cercherò dati statunitensi, sarebbero in effetti utili. il fatto è che quasi tutte le popolazioni testate capillarmente vedono la classe 20-29 anni come la più rappresentata in fatto di contagi: con un incremento brusco rispetto alle quasi immacolate classi 0-9 e 10-19 anni si ha appunto il picco a 20-29 anni, poi a 30-39 si sta un pelo più giù, la 40-49 e la 50-59 rappresentano un "massimo secondario" del grafico - talvolta accompagnate dalla 60-69 -, la 70-79 è già molto meno rappresentata e la 80+, anche per ovvie ragioni di distribuzione demografica, è sempre poco rappresentata. questo vale per la Corea del Sud, per la Nuova Zelanda, per l'Australia e per la Diamond Princess (in cui in realtà anche il gruppo 60-69 anni è iper-rappresentato, ma penso ci fosse il bias della composizione dei vacanzieri, incentrata verso un'età relativamente avanzata). grafici dei casi totali per ciascuna fascia d'età (nell'ordine) in Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda:
Screenshot_2020-03-31 2020 coronavirus pandemic in South Korea - Wikipedia.png
australia genere età.png
nuova zelanda.png
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
Codogno comunque sta al confine con Piacenza, il focolaio lombardo iniziale in realtà stava proprio sul confine emiliano.
Parma e Piacenza hanno forti legami con il lodigiano e con il cremonese, arrivare a Reggio é un passo.
Ferrara rimane comunque più lontana e fuori dai forti flussi anche di pendolari che abbiamo a ovest di Bologna, in termini pro- capite i casi sono la metà di Bologna, non mi sembra una gran differenza.
Rovigo è un caso più particolare ma è pur sempre una provincia rurale e poco popolosa, ha meno di un quarto degli abitanti della provincia di Padova e il centro più grosso ha 50 mila abitanti, in termini pro-capite ha un quarto dei casi di Padova. Tutto considerato non mi sembra una differenza così eclatante visto che Padova ha avuto uno dei primi focolai (al confine con Verona e Vicenza) ed ha una densità molto maggiore. Senza contare la notevole abilità della Regione Veneto nel circoscrivere il focolaio.
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Ultima modifica di snowaholic; 03/04/2020 alle 06:11
@snowaholic, ho notato che il grafico delle terapie intensive si fermava ai dati statunitensi del 16 marzo (come è scritto in fondo nell'immagine), quindi la curva epidemica impazzita che si sta notando in questi ultimi tempi era lontana dal manifestarsi... anche i test venivano effettuati in modo meno sistematico, suppongo (era forse ancora il periodo nel quale i tamponi costavano qualche migliaio di dollari? mannaggia, se fosse così si spiegherebbe perchè ben un giovane su 50 individuati come infetti finisse in TI: se proprio non stavano male, migliaia di dollari non avevano voglia di spenderli).
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Screenshot_2020-04-03 covid_paper_MEDRXIV-2020-043752v1-Murray pdf.png
Altro grafico interessante. Link al paper completo:
http://www.healthdata.org/sites/defa...2v1-Murray.pdf
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
La letalità è per ora inferiore all'1% nelle seguenti nazioni con oltre mille casi accertati:
Islanda: 1319 casi, 4 decessi (letalità: 0,30%).
Sudafrica: 1462 casi, 5 decessi (letalità: 0,34%).
Singapore: 1049 casi, 4 decessi (letalità: 0,38%).
Israele: 6857 casi, 36 decessi (letalità: 0,53%).
Australia: 5314 casi, 28 decessi (letalità: 0,53%).
Cile: 3404 casi, 18 decessi (letalità: 0,53%).
Croazia: 1011 casi, 7 decessi (letalità: 0,69%).
Emirati Arabi Uniti (new entry nel club degli "over 1000 casi"): 1024 casi, 8 decessi (letalità: 0,78%).
Thailandia: 1875 casi, 15 decessi (letalità: 0,80%).
Russia: 3548 casi, 30 decessi (letalità: 0,85%).
Norvegia: 5147 casi, 50 decessi (letalità: 0,97%).
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Secondo me potrebbe essere così: i pendolari della tua zona vanno a Leeds in cui per ora la diffusione è modesta, non nel resto della contea, quindi anche i casi di importazione finora non si sono diffusi. Mi chiedo però il motivo della modesta diffusione a Leeds dato che il resto della contea è messo molto peggio. Credo che sia solo questione di tempo però.
In Islanda sono già state testate 20930 persone (circa un abitante su 17-18). Si sono avuti sinora 1319 casi (659 maschi e 660 femmine: quasi perfetta parità) confermati e 4 decessi legati al covid. La letalità è stata nulla tra gli 0 e i 29 anni (371 casi nel complesso e nessun morto), dello 0,5% tra i 30 e i 39 anni (210 casi e un morto), di nuovo nulla tra i 40 e i 49 anni (286 casi), nulla anche tra i 50 e i 59 anni (238 casi), nulla pure tra i 60 e i 69 anni (dato questo notevole: su ben 160 casi in questa fascia d'età già a rischio, nessun paziente per ora è deceduto), del 7,5% tra i 70 e i 79 anni (40 casi e 3 morti in questa fascia d'età: si tratta di un uomo e di due donne), dello 0% tra gli 80 e gli 89 anni (nessun morto su 8 contagi) e dello 0% anche tra i 90 e i 99 anni (nessun morto su 6 contagi).
Ecco i casi accertati (compresi i guariti - che sono ad oggi 284 - e i quattro deceduti) in Islanda, distribuiti per fasce di età:
Screenshot_2020-04-03 Tölulegar upplýsingar.png
Solo 41 degli attuali 1029 casi attivi (compresi i destinati a un decorso asintomatico, o coloro che svilupperanno i sintomi ma momentaneamente sono asintomatici) sono ricoverati in ospedale; di questi, 29 hanno disturbi moderati, mentre gli altri 12 sono in gravi condizioni e sono ricoverati in terapia intensiva.
Ultima modifica di Perlecano; 03/04/2020 alle 01:51
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
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