Ma su quello concordiamo, però, altro esempio, personalmente e sento tanti altri colleghi, siamo soliti incontrare tutti i giorni nuove persone e fare riunioni...prima c'era il "consueto" giro di strette di mano, siete sicuri che tutti riprenderanno a stringere la mano altrui in appuntamenti e riunioni?!?
A me basterà il semplice e sufficiente saluto a voce, chi me lo fa fare di stringer mani a dx e sx che spesso era già un formalismo forzato prima.
Io sto dicendo queste "abitudini" e occasioni, non quelle di socialità familiare o tra amici/coetanei
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Per limitare l'insorgenza di una futura pandemia potremmo decidere di alternare, fino alla prossima futura pandemia (l'anno prossimo? Tra vent'anni? Tra cinquanta?) quindici giorni di lockdown e quindici giorni di liberi tutti ogni mese. Eviteremmo anche le epidemie stagionali di influenza e forse perfino i focolai di malattie simil-influenzali...
Bisognerebbe evitare di farsi prendere la mano dalla propria ipocondria, tra l'altro se è come credo e temo, ossia che Sars-CoV2 sia ormai definitivamente entrato nell'ampia platea dei virus umani e che, come tale situazione comporta, continuerà a provocare focolai comunitari di polmoniti. Allora la convivenza vorrà dire convivere anche e soprattutto coi morti, che ci saranno sempre anche se saranno pochi (ma se sei morto sei morto anche se sei l'unico della tua regione)...
E' questo che secondo me non riusciamo a capire fino in fondo... e secondo me sarebbe anche bene iniziare a capirlo... Ogni tanto mi viene il dubbio che la seconda pandemia sia già in corso e sia una pandemia di disturbo post-traumatico da stress, che si sia diffusa ovunque ma in Italia più che in altri paesi (Nuova Zelanda e Brasile compresi, giusto per fare due esempi opposti)...
Che poi sono le cose davvero "pericolose" e che andrebbero quindi conculcate per evitare una recrudescenza dell'attuale fase pandemica e soprattutto una futura pandemia...
Giuro che alle volte mi tocco e inizio a sospettare che quei paesi che hanno "minimizzato" la comunicazione relativa al rischio individuale e collettivo abbiano attuato un crimine nei confronti della loro cittadinanza ma abbiano agito in modo politicamente avveduto (le due cose non sono affatto in contraddizione tra loro)...
Una risposta potremmo averla l'anno venturo, con le Presidenziali in Brasile, perché se da un lato sono convinto che Bolsonaro sia un criminale, dall'altro sono persuaso che qualora dovesse perdere non dipenderà dalla sua (scellerata) gestione delle ondate epidemiche...
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Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
Secondo me non è e non sarà così e lo dico con rammarico e per due ragioni:
1) sono abbastanza convinto che non ci sarà un post-Covid (come non c'è stato un post peste bubbonica, se non fino alla scoperta degli antibiotici);
2) una parte consistente della popolazione italiana e mondiale (non dico la maggioranza, ma almeno una robusta minoranza) uscirà da questa situazione con disturbi psichiatrici inerenti la sfera personale e quella sociale, dal disturbo post-traumatico da stress alle manifestazioni sociofobiche e in varie graduazioni... Parliamo oltretutto di una malattia che ha contagiato quasi cinque milioni di persone di cui più della metà sintomatiche e coinvolto, a livello familiare e relazionale, altri milioni di italiani, questo non è un trauma che non lascia tracce...
Ultima modifica di galinsog@; 17/06/2021 alle 13:05
Domanda cretina, ma quante persone, prima del Covid, avevano mai ragionato sul fatto che c'era una possibilità concreta di morire di polmonite? Magari bassa ma comunque reale? Quanti di voi nel 2019 mettevano in conto che c'era qualche rischio, nei paesi occidentali, di morire per le conseguenze di un'infezione respiratoria? Io di certo non mi annoveravo tra questi...
Queste non sono cose che limitano l'insorgenza di una futura pandemia. Una pandemia insorge se c'è un agente patogeno in grado di scatenarla, con le mascherine al massimo contieni i danni - che poi fino a un certo punto, altrimenti la Spagna dove le mascherine le mettono tutti dall'aprile scorso dovrebbe essere covid free.
E comunque non ha senso. Una pandemia la gestisci quando c'è, applicare restrizioni nei comportamenti per prevenirne l'insorgenza (cosa che appunto è anche inutile) è come dormire con le finestre aperte a gennaio per evitare di soffrire il caldo ad agosto.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Se è in generale son d'accordo, se è rivolto specificamente a me mi sa che hai sbagliato soggetto...
Finirà così per forza.
Diciamo che l'obiettivo è "ridurlo ad un'influenza".
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