il mio futuro medico sarà burian br
Non moriremo tutti naturalmente ma qui l unico problema e' restare vivi fino a che i casi non scenderanno ad un livello tale che gli ospedali potranno curarti come si deve e precocemente anche se non sei dybala o zingaretti o boris o carlo d'inghilterra.Questo cercavo di far di capire ad un mio amico direttore di un supermercato che si meravigliava che non voglio tornare al lavoro in unsettore ed in un ruolo senz'altro meno indispensabile
Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.
"nel fango affonda lo stivale dei maiali..."
È evidente che abitano iniziato a fare i test quando l'epidemia era già molto avanzata, lo scrissi anche qui a suo tempo.
Una volta che hanno iniziato a fare tamponi seriamente avevano già migliaia se non decine di migliaia di casi che aspettavano soltanto una diagnosi ufficiale.
Di conseguenza quella che si osserva nei dati non è una curva che rappresenta il vero andamento dell'epidemia ma solo l'andamento della capacità di fare tamponi (cosa in realtà vera in parte anche per noi, che pure non abbiamo dovuto inventare da zero un test diagnostico ad epidemia iniziata).
Anche la crescita dopo il blocco secondo me si spiega in parte con la diagnosi di contagi già avvenuti e in parte per contagio domestico interno alle famiglie.
Realisticamente i casi reali nello Hubei sono stati 10 volte quelli ufficiali e probabilmente anche i morti sono sottostimati di un ordine di grandezza, ma è abbastanza normale se si sceglie di comunicare solo i dati delle diagnosi certe fatte tramite test di laboratorio, come ha fatto tutto il mondo e non solo la Cina.
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Ripeto: non avevano test prima! Hanno dovuto inventarli, verificarne l'attendibilità e poi diffonderli su larga scala.
Ecco come si spiega il tutto.
Vedi gli USA, o la Germania, e troverai la risposta. L'epidemia prima di divenire pericolosa impiega in una popolazione molto giovane un mese e mezzo. I casi saranno stati di sicuro esportati, ma non credo fossero numerosi fino al 15 Gennaio.E questo con una quarantena teoricamente più lasca, ospedali e TI intasate da subito, una popolazione nettamente più anziana e milioni di persone che si sono spostate sul territorio nazionale. Persone che peraltro ci sono state anche in Cina, anche di più, ma misteriosamente senza creare una diffusione dell'epidemia altrove visto che la stragrande maggioranza dei casi è rimasta nello Hubei.
I primi casi segnalati risalgono a fine Dicembre tra l'altro. Vuol dire che il loro caso Codogno risale all'incirca a Natale.
La quarantena l'hanno stabilita 25 giorni dopo. Noi invece 20 giorni dopo Codogno.
Sarà tutto, ma non convinceranno nessuno fuori dalla Cina, al massimo al loro interno (e nemmeno tra chi mastica di scienza).E in Cina il partito è lo Stato, non esiste "il politico", non si possono permettere il singolo elemento che dice scemenze, specialmente non quando si tratta dei rapporti con l'estero. Una corretta comunicazione e una completa osservanza dei dettami top-down è fondamentale per il mantenimento dell'equilibrio.
Te l'ho spiegato sopra: all'inizio non avevano test, quindi i casi si moltiplicavano senza che potessero distinguere nei casi lievi l'influenza dal Covid-19.Sì ma che c'entra questo con la crescita dei casi?
Quando hanno avuto test efficienti, hanno iniziato a mettere in moto la macchina laboratoristica, addestrando il personale e costruendo macchinari appositi.
Non è affatto un processo veloce, qui al Sud dobbiamo ancora attrezzarci per bene, e in Italia la lentezza nella conta dei tamponi deriva dal fatto che pochi sono i laboratori che possono eseguire questo tipo di analisi.
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