Assolutamente d'accordo. Anche a Foggia ho sentito di un cinese che ha chiuso il negozio per 20 giorni dopo il ritorno dalla cina prima di riaprire, giustamente a tutela della salute pubblica e della sicurezza di tutti. È buon senso., e per fortuna che ce n'è tanto.
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Anche a Cremona il caso ricoverato era affetto da Coronavirus.
Non c'era comunque test per la diagnosi, lo ricordo, e sulla base dell'anamnesi non avresti mai pensato al Coronavirus non essendo stati in Cina.
Non demonizzerei i medici, perchè non c'erano strumenti e metodi per comprendere fosse Coronavirus. E' stato scoperto si trattasse di quello dopo il caso di Codogno non a caso: si sapeva quindi che il virus stava girando in Italia da giorni, quindi valeva la pena fare il test.
Cavolate. Si sono presi i provvedimenti giusti, l'Italia ha avuto persino una linea dura rispetto agli altri paesi europei. Basta denigrare il modo in cui è stata gestita l'emergenza, perchè siamo solo stati sfortunati.
Ai medici erano state fornite tutte le raccomandazioni di questo mondo e anche di più. Mio padre è medico e aveva ricevuto disposizioni già dal 20 Gennaio.
Basta con le polemiche, che tanto non ci salveranno dal Coronavirus.
La chiudo anch'io, però rileggiti questi due articoli..
30 Gennaio
Coronavirus, il premier Conte: "Gli italiani devono stare tranquilli" - Il Faro Online
4 Febbraio
Coronavirus, Conte respinge la richiesta dei governatori del Nord sulla scuola - la Repubblica
Non devi testare chiunque abbia un raffreddore, ma soltanto i casi di polmonite grave, che saranno qualche centinaio. In particolare i casi ospedalizzati sono molto problematici perché possono contagiare molte persone e personale medico, non testarli significa affidarsi completamente ai controlli sugli ingressi che purtroppo non possono essere efficaci al 100%.
In Italia c'è stata fin dall'inizio una sottovalutazione del rischio di contagio da soggetti asintomatici, ben evidenziato in tempi non sospetti da Burioni e questo evidentemente si è tradotto in protocolli inadeguati.
Lo stesso errore è stato fatto da Corea e Giappone, che improvvisamente hanno dovuto cambiare strategia, noi forse avremmo dovuto imparare la lezione e agire preventivamente.
Più che la mancanza di misure draconiane di quarantena (che quasi nessuno ha adottato a livello globale) è l'assenza di una qualunque misura per individuare caso interni sfuggiti ai controlli che è stato un grave errore.
Ora invece ci ritroviamo ad avere probabilmente due distinti focolai in casa, che probabilmente potevano essere individuati con qualche giorno di anticipo e comunque saremo costretti a fare test su un numero enorme di persone.
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