Che in italia ci siano così tanti casi perche stanno controllando a tappeto ci posso credere, ma se stanno controllando così tanto è perché il 38enne di Codogno sta così male e ha iniziato la ricerca ai contagiati. Evidentemente negli altri stati europei non c'è una situazione simile, magari abbiamo tanti contagiati ma che sono asintomatici. Non posso credere che questo virus attecchisca solo qui.
Detto questo se in cina hanno messo l'economia in ginocchio e i crematori lavorano giorno e notte, hanno isolato milioni di persone e hanno imposto durissime misure, mi viene strano pensare che sia come una influenza o una polmonite. Tanto più che la cina potendo minimizzare lo avrebbe fatto, col regime che controlla tutto e mette a tacere quando serve. Secondo me non è stato detto e spiegato tutto di questo virus, perché per alcuni è cosi grave e anche letale mentre per altri risulta essere quasi asintomatico.
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
No, aspetta! 217 decessi al giorno per influenza non sta nè in cielo nè in terra! In tutto il mondo forse, non in Italia! La frase è del tutto errata, su questo Burioni ha ragionissima.
L'articolo l'ho postato solo per dire che è inutile invischiarsi in polemiche, sia che si sia Burioni, sia che si sia Gismondo (che comunque ha detto una boiata).
Invito a seguire chi è distaccato, come la Capua, che tra l'altro, profeticamente, aveva detto qualche giorno fa che il Covid-19 sarebbe giunto in Italia, inevitabilmente.
Mi scuso se ho alimentato disinformazione, mi era sfuggita la frase.
Difatti la normale influenza fa lo 0,2% dei decessi di media, quindi ben inferiore a questo.
Come è dytato detto da quasi tutti molte volte, se si dovessero verificare 6 milioni di casi (l'influenza ogni anno), il 20% che sviluppa una polmonite metterebbe a dura prova gli ospedali
La Capua 8 giorni fa, quindi lontani dall'inizio dell'incubo italiano diceva che sarebbe arrivato qui e incitava le aziende ad attrezzarsi per il telelavoro.
Ora volendoci ovviamente affidare alla scienza, perché avrebbe dovuto dire queste frasi quando tutto questo era impensabile parlando addirittura di telelavoro? Dobbiamo essere pragmatici, questa non è influenza. Ce lo stanno dicendo i virologhi ed infettivologi ben prima dell'inizio del contagio italiano.
Detto questo c'è dell'eccesso in quello che sta succedendo nelle zone del nord italia, ma come accade quasi sempre in questo paese.
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Idem qui, son finiti tutti i disinfettanti...
intanto, vi invito a leggere questo. Articolo interessante sulla “percezione del rischio”
Il coronavirus terrorizza, il clima no: come nasce la percezione del rischio - La Stampa
E' qui che casca l'asino.
Il 20% è desunto dal totale dei casi, senza discriminare per patologie di base.
Se i miei calcoli fossero giusti, ad esempio, avremmo che solo il 3% dei sani svilupperebbe polmonite, e di questi solo l'1% richiederebbe terapia intensiva. La situazione sarebbe già più ridimensionata, perchè mettendo sotto stretta quarantena chi ha altre patologie di base, la mortalità si abbasserebbe nettamente avvicinandosi solo allo 0,9% e al tempo stesso, coprendo gli anziani, appena allo 0,2-0,3%. Sarà per questo che nelle altre regioni cinesi le percentuali sono queste? Perchè il sistema ha protetto i defedati e i malati cronici?
Purtroppo però non so nulla al riguardo, eppure sono dati importanti per stabilire eventuali strategie. Mi stupisco che non ci siano studi al riguardo.
Ultima modifica di burian br; 23/02/2020 alle 23:36
Semplicemente, Crì, il clima può peggiorare la qualità della vita per qualche mese, ma non ne pone fine. Il Coronavirus sì.
Questo panico generalizzato è interessante perchè consente di analizzare la psiche umana: se il 2% di mortalità fosse quella associata a eventuali tumori scoperti, tutti sarebbero felici e tranquilli.
Ad esempio, da uno studio su pazienti ospedalizzati in un nosocomio cinese emerge che il 72% dei ricoverati in terapia intensiva aveva altre patologie di base, contro il 28% di chi era in origine sano.
Giocando con la matematica, e applicando (impropriamente, ma facciamolo con grande richiesta di scuse alla Statistica) questa percentuale a tutti i casi cinesi, emerge che quel 4,7% di cinesi andati in terapia intensiva è formato da un 3,3% di affetti da altre patologie di base, e 1,4% di sani.
Quell'1,4% pesca dall'80% sano, per cui circa l'1,75% dei sani andrebbe incontro a terapia intensiva. Guarda caso la metà è 0,9%, la mortalità dei sani.
Ultima modifica di burian br; 24/02/2020 alle 07:43
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