Originariamente Scritto da
Lou_Vall
Con i dati in nostro pos***** fare previsioni non è difficile, è impossibile.
Facciamo un piccolo riassunto?
- Tamponi solo a chi presenta sintomi gravi (febbre alta, difficoltà respiratorie, tosse) che necessita di ricovero ospedaliero;
- Nessun tampone a chi presenta gli stessi sintomi ma non necessita di ricovero, a prescindere che sia stato in contatto con un accertato positivo o meno;
- Nessun tampone a chi presenta uno solo dei sintomi;
- Nessun tampone agli asintomatici;
- Nessun test disponibile e sufficientemente affidabile per verificare la presenza di anticorpi (segno del "superamento" della malattia in passato);
Di conseguenza:
- Non sappiamo il reale numero degli infetti;
- Non sappiamo il reale numero dei casi attivi;
- Non sappiamo il reale numero dei guariti;
Cosa sappiamo?
Il numero dei morti (molto parzialmente, quindi non saprei neanche se annoverarlo o no, ma facciamo sì...);
Il numero delle persone ricoverate in terapia intensiva;
Il decorso delle stesse (guarigione o decesso).
Stop.
Ebbene, dove vogliamo andare?
Come fa il Governo - sulla base dei dati ottenuti con
questi criteri - a capire quando e come sarà il momento delle aperture graduali?
E' come desumere la lunghezza di una camminata osservando i primi cinquanta metri di sentiero.
Di questo passo - con un numero di tamponi ridicolo e con questi criteri - il picco dei contagiati giornalieri non lo vedremo MAI, avremo un continuo plateau tendente al ribasso che non potrà mai e poi mai arrivare a numeri piccoli.
Questi dati non servono a
nulla.
Per cui direi: non prendiamoci in giro, e cerchiamo di capire cosa è utile e che cosa è ottenibile.
E' utile sapere le dimensioni del contagio, l'incidenza sulla popolazione e il numero dei guariti? Sì? Ebbene, servono tamponi a tappeto e test sugli anticorpi (se sufficientemente affidabili) su tutta la popolazione, sintomatici, pausintomatici e asintomatici, punto, altra via non c'è.
Possiamo farlo? Se sì bene, tutto
li resto verrà di conseguenza. Se no pace, lasciamo perdere, e concentriamoci su che cosa è utile. Cosa è utile? Che le terapie intensive non siano intasate, e che abbia complicanze il minor numero di persone possibili, e che muoiano il minor numero di persone possibili.
Come lo otteniamo? Con il
distanziamento sociale, con l
'utilizzo adeguato dei dispositivi di protezione (sottolineo
adeguato: indossare la stessa mascherina per due/tre giorni, pacioccarla con le mani ogni 3x2 perchè dà fastidio, toglierla per fumare la sigaretta e rimetterla, toglierla e/o metterla con mani sporche equivale automaticamente a farla diventare un ricettacolo di schifezze e dunque non solo NON serve, E' dannosa) e con il
potenziamento del sistema sanitario.
Tutto il resto è fuffa, e intasare i laboratori di analisi per ottenere dati che non servono a niente e non possono essere utilizzati in alcun modo è stupido e controproducente. Allo stesso modo inondare la popolazione di mascherine e/o istituire l'obbligo di indossarla è una boiata pazzesca: le mascherine adatte devono essere portate da chi le sa portare; le risorse vanno destinate alla ricerca, alle protezioni per gli operatori sanitari e agli apparecchi per la respirazione.
Per cui dico ok, ripartiamo a gradi, a step di 15 giorni o come meglio si crede, con tutte le misure necessarie di distanziamento sociale per tutte le attività, con la massima attenzione verso gli anziani, ma che smettano con questo martellamento inutile, queste conferenze stampa della Protezione Civile che comunica dati che non significano nulla, con i mezzi di informazione che fanno stime e grafici sulla base di dati dalla valenza ZERO e
li spaccino come reali.
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