New Imperial College report released today: "In Italy, our results suggest that, cumulatively, 5.9 [1.9-15.2] million people have been infected as of March 28th"
EUYLV7HXkAIolgD.jpeg
Si vis pacem, para bellum.
ci sono anche Austria e Finlandia a porre il veto, al momento. in Austria ho sentito al TG3 sempre pomeriggio che da oggi hanno chiuso bar e ristoranti, mi pare di aver capito. Così come mi pare di aver capito invece che in Olanda sia più o meno tutto come prima, pochissimi divieti, ma potrei sbagliare.
Si vis pacem, para bellum.
il fatto è che puoi riaprire x o y ma per ripartire c'è bisogno che la gente si sposti per raggiungere quei luoghi,pur con le dovute cautele ..
Per me deve saltare l'obbligo di non doversi spostare dal proprio domicilio..
L'unica soluzione è una vita dominata da informazione, mascherine, disinfettanti per mesi e mesi.
Una vita sicuramente diversa e piena di ansie ma non possiamo stare in casa per mesi
Se quei numeri sono veri non c'è modo per evitare una seconda ondata
Il virus muta casualmente, e muta tanto più quanto più soggetti infetta.
Non credo sia corretto parlare di efficacia e nuove strategie del virus, perchè sembra sia dotato di intelletto, e invece così non è. Semplicemente i virus mutano per motivi casuali, e si diffondono i ceppi che infettano di più. Non credo dunque che il sistema immunitario dei giovani selezioni ceppi virali più aggressivi.
Se parli del centro-sud sono abbastanza d'accordo, contando come siete messi e che mancano tre settimane, è un discorso ragionevole e ci si può pensare. A nord dell'Umbria per me, dal punto di vista scientifico ed epidemiologico, in base ai dati di cui disponiamo, la riapertura è molto più rischiosa e potenzialmente dannosa che uno stop prolungato per un altro po' (quanto non so).
Chiaramente opinioni, ma non voglio apparire dogmatico, perchè prima che una questione di salute pubblica (ovvia), è proprio un discorso di logica: se fai una cosa adesso che rischia di compromettere il futuro, non fare nulla che è meglio.
Segnalibri