@Franzoso @jack9 @alexeia
Quando parlo di diritti faccio proprio riferimento ai diritti, dunque a ciò che è garantito alle persone in quanto esseri umani ed ai cittadini della repubblica italiana in quanto tali. Quei diritti per me (e nel caso dei primi, non solo per me ma per tutti gli stati del mondo) sono propri a prescindere da tutto il resto, e dunque vanno garantiti a chiunque a prescindere dalla sua scelta per quanto concerne la vaccinazione. Fine, non sto disquisendo di altro.
Sono comunque d'accordo con @AbeteBianco per quanto riguarda l'attenzione che si deve porre nel non farsi trascinare dallo stato di eccezione (e di emergenza, per quanto riguarda la sventurata Italia) all'agire continuamente al come si agisce in questi momenti, perché la Storia ha sempre ben insegnato che ad abbassare la guardia l'eccezione impiega un attimo a divenire permanente. Per questo io sono contrario ad ogni tipo di discriminazione, perché sarebbe come spalancare un vaso di Pandora alla possibile applicazione del medesimo principio in taluni altri casi, e non sarebbe un'ipotesi così peregrina oserei dire. Per questo concordo con @galinsog@ , se si deve intervenire in qualche modo, che obbligo sia. Ma discriminazioni no, per piacere. Saluti a tutti
Ultima modifica di AspiranteMetereologo; 06/07/2021 alle 23:47
partiamo dal presupposto che il tuo discorso è molto nobile e alla tua età c'è da esserne fieri, quindi non dico che hai torto, però...
A parità di diritti, se tu non ti vaccini per primo metti a rischio me, mentre io che mi vaccino non solo non sono un rischio per te, ma pensa te che scemo ti proteggo (o potrei, con la giusta quota di immunità di gregge---->da qui il senso del vaccinarsi, visto che il fine ultimo è tornare alla libertà totale, giustamente) anche dal contagio
la situazione non è in parità, visto che siamo in tema partita
PS: la discriminazione da parte mia sta a livello concettuale, se non ti vaccini perché credi che diventi un provider 5g o una calamita o entrambe le cose, non ti ritengo al mio stesso livello, non siamo della stesse specie.
sarò irriverente? arrogante? eh, va beh, però è la verità.
poi, non è che godo se rimangono confinati, ma se a causa di pochi devono rimanere confinati tutti.... visto che la mettiamo sul piano del diritto è chiaro che la scelta è facile.
Si vis pacem, para bellum.
Grazie per il complimento, dico davvero. Capisco il tuo punto di vista, tuttavia per come la penso io (appunto, è una questione per me di principio) sarei avversario di eventuali discrimini tra vaccinati e non, anche se (debbo ammetterlo) sorgenti da una "differenza" che è conseguenza di una scelta personale e non "casuale". Non so, ripeto che a questo punto preferirei l'obbligo vaccinale, almeno tutti coloro che sono recalcitranti si mettono l'anima in pace ed Amen. Vedremo come andrà, immagino
P.S. Mi è capitato più volte di venire nella Decathlon dove lavori per fare acquisti, quasi sicuramente ci siamo incrociati più di una volta e neppure lo sapevamo. Il detto è proprio vero: com'è piccolo il mondo
Ultima modifica di AspiranteMetereologo; 07/07/2021 alle 00:02
La libertà di credo religioso, politico, ecc. trova il suo limite nella libertà e nei diritti dell'altro. Vale ovviamente anche l'opposto, i diritti degli altri non devono limitare il credo religioso o politico delle persone.
Nel caso dei non vaccinati c'è da capire dove sia il limite tra tutela dei loro diritti (anche se esercitati malissimo non vaccinandosi) e tutela della collettività. Quest'ostacolo potrebbe essere superato semplicemente con l'obbligo di vaccinazione, dopotutto NON ESISTONO motivi veramente validi per opporvisi.
Se non si volesse intraprendere questa strada si potrebbe optare per alcune limitazioni verso i non-vaccinati, cosa che tra l'altro non è detta sia antidemocratica. La vedo un po' come le esenzioni di determinate categorie di cittadini che in virtù della loro condizione sanitaria non possono accedere a determinate professioni o altro.
Ancora, si potrebbe intervenire soltanto su di loro in caso di aumento dei contagi e conseguente pressione sanitaria, con restrizioni applicabili solo su non-vaccinati sia per tutelarli sia per tutelare la collettività dei vaccinati.
Nessuno mette in discussione i diritti dei non-vaccinati, nessuno infatti impedisce o impedirà loro di lavorare, associarsi per manifestare le proprie idee (direi anzi che lo fanno pure troppo per i miei gusti), divertirsi, essere curati negli ospedali, ecc.
Al tempo stesso non vedo perchè eventuali limiti non siano accettabili in caso di necessità quando li abbiamo accettati indiscriminatamente (termine mai più azzeccato) nei mesi passati e per tutti. Un medico o un infermiere ad esempio non può essere non-vaccinato, quindi il tuo diritto al lavoro in ambito sanitario verrà limitato fortemente.
Un eventuale aumento della tassazione con il fine di coprire le spese sanitarie dei non-vaccinati, così che in un certo senso si "autotutelino" non la vedo come qualcosa di discriminatorio, ma al contrario un modo perchè una data categoria pensi a sè stessa.
Eventuali misure di lockdown solo sulla popolazione non-vaccinata, qualora vi sia un aumento dei contagi che metta sotto pressione la sanità pubblica, non la vedo come discriminatoria, anche perchè volta a tutelare gli stessi non-vaccinati.
Israele:
Nessuna congestione degli ospedali
Oggi Israele rappresenta uno dei Paesi al mondo con la più alta percentuale di immunizzazione della popolazione contro il Covid-19, con il 57% dei cittadini che ha completato il ciclo vaccinale, l’88% dei quali appartenenti alla fascia d’età con più di 50 anni. Secondo le informazioni diffuse da Israele il 51% dei nuovi contagi è tra persone già vaccinate, mentre l’altra metà dei nuovi contagi riguarderebbe bambini non ancora immunizzati. La maggior parte dei nuovi casi è asintomatico o lievemente sintomatico. Il tasso di positività si è attestato intorno allo 0,7% e nel corso dell’ultima settimana il numero di positivi è raddoppiato passando da 1.228 a 2.597. Domenica su 37 mila test effettuati, 292 persone sono risultate positive e gli ospedali stavano curando 63 pazienti con complicanze, 34 in gravi condizioni, di cui 16 con ventilatori. Il biologo computazionale Eran Segal del Weizmann Institute of Science di Israele ha affermato che è improbabile che il paese subisca gli alti livelli di ricoveri osservati all’inizio dell’anno poiché ci sono stati molti meno malati critici. «Dai nuovi dati impariamo che il vaccino è efficace nel prevenire la malattia grave e quindi il pericolo della congestione degli ospedali è lontano. Per arrivare a un record di ospedalizzazioni come nel periodo precedente all’introduzione del vaccino, dovremmo avere 15-20,000 contagi quotidiani».
Nessuna galera, ma di organizzano i maxischermi nelle piazze (giustamente) ma le discoteche sono chiuse, per fare matrimoni o feste private servono i tamponi, in palestra distanziati con mascherine etc…
Queste sono le contraddizioni che mi fanno ancora incavolare
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