Si vis pacem, para bellum.
sotto i 30 anni in Italia è morta una sola persona senza patologie pregresse (su un totale di varie centinaia di migliaia di casi), mentre la letalità tra gli over 90 si attesta sul 30-35% (lasciando perdere il dato italiano, su cui non farei affidamento nemmeno per i "grandi anziani") anche includendo chi è "relativamente sano" (per gli standard di un'età così avanzata). non so, penso a un novantenne cardiopatico e a un ventenne sano come un pesce: il primo muore in un caso su 3, il secondo muore in un caso su tante decine di migliaia (ma solo perchè la miocardite fulminante può capitare a tutti, a prescindere dal danno strettamente polmonare del coronavirus, ecco). il rapporto della letalità "ad personam" è, dunque, di ALMENO 10mila a uno!
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Stati con almeno mille casi accertati e, al contempo, letalità provvisoria inferiore all'1%:
Qatar: 1075 casi, 3 morti (letalità: 0,28%).
Islanda: 1364 casi, 4 morti (letalità: 0,29%).
Singapore: 1114 casi, 5 morti (letalità: 0,45%).
Australia: 5454 casi, 28 morti (letalità: 0,51%).
Israele: 7428 casi, 40 morti (letalità: 0,54%).
Cile: 3737 casi, 22 morti (letalità: 0,59%).
Sudafrica: 1505 casi, 9 morti (letalità: 0,60%).
Emirati Arabi Uniti: 1264 casi, 9 morti (letalità: 0,71%).
Croazia: 1079 casi, 8 morti (letalità: 0,74%).
Russia: 4149 casi, 34 morti (letalità: 0,82%).
Thailandia: 1978 casi, 19 morti (letalità: 0,96%).
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Con ritardo, il solito report quotidiano tedesco:
https://www.rki.de/DE/Content/InfAZ/...ublicationFile
L'86% dei morti aveva più di 70 anni.
I guariti (non sono quelli con tampone negativo) sono 23800.
Il 25,3% ha più di 60 anni. Di questi, il 6,4% ha più di 80 anni; il 6,6% ha tra 70 e 79 anni; il 12,3% ha tra 60 e 69 anni.
Sulla terapia intensiva, si prevede di liberare 9000 letti nelle prossime 24 ore.
Interssanti che sui casi chiusi passati per le TI, il 33% sono morti. Possiamo dunque pensare che dei 4000 tedeschi in TI, circa 1340 moriranno nei prossimi giorni.
Mio padre mi ha comunicato le nuove linee guida per i medici di base sulle terapie in caso di sospetto Covid.
Se un paziente ha sintomi che potrebbero indicare una potenziale infezione, indipendentemente dall'essere stati esposti a un soggetto infetto, con febbre superiore ai 37,5° e fino a 38,5°, si potranno prescrivere l'antiretrovirale usato contro l'HIV (lopinavir) o il Plaquenil (idrossiclorochina) in dosi i primi due giorni 400 mg e i successivi 4 200 mg (o l'inverso, prima i 200 e poi i 400, ma credo sia la prima combinazione), in associazione all'azitromicina.
Se il paziente ha febbre superiore ai 38,5° va ricoverato in ospedale.
Mio padre mi ha anche detto (ma questa non è una nota per i medici, l'ha letto in una mail inviatagli da una casa farmaceutica) che l'eparina potrebbe avere degli effetti e stanno pensando a eseguire studi clinici in proposito.
Servirebbe non solo a evitare le complicanze tromboemboliche, ma anche l'adesione del virus alle cellule ( @Gianni78ba me ne stavi parlando in proposito della CID):
Eparina per Covid-19, riscontri positivi all’ospedale di Piacenza - Corriere.it
Sul web non ho trovato nulla, ma la fonte è affidabile, e c'è comunque questa ricerca:
ResearchGate
Ultima modifica di burian br; 04/04/2020 alle 00:53
@burian br
Volevo chiederti
1) Esistono asintomatici anche per la comune influenza?...(mai sentita una cosa del genere)
2) Dal momento che questo virus è ben più potente di una normale influenza, come mai alcuni la passano come se nulla fosse (e magari "soffrono" di più proprio con la comune influenza)? Mi sa che sono ancora tante le cose che non mi sono chiare.
Stati uniti 31160 casi e 1314 decessi
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1) Sì, e si stima più del 20% dei casi
2) Perchè la risposta individuale è molto molto variabile. Come per tutte le malattie. Ci saranno quindi persone che avranno sintomi lievissimi (e magari in passato hanno avuto influenze ben più pesanti), e persone invece che ne moriranno o la passeranno molto male.
Quando si parla di virus più potente lo si fa solo in riferimento alla popolazione generale. Ad esempio è assodato ormai che il SARS-CoV2 sia nei bambini meno pericoloso di altre malattie, e negli adolescenti o ventenni è probabile che la mononucleosi sia molto più grave del Covid.
Non è così invece sopra i 60 anni, soggetti nel quale il Covid può degenerare gravemente.
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