Intanto ti ringrazio sentitamente dei complimenti, e sono davvero onorato che reputi la discussione di alto livello informativo. Mi auguro che nel nostro piccolo stiamo offrendo un servizio alla comunità perchè chi legge funge poi da cassa di risonanza per fugare dubbi o bufale che girano sui social o in rete.
Venendo alla tua domanda: l'analisi del genoma virale isolato a Codogno ha dimostrato un legame con il virus arrivato in Baviera il 20 Gennaio. Di conseguenza non è possibile che tu abbia avuto il virus del Covid prima che esso giungesse in Italia.
Probabilmente si trattava di un altro virus, magari la stessa influenza. Io sono stato male come te due settimane proprio questo Marzo, accusando gli stessi sintomi, ma avendolo preso da mia sorella che a sua volta si era infettata a fine Febbraio, quando della storia del Covid se ne sapeva solo a Codogno e Vò Euganeo, ritengo altamente improbabile fosse proprio il Coronavirus.
due decessi su 1693 contagi nel Land di Amburgo (che fino a ieri contava oltre 1200 casi e nemmeno un morto). ora l'unico Land senza morti della Germania resta il Meclemburgo-Pomerania Anteriore (che però tra tutte le aree tedesche è per ora quella che ha registrato meno casi: 259).
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Può anche darsi che la Cina non abbia occultato i dati. Considera che hanno dovuto sviluppare un test diagnostico da zero, e non è facile e immediato. Già solo per questo motivo si saranno persi decine di migliaia di pazienti Covid che non potevano diagnosticare con certezza per inesistenza di test.
Io credo che la Cina sia stata onesta (dopo una prima fase di negazionismo durata tre settimane), affrontando il problema nei limiti delle sue capacità. Anche in Italia abbiamo centinaia di migliaia di casi nascosti, ma non è volontà di occultare i dati, ma semplice saturazione dei laboratori dove si fanno i tamponi.
Io direi di essere indulgenti con la Cina: hanno dovuto affrontare un nemico nuovo, sconosciuto, che quando si è rivelato aveva già infettato decine di migliaia di persone, e anche se in un primo momento la Cina ha vietato il parlarne, alla fine ha dovuto affrontare il problema chiaramente, e quando lo ha fatto ha dovuto reinventarsi da zero, elaborare un kit diagnostico da zero, e trovare una soluzione da sola.
Non credo che l'Hubei fosse messo molto peggio della Lombardia. Se pensiamo alle dinamiche del contagio, con un virus che ha fatto il salto di specie verso metà Novembre, significa che ha potuto liberamente circolare per circa due mesi e mezzo. In Lombardia lo ha fatto per quasi due mesi (dal 20-25 Gennaio al 10 Marzo). Quindi, a conti fatti, la Lombardia non deve essere messa tanto meglio dell'Hubei come numero di casi e morti.
Ecco qua, persino nello Hubei si ribellano alle restrizioni:
(non so perché ma l'anteprima non si vede, comunque il link è qui: YouTube)
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
"Smetteremo di vivere per paura di morire"....questa frase rispecchia la situazione se nelle prossime settimane ci costringeranno ancora a restare chiusi.
Report quotidiano della Germania:
https://www.rki.de/DE/Content/InfAZ/...ublicationFile
Il 90% dei morti ha più di 70 anni.
Sale ancora il numero di ultrasessantenni contagiati, pari adesso al 21% del totale dei positivi. Sale dunque anche l'età mediana, ora 48 anni.
Molto, molto, molto interessante il dato dei sintomi: su un campione di 30393 casi solo l'1,7% ha sviluppato polmonite , @Perlecano
Dato che la popolazione tedesca di positivi è giovane e prevalentemente sana, significa che la percentuale di coloro che sviluppano polmonite tra i sani e under 50 è sotto il 2%, probabilmente sotto l'1%. Un dato in linea straordinariamente con le stime da me eseguite oltre un mese fa:
Nuovo Virus Cinese
Circa l'11% di quei 30mila ha ricevuto ospedalizzazione.
interessante, ma a me sembra assurdo che solo l'1,7% dei positivi totali sviluppino polmonite (vabbè, magari arriviamo al 3% o massimo 4%, considerando il lag tra semplice test positivo ed eventuale sviluppo di sintomi gravi), comprendendo anche gli anziani (ma anche non comprendendoli mi sembra poco). per carità, ci credo, ma allora devono spiegarmi come la letalità tedesca si attesti già sullo 0,7% circa e che, considerando il tempo che passa mediamente tra l'accertamento di un contagio, l'aggravamento dei sintomi e il decesso, tale letalità sia sicuramente superiore all'1% (sarà probabilmente dell'1,5%). considerata questa doppia stima, emerge che circa una persona su due che sviluppa polmonite da covid-19 muore (ok, qualcuno morirà per covid anche senza avere sviluppato polmonite, ma credo si tratti di una netta minoranza). non ti sembra un po' troppo? non parlo di polmonite interstiziale gravissima con edema enorme... parlo di polmonite in generale. una su due uccide, se è causata da questo virus? a me sembra troppo...
poi, che livello di interessamento polmonare serve raggiungere per poter parlare di polmonite? un passeggero della Diamond Princess, che rientra nel 18% dei contagiati sulla nave da crociera ad avere avuto un decorso del tutto asintomatico, aveva comunque fatto rilevare (per più di una settimana) delle moderate alterazioni dell'RX toracica. ok, è un caso specifico da cui è difficile ricavare una statistica, ma se una persona asintomatica ha probabilità concrete di avere un macroscopico interessamento polmonare, quante possibilità hanno tutti quelli che tossiscono stizzosamente per giorni, o settimane, di avere - sotto sotto - una polmonite? (ok, ammetto di aver fatto confusione tra generico interessamento polmonare e polmonite propriamente detta, e il report da te linkato parlava di quest'ultima, ma... tu sai con quale criterio si distingue una condizione medica dall'altra, qualora lo si faccia?).
Ultima modifica di Perlecano; 28/03/2020 alle 01:01
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
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