteria delle mutazioni, è già in circolo, allora si affermerà lo stesso vaccino o non vaccino.
L'unica differenza è che con i vaccini la variante comunque ha una certa difficoltà a propagarsi perchè non li elude al 100%, quindi ne derivano meno infetti e meno mutazioni. In questo modo si abbassa comunque il rischio di vedere mutazioni ulteriormente più aggressive svilupparsi, probabilità che è direttamente proporzionale al numero di nuovi infettati.
Il vaccino potrebbe semmai accelerare il processo, perchè impedisce la diffusione delle varianti meno aggressive, che incontrando il vaccinato non possono infettarlo, ma è un rischio che non possiamo evitare di correre. Altrimenti che ce ne facciamo dei vaccini? Li abbiamo prodotti per buttarli?
L'ho sempre scritto infatti che la sperimentazione di un farmaco non termina con la sua diffusione alla massa, anzi, questa è la fase 4 che evidenzia effetti collaterali relativamente rari o dipendenti da particolari condizioni cliniche/etniche che magari nelle fasi precedenti erano sfuggite per una serie di ragioni.
A volte la fase 4 può anche portare all'eliminazione dal commercio di un dato farmaco o vaccino.
Prima che si allarmi qualcuno, non è questo il caso, perchè ormai su milioni di vaccinati non abbiamo rilevato effetti collaterali gravi con particolari incidenze rilevanti.
Avevo postato tre settimane fa una serie di tweet di un genetista (Trevor Bedford) che mostrava come la proteina Spike sia codificata da un gene che effettivamente è sede frequente di mutazioni, al punto che se anche il SARS-CoV2 non ha un tasso di mutazione paragonabile al virus influenzale, su quel dato gene sì.
Sono allo studio vaccini che sono diretti contro le componenti del gene per la proteina Spike che sono più stabili (anche in un gene ci sono aree che mutano più frequentemente e altre aree che mutano poco), nel qual caso potremmo superare abbastanza il problema delle varianti.
Perchè in questa fase è sufficiente vaccinarsi anche con AZ, specialmente se hai meno di 65 anni. I benefici sono comunque palesi ed evidenti.
Sia chiaro, anch'io preferirei vaccinarmi con Pfizer per mere questioni di immunità (nel 95% dei casi sarei immune, contro un 80% di AZ), ma mi va benissimo AZ perchè se anche dovessi prendere il virus ho una bassa possibilità di avere conseguenze rilevanti.
Diverso è il discorso sugli anziani (over 65, ma per precauzione anche agli over 55), per i quali ho sempre sostenuto che sarebbe meglio fare lo Pfizer.
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