Originariamente Scritto da
AbeteBianco
Premettiamo che quelli che citi su scuole e sci sono casi isolati (per quelli dello sci prendo le difese dei gestori addirittura).
In questa situazione chiunque ha effettuato scelte tardive, è sempre facile parlare dopo.
L’approccio con misure restrittive è volutamente graduale “si decide un po’ e poi si vede”, ovunque funziona così nella nostra parte di mondo. Una società democratica comporta anche certi limiti.
Non vedo cosa si poteva fare molto di diverso.
Sì, dicevo anch’io dopo che emergevano i primi casi di blindare subito le nazioni, compresi i confini per contenere subito l’estensione geografica della pandemia (magari si riusciva a isolare il focolaio lombardo), ma capisco che a livello pratico non è possibile agire in un certo modo, non necessariamente lo rinfaccio alla nostra classe politica.
È una situazione nuova di fronte ad un problema globale, le gare tra nazioni lasciano il tempo che trovano, è come se facessimo la gara su quale nazione prende più o meno misure contro il
GW (ma cosa conta di fronte all’impennata globale lì?).
Non so per quale motivo, forse per risvegliare un “orgoglio nazionale” o altro, a sentire i discorsi sembra che l’Italia sia una specie di “dio in terra” per aver deciso determinate misure legittime per prima, e tutti gli altri sono irresponsabili.
A parte che si è trattato del primo stato europeo che è stato coinvolto in modo serio, dunque mi sembra chiaro che se sei il primo toccato sei il primo a proteggerti, non ci metterei una dose eccessiva di proclami e vanti, se no come dicevo si perde razionalità e si adotta un punto di vista limitato di fronte ad un problema di portata globale.
E lascerei in parte perdere anche discorsi di “pseudocomplotti” e “gli altri sottovalutano e ci danno contro”.
Un po’
li concedo perché concordo anch’io su certi punti, però se si eccede si va verso un vero e proprio vittimismo e questo non va per nulla bene. In parole semplici, queste mi sembrano più considerazioni stile partita di calcio (ambito di cui io nutro scarsa stima).
Dunque se siamo di fronte al problema, cerchiamo di affrontarlo in modo oggettivo senza preconcetti verso gli altri, in un’emergenza queste cose fanno sprecare inutilmente energie. Le altre nazioni hanno deciso 2 giorni dopo? Chissene frega, non erano nemmeno nella situazione italiana all’inizio, ora basiamoci sull’adesso. Il prima non lo cambiamo.
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