Gestione caotica e pressappochista non direi. Si è fatto quel che si poteva, gli altri sono stati solo fortunati che non avevano già decine di migliaia di casi all'istituzione del lockdown, di cui la metà tra anziani, ma anzi, solo in minima percentuale.
La Spagna, gli USA e la Francia invece hanno colpevolmente ignorato il problema, noi invece non sapevamo di averlo. Possiamo lamentarci della condotta di certa classe politica (#milanononsiferma resterà nella Storia) ma non di più. Siamo stati anche la prima nazione occidentale a essere colpita, e ammettiamolo, nessuno credeva il 25 Febbraio avrebbero mai istituito un lockdown nazionale!
L'ipotesi transfrontalieri varrebbe anche per la parte tedesca e francese, ne parlava @AbeteBianco;. A questa bisogna aggiungere la presenza di stazioni sciistiche probabilmente prese d'assalto anche in quelle domeniche di inizio Marzo dalla Germania. Il resto a Zurigo e Ginevra lo ha fatto l'alta densità di abitanti e l'elevato numero di persone che vi abitano.
Io, che sono un figlio di buona donna, una domanda la devo fare (e in ciò mi rivolgo soprattutto ai "sanitari").
Ah ragà, senza fronzoli e numeretti, ma voi, da medici/sanitari, potete dire che in Italia qualcosa non è andata a livello di gestione medico-sanitaria? Si o no?
Veramente, voglio una risposta "secca", non mi parlate in avvocatesco.
Ed ora linciatemi pure, ma ce l'ho qua sta cosa.
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
A New York pronti a creare fosse comuni nei parchi
Capisco, in effetti è macabro, lo stavo dicendo poco fa a mio fratello . Macabra è anche la risata che ho qui messo, non hai per niente torto!
Però è per rendere l'idea di come la Germania i morti non li nasconda. Sta seguendo il trend che ci si aspetta.
PS: La cosa più "macabra" la disse il mio prof di medicina legale. Chiese se qualcuno voleva assistere a un'autopsia. Aggiunse che al momento ancora non avevano un cadavere, ma che tanto di sicuro ci sarebbe stato. Pensare che una persona adesso viva, che magari stava pranzando o godendosi una giornata in famiglia, sarebbe potuta finire sul tavolo autoptico entro 5 giorni, e magari che non lo sapesse nemmeno, mi lasciò impietrito!
Ultima modifica di burian br; 07/04/2020 alle 00:56
Invece sì. Quello che è successo a Bergamo e più in generale in Lombardia è gravissimo e andrà indagato con attenzione quando sarà finita l'emergenza. Di articoli peraltro già ce ne sono e francamente anche da chi lavora lì in ambito sanitario arrivano storie abbastanza raccapriccianti.
Degli errori lombardi ha purtroppo risentito in maniera pesantissima tutto il paese, a cominciare dal nord-ovest che infatti ha i dati peggiori di tutti.
Mettici poi fattori come la pessima comunicazione, l'approccio che in certi casi è stato persino troppo rigido e la mancanza pressoché totale di pianificazione futura - ancora oggi non esiste, di fatto, un piano per la riapertura - e la frittata è fatta.
E' ovvio che l'Italia si è trovata in una situazione unica e ha fatto quel che poteva, ma un disastro di tale portata non si può liquidare sempre e solo con un "siamo stati sfortunati".
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Sì, hai ragione, ma ricordo sempre come comunque in quello studio l'80% avesse sintomi lievi (per la precisione l'81,6%), quindi credo che al massimo si perdessero un 10% di casi paucisintomatici nella popolazione under 60 (e infatti la sovrastima maggiore si aveva negli under 60) ma non oltre.
Infatti, come ho scritto, la letalità nelle fasce under 60 l'ho corretta al ribasso. Uso circa il 2% per i 60enni e l'1% per i 50enni.
Io li scuso perchè eravamo i primi in Occidente, ma sempre criticherò certe scelte. La verità è che i nostri errori li hanno fatti tutti i paesi, ma nessuno li ha pagati amaramente come noi. Se dunque abbiamo avuto una gestione pressappochista, non da meno sono stati in Germania o Francia o Spagna. Se poi la Germania ha raddrizzato il tiro è solo perchè ha avuto il tempo, quello che noi non avevamo nemmeno il 20 Febbraio, specialmente senza precedenti occidentali a guidarci nel sentiero.
Letalità di Israele che sale allo 0,64% (8904 casi e 57 morti); anche gli ultimi 8 decessi (quelli delle ultime 24 ore) riguardano persone ultrasessantenni (e 7 su 8 riguardano ultrasettantenni). 140 persone in condizioni serie, 107 delle quali necessitano di ventilazione artificiale.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
No. I medici e il personale sanitario hanno fatto tutto il possibile con i loro mezzi, spesso insufficienti.
A livello statale, invece, avrebbero dovuto stanare da subito, come in Corea, tutti i casi e istituire una zona rossa a tutta Lombardia-Veneto-Emilia Romagna- Pesaro, o quanto meno bloccare i collegamenti da quelle aree.
Se poi andiamo a ritroso nel tempo, paghiamo i tagli alla sanità di anni e anni. Ma su quello non potevamo agire in una settimana o due.
Lamento anche il fatto che non si sia deciso di fare tamponi anche a chi era ammesso in ospedale prima del caso Codogno, ma è vero che nessuno in Europa immaginava una cosa del genere.
Intanto però l'Italia in un modo o nell'altro è sempre quella che ne esce peggio, assieme ad altri 2-3.
Ripeto, la sfortuna non basta. Anche la Spagna e gli Stati Uniti sono stati sfortunati, ritrovandosi un focolaio nel bel mezzo della loro principale metropoli. Ma in entrambi i casi ci sono stati errori di gestione gravissimi. Francamente non oso immaginare cosa sarebbe successo se il focolaio italiano fosse stato a Milano anziché a Codogno o Bergamo - probabilmente i numeri che oggi vediamo in Italia li avremmo visti nella sola Lombardia.
Tra l'altro poi ci sarebbe tanto da parlare sul conflitto tra sanità pubblica e privata in Lombardia, o sulla gestione clientelare degli ospedali in generale, ma qui si entrerebbe in politica.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
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