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Gio83Gavi @
Gianni78ba
Ho approfondito, come promesso, la questione relativa ai sintomi gastrointestinali.
Proprio 4 giorni fa, quando si parla della fortuna
, hanno pubblicato sull'American Journal of Gastroenterology questa ricerca:
https://journals.lww.com/ajg/Documen...G_Preproof.pdf
E' uno studio retrospettivo, che analizza alcuni pazienti ricoverati a Wuhan e che presentavano sintomi lievi (
mild disease).
Viene sottolineata l'importanza dello studio, in quanto condotto su un campione che poi è relativo alla fascia nettamente prevalente dei sintomatici (l'80% infatti dei malati di Covid sviluppano sintomi lievi; normalmente invece ci si sofferma su chi sviluppa sintomi gravi).
Il campione è costituito da 206 pazienti.
Di questi, 117 avevano sintomi gastrointestinali e 158 sintomi respiratori.
Inoltre, ben 48 presentavano sintomi
unicamente gastrointestinali, e 89 sintomi
unicamente respiratori (circa il doppio). I restanti 69 manifestavano ambedue i sintomi.
Viene detto come ci sia una lieve predominanza delle femmine nello studio (55,8%, ovvero 115 donne), e la cosa assume una certa rilevanza per alcune considerazioni personali successive che farò.
I pazienti con sintomi intestinali presentano diarrea nella metà dei casi (47%), e il vomito è il sintomo più raro (7 casi su 48). Molto frequente il poco appetito (65%).
I pazienti con sintomi sia respiratori sia intestinali sono quelli messi peggio: non solo manifestano sintomi di entrambi gli apparati, ma addirittura con maggiore frequenza! Così la diarrea è più frequente, come anche il vomito, ma al tempo stesso è più frequente il fiato corto o la tosse e il dolore al petto.
Non finisce qui: quelli con sintomi respiratori hanno una minore degenza, e anche un minor intervallo di tempo prima di accedere all'ospedale. In generale, la loro malattia si risolve prima (33.5±7.0 gg)
Va nettamente peggio a chi presenta solo sintomi gastrointestinali (40.9±8.8) e soprattutto a chi ha entrambi (42.0±7.9).
Il gruppo dei pazienti con entrambe le sintomatologie entra però prima in ospedale, ma resta più a lungo.
Ciò è spiegabile con il fatto che chi ha sintomi respiratori (per quanto stiamo trattando di casi lievi) desterà più preoccupazione sicuramente, giungendo prima in ospedale, sia che abbia sia che non abbia sintomi intestinali a corredo.
Viceversa è probabile che chi abbia sintomi gastrointestinali si trascuri, e giunga in ospedale solo una settimana dopo quando proprio non passa. Al tempo stesso, questi restano ricoverati più a lungo, perchè nelle loro feci restano particelle virali per molto tempo rispetto a chi ha sintomi respiratori che negativizza già al tampone.
In ogni caso, il decorso meno traumatico lo ha di sicuro chi manifesta
solo sintomi intestinali, mentre paradossalmente il peggiore ce l'ha chi ha entrambi i sintomi; si suppone da un'altra ricerca che ho letto perchè l'attacco di entrambi gli apparati indica una carica virale in circolazione nell'organismo ben più elevata.
Ovviamente, dato che di Covid si muore solo per complicanze respiratorie e non certo intestinali, si può dire che manifestare solo sintomi intestinali è garanzia di guarigione al 100%.
E qui le cose si fanno interessanti
...
Come Gio faceva notare ieri, effettivamente le donne presentano sintomi intestinali in netta prevalenza! Rovescio della medaglia è che però sono anche più numerose nel gruppo con sintomi respiratori+gastrointestinali, che è il peggiore, ma non prevalgono di molto (56,5% F vs 43,5% M).
Nel sottogruppo con sintomi solo gastoenterici, invece, le donne sono 35/48, ovvero il 73% vs 27% di uomini.
Cosa può voler significare questo? Significa che su 115 donne del campione, 35 hanno avuto solo sintomi intestinali. Vale a dire il 30%. Degli uomini, invece, solo il 14,3%, meno della metà.
Se provassimo (lo so, è statisticamente un'eresia, ma permettetemelo) a inferire questi dati sulla popolazione generale, potrebbe voler dire che un buon terzo delle donne sarebbe salvo a prescindere, perchè svilupperebbe sintomi unicamente gastroenterici, e questi non portano mai alla morte.
Degli uomini invece solo 1/7 svilupperebbe sintomi solamente di quel tipo, e dunque sono esposti a morte non il 70% (come per le donne) ma l'85% degli uomini.
Di suo, questa è già una gran bella differenza nella mortalità tra i due sessi. Il rischio di mortalità delle donne sarebbe solo 6/7 (sei settimi) quello dei maschi.
Su cosa possa causare questa discrepanza nei sintomi non ne ho idea. E' anche da dire (e la stessa ricerca lo sottolinea alla fine) che servirebbero più studi, quindi prendete quanto vi ho scritto con le pinze.
Sulle cause invece dei sintomi gastrointestinali, la risposta è data dal fatto che ACE2 è espresso fino a
100 volte di più nelle vie superiori e inferiori del tubo digerente che nei polmoni e nelle vie respiratorie!
PS: Gianni, pare che potrei avere ragione io
, chi sviluppa per primi i sintomi intestinali potrebbe essersi contaminato per via oro-fecale, non respiratoria classica
Early GI Symptoms in COVID-19 May Indicate Fecal Transmission
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