Perdonami snow, ma no. L'Italia non ha sottovalutato il rischio. Ma un soggetto asintomatico è una bomba a orologeria. Che ne sappiamo che non sia un turista cinese poi tornato in patria con qualche linea di febbre verso il 21 Gennaio (quando neppure in Cina era emergenza in motle regioni?) la causa del focolaio italiano?
Non potevamo e nessuno può prevedere tutto e controllare tutto.
Su quei casi ospedalizzati e diagnosticati con settimane di ritardo: le basilari regole dell'anamnesi e della visita medica porta sempre ad escludere cause improbabili o ritenute impossibili, e a inizio Febbraio per quei pazienti si è ritenuto impossibile fosse Coronavirus. E' normale prassi medica in fondo.
Nesusn medico di questo mondo, nemmeno un virologo di fama mondiale, avrebbe potuto pensare al Coronavirus. E se magari lo avesse fatto, avrebbe bollato l'idea come assurda, e se pure gli avesse dato credito non sarebbe stato un genio o un eroe, ma qualcuno che prova una cosa a caso.
Pazienza. Mi beccherò il Coronavirus, pregherò di non morirne, e ne guarirò.
Se poi dovessi stare male, e morirne, pazienza. Penserò alla mia buon'anima allora, non al corpo.
Alla morte non c'è rimedio, dice un modo di dire. Io con la morte ci sono già sceso a patti in passato, non mi spaventa.
Fermo restando che i numeri suggeriscono che è più pericoloso un piccolo neo strano sulla pelle che questa malattia, in termini di mortalità.
ma prima di iniziare la diatriba sui blocchi alla circolazione qualcuno si è peritato di verificare quando sarebbe rientrato in Italia il presunto paziente 0 (tra l'altro anche non fosse lui sulla base delle tempistiche siamo intorno a quel periodo)
e sì che ho anche inserito il trafiletto del pezzo nel post
vabbé repetita iuvant
"È arrivato in Italia il 21 gennaio, con un volo diretto da Shanghai della China Airlines. A quel tempo infatti, l’ordinanza del ministero alla Salute che ha interrotto tutto i collegamenti non era ancora stata adottata."
la data risulta quindi appena successiva la prima dichiarazione ufficiale del presidente cinese e ben antecedente la dichiarazione d'emergenza globale del'OMS
Sì.
Da ora in poi mi asterrò da questa discussione. Ho una dignità, e non mi va di mescolarmi con persone impanicate (giusto per rettificare, @snowaholic non sei tra quelle, non vorrei ti fosse sembrato così visto che ti ho quotato )
Buon proseguimento.
Comunque, tornando seri...prima a pranzo facevo un discorso con mio padre. Lui ipotizzava: "Io adesso sto male per via della tosse, supponiamo che i sintomi peggiorino e continuino. In quel caso vado dal nostro medico di famiglia? Come mi dovrei comportare se lui poi mi reindirizza al P.S.? O mi dicesse che ho della semplice influenza?"
Il discorso è questo: se uno sospetta di avercelo, pur non avendo avuto contatti coi cinesi (ma poco importa, sappiamo che ora è qui), cosa dovrebbe fare secondo voi? Intasare inutilmente i P.S.? Intasare le centraline di chiamate per fare i tamponi? Insomma, se i sintomi sono para-influenzali quando ci si accorge che si è andati oltre la semplice influenza?
Non c'è modo. Nemmeno i medici sospetterebbero si tratti di Coronavirus.
Si parte sempre con l'ipotesi più plausibile: ovvero che sia raffreddore o un virus parainfluenzale.
La cosa migliore da fare è rispettare l'etichetta: tossire nel proprio fazzoletto o sulla mano, o sulla piega del gomito.
Non starnutire se non su un fazzoletto.
Evitare di avvicinarsi alle altre persone. Distanziarle anzi per far loro del bene.
Non toccare oggetti che potrebbero toccare altri, o toccarli dopo essersi lavati le mani per bene (sciacquarle e basta non serve). Avvisare gli altri che hai toccato quell'oggetto, così che stiano attenti anche loro.
Ambientare le stanze, lasciando entrare aria consentendo il ricircolo.
Si trascura molto, ma è il contagiato che dovrebbe limitarsi e impedire il contagio ai sani, non questi ultimi che dovrebbero difendersi!
Se ci pensiamo bene, quanti virus del raffreddore o dell'ìnfleunza circolano in inverno, per esempio nelle classi a scuola, ma in pochi si contagiano contemporaneamente?
Se applicate bene, le regole di cui sopra consentono di prevenire ogni infezione. Anche se resta sempre il problema: e se chi ho infettato è asintomatico?
Non andare assolutamente al PS quindi, e non preoccuparsi finchè non passano più di 5 giorni e i sintomi non solo non migliorano, ma peggiorano.
Chiamare nel frattempo magari al telefono il proprio medico di famiglia (NON andare nel suo ambulatorio!), chiedendogli malattia e di restare a casa, e a casa isolandosi dai figli e dal partner.
Se passati 5 giorni si sta ancora male, riferirlo al medico di famiglia. Sarà lui poi, eventualmente, a prendere le decisioni del caso.
Sempre a proposito del medico di famiglia, segnalo questo
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