Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
https://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/2...hz7bKa0BGBrHqo
Questo è lo studio, se guardi le figure in fondo ci sono sporadici casi in cui i sintomi erano iniziati prima.
20200326_163735.jpg
Uno proprio il primo gennaio, quattro attorno al 12, due il 20.
Non so quanto siano affidabili queste date, secondo me il rischio che in qualche raro caso ci fossero altre forme virali precedenti a cui poi si è aggiunto il coronavirus in un secondo momento non si può escludere, specie alla luce della forte diffusione ospedaliera successiva.
Il caso del primo gennaio sembra veramente troppo isolato, una curva epidemica precisa emerge chiaramente solo dopo il 20 gennaio, come ci saremmo aspettati.
Rispetto alla sorveglianza sismg purtroppo nel campione non rientrano Lodi, Cremona e Bergamo quindi potremmo esserci persi qualcosa inizialmente (sono invece incluse Milano, Brescia e Verona), però è evidente che un cambio drammatico sia avvenuto a fine febbraio e prima non ci poteva essere un contagio diffuso. Per ora è aggiornato solo alla prima di marzo, dati delle ultime settimane manderanno il grafico fuori scala.
mortalit-stagione-2019-2.png
Ultima modifica di snowaholic; 26/03/2020 alle 17:31
Bisognerebbe analizzare i genomi virali. Purtroppo in Italia è stato fatto solo sul paziente di Codogno e un altro caso lombardo (anche questo aveva il virus che era "figlio" di quello del paziente di Codogno).
Quanto ai casi singoli, potrebbe anche essere che isolati casi ci fossero in Italia già a Gennaio, ma se così fosse dovremmo trovarne traccia nell'analisi genomica: il virus di Codogno che è figlio di quello bavarese che ha poi infettato l'Europa deriva da un ramo che geneticamente non esisteva prima del 5-10 Gennaio.
Se dunque il virus fosse giunto in Italia prima (o anche nel resto d'Europa) dovremmo leggere dei casi europei il cui virus appartiene a un ramo asiatico. E in effetti ci sono, ma gli stessi studi genomici suggeriscono come data di nascita di questi sempre non prima del 20 Gennaio.
Se dunque un virus si fosse diffuso in Italia prima del virus bavarese, avremmo oggi che quel ceppo sarebbe il prevalente essendo arrivato prima, e al tempo stesso lo avremmo esportato all'estero, ma non abbiamo prove di questo visto che anche nei casi esportati dall'Italia all'estero i virus sono riconducibili solo a due ceppi: quello bavarese e quello dei cinesi dello Spallanzani.
No no, il Brasile sono almeno 5 giorni che ha un +300/+350. E' una crescita lineare.
Comunque in Australia ormai è autunno, e infatti sta accelerando. La Nuova Zelanda e il Sudafrica hanno temperature non troppo dissimili dalle nostre e stanno aumentando molto negli ultimi giorni, mentre Indonesia, Thailandia, Filippine, Brasile e Messico no. Poi è evidente che niente potrà farti cambiare idea, ma ti ricordo che il fatto che R0 valga meno in quelle zone ha una base scientifica dato che lo ha dimostrato una ricerca.
Anche in Argentina ormai è autunno, e guarda caso sta aumentando più velocemente.
Io li spiego appunto come fai tu: casi confusi per altre infezioni, magari per la stessa influenza. O un raffreddore. O qualche altro patogeno.
Successivamente hanno contratto il Covid.
Noto invece che ci sono pochi ma consistenti casi dal 30 Gennaio, e ciò è compatibile con la diffusione del virus dal 20-25 Gennaio e con il lag tra contagio e sintomi.
il brasile è dal 20 che registra almeno 300 casi a eccezione del 21
in ogni caso ci saranno dei limiti fisiologici al tampone, specie con un presidente che non mi pare particolarmente intenzionato a prendere sul serio la questione
i fenomeni si riconoscono subito
Segnalibri