I nomi stranieri sono indeclinabili, e c'è da ringraziare: voglio vederti a fare il plurale di nomi in altre lingue, o anche banalmente in latino... in quest'ultimo, non si sa perché, anche i puristi accettano in deroga il plurale - probabile perché fa figo mostrare che si sanno le lingue classiche - epperò poi, con 'sta mania dei plurali, vedi degli orrori indescrivibili, a volte...
Sulla RL, che all'interno del Palazzo ha a ogni piano gli infopoint anziché l banco informazioni - spesso vuoti, ma l'importante è mettergli il nome internazionale - stendiamo una pietosa coperta...
Al di là di tuto, nei gerghi tecnici fra addetti ai lavori ci sta anche, il termine in inglese, ma quado poi scende nel quotidiano e lo senti dire dalla famigerata "casalinga di Voghera" ti cascano spesso le braccia. Anche qui, strafalcioni a non finire, e mi ci metto pure io, che a usare i termini inglesi mi sento ridicola, perché "vorrebbero" essere inglesi, ma è inutile, la pronuncia non c'entra per nulla.
sì ma mi avete anche asciugato le parti basse, e non poco a riguardo anche perché non vedo l'errore nello scrivere la s quando c'è il plurale. volete parlare perfettamente o sentir parlare perfettamente? c'è l'accademia della crusca a riguardo che però ha sdoganato un sacco di modi di dire che prima erano considerati errore gravissimo da cerchio rosso e 4 sul tema alle superiori, poi magicamente tutto concesso
La forma non sarà mai più importante del contenuto, e più si va avanti e più questa cosa acquisisce rilevanza, grazie al cielo. il mondo dei puristi sta per finire
se un'ottantenne non capisce caregiver poco male, l'80enne degli anni 80 non capiva computer, il mondo andrà avanti lo stesso come è sempre andato avanti ed anzi, l'inglesizzazione lo fa e farà andare anche un po' più veloce.
Si vis pacem, para bellum.
Chiedo scusa... è che ormai sono condizionata dal lavoro... è che se scrivi articoli o lavori in italiano, a mettere una s del plurale inglese per sbaglio ti scassano i coco e ti rimandano indietro le bozze da correggere; prendi il Servizio Geologico, per la Carta Geologica ufficiale vuole che le regole dell'italiano siano rispettate, non solo per i nomi stranieri indeclinabili, ma addirittura per il corsivo, i nomi stranieri vanno in corsivo. E anche allo scritto di italiano all'università e a quello di letteratura (fatto pochi anni fa, non è ovviamente programma della laurea da geologo), per una s ci lasciavi mezzo voto.
Gli errori non è che "si vedono" o non si vedono; abbiamo delle regole, e sono quelle, poi uno è libero di non seguirle, ma loro restano. Oppure tutti i docenti e gli editori sono superati, e allora cambiamo intere categorie di lavoratori con i nuovi dotti.
La Crusca in effetti si barcamena per non essere accantonata totalmente, ha scritto molte cose discutibili, ultimamente.
Però, sai qual è il punto fondamentale che mi fa difendere l'italiano? che spesso la forma, anche se non ce ne accorgiamo, è importante quanto, se non più del contenuto. Se non fosse vero, il mestiere di pubblicitario che gioca con le parole non esisterebbe, quel lavoro di cesello per riuscire a vendere frigoriferi agli eschimesi non sarebbe necessario.
E, qui vengo al punto, infarcire un testo di evitabili termini inglesi è un modo molto comodo anche per renderlo più criptico, più oscuro, meno comprensibile. Deliberatamente. E' il famoso latinorum dell'Azzeccagarbugli. Che se dico che bisogna fare tagli e tirare cinghia, capisci subito e non mi voti, se ti parlo di spending review dici ah sì... dentro di te magari pensi "eccheccazzè?", però alla fine la cosa passa via e non ti arrabbi nemmeno un po'...
insomma, per dire che con una lingua "nuova", con significati non chiari e non consolidati, è molto più facile imbelinare su qualsiasi cosa senza perdere consenso...
Intercettare il 25% degli asintomatici è inutile ai fini epidemiologici, e anche se è meglio di niente non è certamente una scelta utile. Tanto vale lanciare una moneta a testa e croce, è più affidabile di questi test, almeno hai una probabilità di avere un risultato corretto del 50%.
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