Originariamente Scritto da
Lou_Vall
Pongo una piccola riflessione che mi frulla da un pò...
Pare che il Covid-19 sia nato presumibilmente tra ottobre e novembre 2019 in una città di tutto rispetto (cioè Wuhan, non un paesino nelle campagne...). Magari la sua diffusione iniziale è stata lenta, per cui spostiamoci un pò più avanti, facciamo novembre-dicembre 2019.
Visti i legami commerciali e l'interconnessione continua tra persone da Wuhan a tutto il mondo mi sembra estremamente improbabile che il virus ci abbia messo così tanto tempo (ossia ben 3 mesi) prima di arrivare in Italia e altrove. Wuhan conta circa 11 milioni di abitanti. Possibile che nessuno si sia ammalato a Wuhan e abbia portato la malattia in Italia da metà novembre/dicembre a metà febbraio? Turisti, lavoratori, vacanzieri, vacanze di Natale, di Capodanno, dell'Epifania, migliaia di cinesi che hanno fatto avanti e indietro, migliaia e migliaia di persone (se non milioni, in totale) che sono entrati e usciti da Wuhan, e il presunto "paziente zero" tedesco su suolo europeo c'è solo il 24 gennaio? E da novembre/dicembre al 24 gennaio possibile che il virus non abbia trovato modo di arrivare in Europa da una città di 11 milioni di persone? A me sembra non dico improbabile, ma addirittura impossibile.
Amici che vivono insieme a Torino riferiscono di aver fatto un'influenza "terribile" a metà gennaio, nella quale non solo si sono ammalati praticamente tutti, e costretti a letto con febbrone e tosse forte, ma che dopo si sono perfettamente ritrovati nei sintomi del Covid-19. Testimonianza così ne sto sentendo sempre di più, a cui si aggiungono le varie polmoniti "sospette" in Lombardia già da metà gennaio. Tutto questo mi fa pensare che, con le vacanze di Natale e Capodanno in mezzo, il virus abbia avuto molta ma molta più facilità nell'uscire da Wuhan, e mi sembra incredibile che ci metta addirittura un paio di mesi (praticamente come se l'avessero portato a piedi...!).
Ben venga la quarantena, il contenimento, tutto quello che deve essere fatto, ma bisogna anche tenere conto che
- non sappiamo con certezza da quando sia arrivato in Europa, e studi piano piano stanno sempre più retrocedendo la data
- non sappiamo il numero degli infetti (lo desumiamo dalle morti, e quindi in Italia possiamo stimare tra i 500.000 e 1.000.000 di infetti)
- non sappiamo il numero degli infetti già guariti prima dell'inizio dei tamponi
- non sappiamo il numero delle persone morte per Covid-19 prima dell'inizio dei tamponi
- non sappiamo con precisione se lo sviluppare la malattia comporti un'immunità anche solo parziale
Se esistesse una sorta di "immunità", anche solo parziale, potrebbe significare che a breve avremmo 1 milione di persone (o più) che non saranno più bersaglio della malattia, o che perlomeno lo saranno in maniera "soft", più tutti quelli (se ci sono) che l'hanno contratta addirittura prima del paziente 1.
Sempre più convinto che sia necessaria un'operazione di "tamponatura a tappeto" e ricerca anticorpi.
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