Certo, un sistema politico a partito unico ha aiutato a rispondere più velocemente e in modo compatto alla crisi sanitaria. «Ma non si tratta semplicemente di contrapporre totalitarismo e democrazie occidentali» osserva Kelley Lee, docente di salute globale alla Simon Fraser University, studioso dell’impatto delle restrizioni ai movimenti. Come pure suggeriva Francesco Magris sul Corriere, questa vittoria non si può spiegare esclusivamente nella formula usuale e auto-assolutoria del «è una dittatura e certe misure da noi politicamente impraticabili là possono venire adottate».
Tant’è che anche una piccola democrazia, Taiwan, vanta pochi casi e soltanto 11 morti in totale. A salvare il Vietnam, come Taiwan, ha contribuito innanzitutto la paura della Cina, epicentro della pandemia: i due Paesi confinanti hanno avuta una reazione tempestiva e messo in campo un piano articolato di misure per difendersi da quella che considerano una minaccia vicina. Ma in un mondo globalizzato siamo tutti confinanti con la Cina.
Allarga il tiro Walter Ricciardi, in un editoriale su Avvenire: «Che cosa hanno in comune la Nuova Zelanda e Taiwan, il Ruanda e l’Islanda, l’Australia e il Vietnam, Cipro e la Thailandia? Poco o niente dal punto di vista geografico, culturale, economico e sociale e però sono tutti Paesi in cui la vita oggi scorre più o meno normalmente grazie alla scelta di non convivere con il virus, ma di arrestarlo e, se possibile, eliminarlo — riassume il consigliere del ministro Roberto Speranza — Hanno fatto scelte coraggiose».
Non sono loro coraggiosi siamo noi che siamo co....i (e non è conigli)
Sto scherzando non uccidetemi
per quanto riguarda qui dentro ci si è preoccupati "solo" di scuola e della questione stadi aperti per euro2020. le altre aperture sono sacrosante, anzi, a mio avviso in questa fase darei precedenza a chi non vede un euro da un anno piuttosto che alle scuole superiori (o università) che si son già fatte 7 mesi in dad e che uno in più non cambia di certo le cose lato preparazione degli studenti, ma che cambierebbe tutto lato epidemiologico (visto che le abbiamo riparte due lunedì fa con 20k casi al giorno, difatti fioccano, ma FIOCCANO, già le classi in quarantena) dando dunque spazio alle attività martoriate da un anno buono di chiusure.
Si vis pacem, para bellum.
tu scherzi, io meno, e uccidetemi pure la chance l'abbiamo avuta l'estate scorsa, più sprecata di come l'abbiamo sprecata (con una seconda ondata peggiore della prima) non si può
però, a parte le cavolate, chiaramente in Europa in generale è ben più difficile fare certi ragionamenti tipo quelli vietnamiti e taiwanesi, o australiani, per svariate motivazioni di fondo anche importanti.
Si vis pacem, para bellum.
Beh, perché non è il numero di gente in giro che conta.
Ormai è chiaro che ha un'importanza molto maggiore l'apertura di alcuni luoghi come scuole, bar e ristoranti. Molti sono peggiorati subito dopo l'apertura delle scuole a sostanziale parità di misure rispetto alle settimane precedenti, la Sardegna è aumentata molto solo passando dalla zona gialla alla zona bianca. E cosa cambiava dalla zona gialla alla zona bianca? Solo l'apertura di bar e ristoranti dalle 18 alle 23, anche molte scuole superiori so che erano ancora al 50% anche in zona bianca. (La gente in giro era molto anche in zona gialla ed è molta anche adesso in zona rossa ma l'andamento della diffusione cambia, per cui)
Mi sa tanto che ne avremo ancora per un bel po di questo COVID...
Ultima modifica di SsNo; 24/04/2021 alle 18:36
Conoscente rientrato dalla Thailandia
arrivato a metà febbraio: all'aereoporto è stato prelevato da 2 medici (oppure un funzionario ed un medico, non si è ben capito erano entrambi bardati tipo guerra nucleare) , portato con mezzo governativo al "Covid Hotel"
Qui è restato per 14 giorni
I primi 7 isolamento totale, portavano da mangiare fuori la porta 3 volte al giorno + misuraz temperatura , lui metteva in un sacco lenzuola e altra biancheria che venivano prelevate sempre fuori la porta. Nessuno è entrato in quella stanza. Alla fine dei 7 giorni: tampone
I rimanenti 7 giorni uguale, solo che entrava ogni tanto una cameriera a pulire (sempre bardata tipo guerra atomica) + lui poteva uscire 2 ore al giorno in cortile interno recintato
Alla fine dei 14 giorni: tampone e finalmente libertà di girare per la Thailandia
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