semplice: perché lui e la Merkel insieme alla von der Leyen e al presidente del consiglio europeo Charles Michel stamattina avevano già messo come questione da discutere la chiusure delle frontiere
cioè Francia e Germania, le nazioni più immobili in assoluto in questo frangente, decidono anche per gli altri
quelli che ci hanno preso per i fondelli, dicendo che le nostre azioni sono inutili
ora fanno le stesse nostre cose.... la coerenza, questa parola sconosciuta
tra parentesi: i francesi contro il virus hanno messo in campo i Puffi, mentre in Germania ci sono 80 milioni di Highlander
capisco che seguire l'Italia che combina solo casini non è che sia il massimo
@jack9 in un post successivo si domanda se ci chiederanno scusa per le vagonate di m...a che ci hanno scaricato addosso
jack, stai sereno: diranno che gli untori d'Europa siamo stati noi, nonostante le evidenze mostrino il contrario. E lo ripeteranno fino alla noia
purtroppo
buona serata a tutti
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Siamo uguali ma allo stesso tempo non siamo uguali. La cultura e mentalità italiana non è né giapponese né cinese, questo influenza anche il vivere comune.
I cittadini si possono responsabilizzare, non è utopia, mi sembra di capire che in Italia non è così ed è li che puntavo con quel commento di stizza.
Si applica un principio dove il cittadino a priori è sotto sospetto generale e quindi deve “giustificare” le proprie azioni di fronte allo Stato (vedi la burocrazia sui formulari dei movimenti che personalmente mi fa impressione).
Per te forse è una cosa normale, io sono cresciuto con la mentalità opposta, ovvero che è lo Stato che deve dimostrare che è il cittadino ad essere nel torto, ma potrebbe essere una mentalità applicata in poche zone del mondo, questo non lo so.
Vi copio la testimonianza di una mia amica/conoscente di Castellana Grotte che conobbi anni fa a una festa di un amico alla Selva di Fasano e che non vedo da anni, essendosi trasferita a Milano:
"Mi sono ammalata qualche settimana fa di quella che sembrava una semplice influenza. Fino a quando, la febbre non passava ed è arrivata una tosse incessante. Il protocollo in Italia è molto rigido per cui i numeri di emergenza rifiutavano di farmi il tampone, perché non conoscevo l’identikit di chi mi aveva contagiato. Fino a che siamo riuscite a trovare un modo per andare in ospedale. Per fortuna perché avevamo ragione.Ho fatto il test e sono risultata positiva al Covid-19. Sono stata una settimana in isolamento e ora che la febbre è scesa e i polmoni sono puliti sono tornata a casa, isolata clinicamente per altri 15 giorni. A chi di voi non ha vissuto quest’esperienza direttamente, voglio dire che non si è mai pronti. Questa è una malattia che non guarda in faccia a nessuno! In ospedale, oltre a me c’erano altri giovani. Ho creduto di essere più forte, di non poterla prendere proprio io. Dopo tre settimane invece, sono ancora positiva. Attenetevi alle regole perché va placato. Gli ospedali sono fatti di macchine, ma sono anche fatti di persone. Il virus non aspetta che un nostro passo falso per conquistare altri habitat. Non sentitevi esonerati. Tutti possiamo essere colpiti.A chi ha contratto il virus, dico siate pazienti. I guariti sono ancora pochi rispetto ai contagiati perché il viaggio è lungo. Io saprò se sarò virus free tra altre due settimane. Non c’è nessuna cura, a meno che non sia polmonite. A me non hanno dato medicine, anzi me le hanno tolte perché avevo il fegato gonfio di paracetamolo. Questo è un caso in cui il paziente deve essere più vigile di chi lo controlla. I dottori vengono spostati da altri reparti e smettono di fare il proprio lavoro per dedicarsi ai pazienti Covid-19. Gli infermieri sono stressati, sottoposti a continui cambiamenti. Quindi controllatevi. Siate vigili. Riposatevi. Parlate con chi vi sta vicino, scoprite persone nuove e date una parola di conforto anche a chi vi sta curando. Ne hanno bisogno.Io ora sono a casa. Per fortuna non sono da sola, perché se c’è una cosa che ho imparato è che niente guarisce come il contatto umano. Sono attenta a restare in una camera separata, ad avere la mascherina tutti i giorni, a passare il Lysoform appena vado in bagno, ad aprire il secchio della spazzatura con il gomito, a non sedermi sul divano, a non toccare il cibo o i piatti mentre si prepara il pranzo e ho il mio kit per il bagno in camera, separato da tutto.Sono qui con il Covid-19 ancora dentro di me. Conviviamo, non combattiamo. Voglio stare bene, quindi sorrido, mi abbraccio, dormo, mangio sano, prendo la vitamina B.Quando tutto finirà penso solo che vorrò andarmene nella natura. Ho fatto un disegno di una scogliera sul mare, per sentire l’odore di quel respiro pulito che finalmente farò e guardare l’orizzonte.Grazie a tutti quelli che mi sono vicini in questi momenti difficili, perché questa non è una semplice influenza, ma qualcosa di cui ancora non conosciamo tutto e non c’è niente a rassicurarti tranne il calore delle persone che ti vogliono bene"
Ultima modifica di ermeteo; 16/03/2020 alle 22:08
Le mie 2 nipotine sono favolose !!!
Riguardo le misure di restrizione in Francia, mi sembra di aver capito che saranno simili alle nostre: divieto di assembramenti, obbligo di stare in casa, con raccomandazioni di non andare a trovare parenti e amici, ma di rimanere presso la propria abitazione. La punizione saranno delle sanzioni da quel che ho capito, ma non ha specificato ancora. I dettagli verranno fuori nelle prossime ore, ma non so se una cosa del genere sarà ben digerita dai francesi.. Secondo me NO, e scoppieranno rivolte... Ma spero di sbagliarmi, magari, se consci del pericolo...
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