Originariamente Scritto da
burian br
Tutto dipende dalle stime che fai. A me ad esempio 125mila under 50 sembra poco come pare a te, ma non distante particolarmente dalla realtà (diciamo 100mila in meno?). Ma io pongo la mortalità in Italia al 4%, usando una stima del 3% arriveremmo già a circa 350mila under 50.
Comunque circa lo 0,2% io parlavo della mortalità "naturale" nella popolazione. Ti spiego: io credo che il virus, lasciato libero di circolare e colpire anche chi immunodepresso o malato sotto i 50 anni, mieterebbe molte più vittime di quanto farebbe in una condizione in cui chi è più debole eviti le occasioni sociali che sono causa di contagio.
Le misure di quarantena e in generale l'allarme che si era diffuso da Codogno in Italia avrà di sicuro portato chi ha problemi di base anche tra i giovani a limitare ancor di più le uscite, per cui la popolazione suscettibile si è sottratta al pericolo prima che l'infezione diventasse abbastanza estesa da poter interessare anche molti under 50 con problematiche (che comunque sono una minoranza, e la probabilità che con un'infezione ai primi stadi venissero interessati in massa era quasi nulla).
Da un rapporto ISS (
https://www.epicentro.iss.it/tumori/pdf/tum-sint.pdf) emerge infatti che ogni anno 11mila giovani tra i 15 e i 39 anni sono diagnosticati di tumore, e ne muoiono il 24% (2600), anche se magari sono morti di tumori comparsi negli anni precedenti, tuttavia possiamo eseguire quest'approssimazione e stimare che sia il 24% dell'incidenza di nuovi casi annuale.
Conti alla mano, su 16,7 milioni di persone nella fascia 15-39 ci sono almeno 11mila con tumore. Supponendo che il Covid possa magari accelerare il decorso verso l'exitus di quel 24% che morirà, significa che morirebbe lo 0,02% della popolazione tra 15 e 39 anni.
Il Covid potrebbe però peggiorare questo dato, facendo incrementare il rischio di morire anche in quel 75% che non morirebbe.
Questo non considerando la fascia 40-50, in cui l'incidenza è maggiore; inoltre non considero la prevalenza, che sarebbe la reale misura di malati di tumore nella popolazione (l'incidenza non lo è, anche se orientativa); infine escludo tutte le altre patologie.
In Italia, di conseguenza, credo che la mortalità si avvicini e tenda più allo 0,03% complessivo nella fascia under 50, ma dove collocare questo dato tra lo 0,03 e lo 0,2% "naturale" è difficile.
Quando rispondevo con queste percentuali di mortalità allo studio dell'Imperial College era perchè, se davvero 6 milioni di italiani fossero stati contagiati, è improbabile che non lo fosse stata in una buona percentuale anche la fascia debole degli under 50, cosa più plausibile con numeri più contenuti. Nel caso di 6 milioni di italiani, dunque, la mortalità più adatta nella fascia under 50 sarebbe stata tendente allo 0,2%.
Come dicevo, credo che le misure messe in atto sia dal governo sia dagli stessi interessati o dalle famiglie abbiano consentito una circolazione del virus, di fatto, tra i sani. In queste condizioni, penso che l'effettiva mortalità sia in effetti attorno allo 0,03-0,05%.
L'incognita resta la mortalità per i sani, perchè i dati sono talmente esigui che è impossibile dare stime certe.
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