Originariamente Scritto da
Lou_Vall
Io non sono così sicuro del fatto che abbiamo gestito l'inizio dell'epidemia nella maniera giusta.
Mi spiego: se Francia, Germania, Spagna & co. non hanno quasi mosso un dito apparentemente, un motivo ci sarà, o no?
Non è un discorso giusto/sbagliato, nessuno lo sa, ma non è che, forse, hanno fatto un analisi precedente, con calma, sul come comportarsi in caso di epidemia e in caso di contagi, e abbiano valutato con largo anticipo il discorso costi/benefici?
Non tacciatemi di cinismo, per favore, perchè la geopolitica non guarda gli esseri umani o i sentimenti ma solo i numeri, punto. Non è che hanno valutato che un blocco totale del sistema produttivo (come fatto da noi praticamente) potesse fare più danni dei morti per Coronavirus?
E ripeto una cosa: TUTTI i casi che faranno uscire (quanti saranno dipende da una loro decisione politica, per chiarire) verranno esclusivamente messi in correlazione con l'Italia, come sta già accadendo ed è già accaduto. Sono sicuro al 100% che i casi non riconducibili all'Italia chissà come mai non faranno scalpore e non verranno fuori.
Per la cronaca, a livello internazionale siamo spacciati. Crollo totale del turismo e dell'export, nessun italiano può uscire e si può muovere. Praticamente tutte le aziende che lavorano con l'export sono destinate al fallimento a breve.
Si è calcolato che il blocco fatto causerà milioni di milioni di incassi in meno, di redditi in meno, di aziende che chiuderanno e di migliaia di migliaia di disoccupati in più, in una spirale discendente catastrofica che ci spingerà verso il baratro, mentre i Paesi "vicini" rimpiazzeranno prontamente il vuoto lasciato con le loro aziende?
Si è calcolato che le aziende che crolleranno avranno ripercussioni gravissime sul tessuto logistico e produttivo, e che il settore del turismo (fondamentale in alcune zone) verrà praticamente azzerato per chissà quanto tempo? Qui non si tratta solo di PIL in genere eh, qui si tratta di un INTERO settore che rischia di essere totalmente smantellato, con annessi e connessi. Alberghi, hotel, agriturismi, B&B, musei, bar, ristoranti, e dunque loro fornitori (grossisti, botteghe), autotrasportatori, dettaglianti, agenti... Non crolla solo il turismo di per sè, crolla tutto il mondo che c'è dietro, dal singolo cameriere di albergo di Roma all'allevatore di maiali emiliano. Al macello, al grossista, agli agenti, ai venditori, ai tour operator. Agli uffici che ci sono dietro: gli uffici acquisti, il commerciale, l'operaio.
Pensiamo forse che basti dire "Tranquilli, ora è tutto a posto: il Coronavirus è sparito, venite pure!" per far tornare tutto alla normalità? A che prezzo ci proveremo, di quanto i prezzi dovranno crollare per provare a diventare di nuovo attraenti al mercato del turismo? Ricordo che se la nostra "fetta" di turismo crolla, quella dei vicini si ingigantisce sempre di più, non è che la gente non va più in vacanza.
Qualcuno ha fatto questi calcoli? Da una parte e dall'altra. Qualcuno ha pensato se "pesano" di più un tot di morti, nelle relative fasce di età, un tot di ricoverati e lo sforzo del sistema sanitario rispetto a tutto questo di quanto sopra?
O forse ci siamo fatti prendere dal panico e abbiamo reagito di pancia, come sempre?
Qualcuno si sta rendendo conto e sta iniziando a capire che in queste due settimane abbiamo firmato il nostro default e la nostra rovina per anni e anni?
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