Originariamente Scritto da
burian br
Ho fatto la ricerca.
A quanto pare, la disgeusia/ageusia e l'anosmia (rispettivamente distorsione del senso del gusto e perdita dell'olfatto) sono sintomi molto molto comuni nei malati di Covid.
Addirittura, uno studio condotto su positivi che presentavano
solo sintomi lievi ha evidenziato come l'88% presentasse ageusia e l'86% anosmia, rendendo questi sintomi
i più forti predittori di infezione da SARS-CoV2 rispetto alla febbre!
Paradossale, ma pare che sia molto comune, più di sviluppare febbre, tanto che sono stati descritti pazienti (in Australia ad esempio) il cui unico sintomo era appunto una perdita del gusto e dell'olfatto.
Non solo: pare che molte persone guarite continuino ad avere questo senso distorto del gusto e dell'olfatto e che esso persista anche per molto tempo.
Addirittura non si può sapere se durerà a lungo o meno e se alla base vi sia un danno alla mucosa olfattiva. Il senso alterato del gusto è legato all'olfatto distoro, dato che l'80% del senso del gusto dipende dall'olfatto (se non ricordo male neuroanatomia le vie sensitive del gusto e dell'olfatto decorrono nello stesso lemnisco
Tuttavia si risolverebbe da due a sei settimane dopo la guarigione:
Dr Narula says most Covid-19 patients fully recover their smell within four to six weeks, and the loss of taste many patients also report is actually caused by problems picking up odours. Taste buds, mostly found on the tongue, are not affected by the virus.
"Around 80 per cent of taste is actually due to smell, from aromas at the back of the mouth circulating into the nose," he says.
Should a loss of smell and taste be added to Australia's recognised coronavirus symptoms?
Il coronavirus e la perdita di gusto e olfatto - Humanitas News
Leggete in particolare il secondo articolo, da cui cito questo pezzo:
È tuttavia noto che la via olfattiva rappresenta la porta d’ingresso di diversi virus respiratori al sistema nervoso centrale, quali herpes virus 1 e 6, virus della rabbia e dell’influenza. Un primo studio ha mostrato che il sistema olfattivo potrebbe rappresentare una via di accesso privilegiata al nostro organismo per alcuni coronavirus e questo potrebbe verificarsi anche con SARS-CoV-2 responsabile di COVID-19. L’epitelio olfattivo, infatti, ospita anche terminazioni del nervo trigemino, attraverso le quali il virus potrebbe guadagnare l’accesso all’encefalo. In Humanitas stiamo sviluppando un progetto proprio con l’obiettivo di identificare i pazienti in cui questo meccanismo può aver avuto luogo. Gli scenari che ipotizziamo sono i seguenti:
- In alcuni soggetti il virus potrebbe infettare il sistema olfattivo e arrivare fino alla corteccia olfattiva dell’encefalo.
- In altri soggetti il virus potrebbe infettare i polmoni, per azione diretta di goccioline respirate nell’aria, oppure attraverso un meccanismo “a doccia”, in cui le particelle virali cadono verso il basso, dalla mucosa olfattiva verso i polmoni.
- In un numero ristretto di pazienti, infine, il virus potrebbe interessare una parte più ampia dell’encefalo, per diffusione dalla corteccia olfattiva o perché vi arriva attraverso la circolazione.
Alcuni dati preliminari indicherebbero una differenza di genere e di età per la perdita di olfatto e gusto causata da SARS-CoV-2: il fenomeno colpirebbe preferenzialmente le donne – che in genere hanno forme più benigne di infezione respiratoria – e le persone più giovani.
E' citato l'Herpes Virus 1 (il classico virus dell'Herpes labiale), che guarda caso era citato ieri sera da @
jack9:
Nuovo Virus Cinese
L'idea era stata avanzata da @
Gio83Gavi l'ormai lontano 1 Marzo:
Nuovo Virus Cinese
Ho timore che i casi di nuova positività siano legati a una precoce riattivazione del virus che si è inserito nel DNA dei gangi olfattivi e nei momenti di debolezza immunitaria si riattiva riemergendo. Sarebbe un bel guaio sul serio...sarebbe come l'herpes labiale, che va e torna e non si sa quando. O in alternativa simile al virus della varicella (che è sempre della famiglia degli Herpesvirus) che si riattiva solo in casi estremi dando il fuoco di S.Antonio. Magari il SARS-CoV2 dà una sintomatologia particolare e nuova, chissà.
Mi auguro che tutto ciò resti comunque fanta-medicina e fanta-biologia.
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