Non sapevo che l'influenza suina del 2009 creò qualche problema riguardo i ricoveri. Sapevo che ebbe una mortalità minore rispetto ad una normale influenza. @burian br @Musoita e @Perlecano confermate? E comunque ci furono tanti ricoveri anche con l'influenza del 2017/2018.Riguardo il coronavirus Volevo sapere la percentuale di letalità sotto i 60 anni.
Il peggiore inverno che abbia mai visto?
Il 2006/2007!!!
Notavo che in Giappone hanno fatto solo poco più di 2 mln di vaccini, avete idea del perché?
Avendo una situazione tranquilla lo reputano inutile?
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Caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all'infezione da SARS-CoV-2 in Italia
Praticamente nulla, specie sotto i 50.
E di quei pochi morti, la stragrande maggioranza aveva patologie gravi preesistenti
per settimana di decesso
End of interactive chart.
3. Decessi di età inferiore ai 50 anni
Al 30 marzo 2021 sono 1188, dei 106.789 (1,1%), i pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi di età inferiore ai 50 anni. In particolare, 282 di questi avevano meno di 40 anni (172 uomini e 110 donne con età compresa tra 0 e 39 anni). Di 80 pazienti di età inferiore a 40 anni non sono disponibili informazioni cliniche; degli altri pazienti, 164 presentavano gravi patologie preesistenti (patologie cardiovascolari, renali, psichiatriche, diabete, obesità) e 38 non avevano diagnosticate patologie di rilievo.
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I nuovi casi a Bolzano sono 17 e 242 attivi.
Merano 18 nuovi con 135 attivi.
Incidenza a 7 giorni in rialzo ieri 104,oggi 112.
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ieri massimo dei casi ufficiali a livello mondiale da inizio pandemia, spinto dall'ulteriore aumento dell'India (315802): +881026 (+ la svezia che deve ancora aggiornare).
Turchia e Iran sembrano aver raggiunto il picco o esserne vicini a 62000 e 25000 casi rispettivamente.
Il vaccino anti covid in Italia in tempo reale | Il Sole 24 ORE
non riesco a capire cosa voglia dire, come possono essere sempre positive, se i casi stanno calando?
Effetto vaccino: la variazione del numero di contagiati per fascia di età
Variazione percentuale nel numero totale di casi rispetto alla settimana precedente. Le vaccinazioni procedono per età decrescente, i primi effetti si vedono nella differenza tra +80 e le altre fasce. Fonte: Istituto Superiore di Sanità
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
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http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
Commento Lab24
Una rapidissima risposta, oggi, alle domande ricevute sull’ipotesi di concedere una sorta di “passaporto” per consentire gli spostamenti tra Regioni a chi abbia eseguito un test tampone (non si sa ancora se rapido o molecolare) nelle 48 ore precedenti allo spostamento. Intanto partiamo da una considerazione preliminare: non sarebbe una novità assoluta, perché questo criterio viene già adottato in altri Paesi per consentire l’ingresso di persone provenienti dall’estero. Si tratta di un criterio che risponde a un principio di riduzione del rischio, perché permette di individuare i soggetti che sono positivi asintomatici nel momento preciso in cui viene eseguito il test. Ma non di eliminazione del rischio: perché è possibile che un soggetto sia già positivo, ma nel periodo finestra in cui il test risulta comunque negativo, oppure che venga infettato dopo l’effettuazione del test. Altrettanto importante è la scelta della tipologia di tampone: sappiamo dai dati italiani che i test rapidi, a partire dal 15 gennaio (data di inserimento nei conteggi ufficiali) a oggi, individuano un positivo ogni 100 test eseguiti: quindi con un rapporto positivi/tamponi dell’1,0% contro il 9,4% dei test molecolari. Insomma, il virus si trova anche in base a come lo si cerca. Fatte queste considerazioni, in senso più generale, il lasso di tempo che intercorre tra l’esecuzione del tampone e il momento dello spostamento è sufficientemente ampio da permettere una completa variazione delle condizioni sanitarie del soggetto testato. Questo tipo di approccio, basato sull’analisi del passato per cercare di interpretare il presente, non è peraltro diverso da quello seguito nella valutazione settimanale dell’epidemia, che sappiamo essere legato a dati riferiti a 1-2 settimane prima, o ancora più indietro nel tempo per il valore medio di Rt. Nelle condizioni attuali, con il 70% circa della popolazione ancora totalmente esposta al contagio (il 19% è stato vaccinato con prima dose, il 12% potrebbe essere venuto a contatto con il virus secondo le stime dei contagiati reali) considerare sicuro uno spostamento in base a un test eseguito 48 ore prima assomiglia al tuffarsi in una piscina sapendo che due giorni prima c’era l’acqua. Oppure a decidere oggi (mercoledì) mentre guidiamo un’automobile, di frenare o accelerare sulla base del traffico di lunedì. (M.T.I.)
L'errore di fondo che facciamo noi...ed anche il Dott Galli, secondo me, è che trattate le riaperture come un sistema ad anello aperto...mentre è retroazionato dalle zone a colori...che rimarranno fino al 31 luglio! quindi per altri 3 mesi abbondanti...scusate se poco...
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