Se le frontiere le chiudono a livello nazionale dubito che possano venire in qua, la stessa Svizzera non aprirà i "recinti" cosi facilmente, forse dobbiamo temere più la Francia... di certo giugno sarebbe troppo presto, si spera se la situazione migliorerà sensibilmente ovunque che possano aprire un po' al turismo estero almeno ad agosto.... per il resto un turismo nazionale potrebbe essere possibile (tra l'altro non si potrà andare all'estero quindi si tornerà in parte ad un turismo anni 70),....il problema sarà vedere chi potrà permetterselo (a livello economico) e chi avrà quel tempo libero di fare le vacanze (visto che la maggior parte delle attività rimaste chiuse per cosi tanto tempo non penso che si concederanno il lusso di una chiusura estiva)
Torgnon (1350 mt) / Chatillon (530 mt) stazione meteo:
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITORGN6
http://datimeteoasti.it/stazionimete.../realtime.html
Beh riuscire a recuperare almeno giugno sarebbe ottimo...di certo poi, se anche uno volesse, dubito che si fidi ad andare all'estero, o per lo meno io di certo no, sapendo che sono indietro rispetto a noi e non sapendo dove sono le zone più colpite di un certo paese straniero
Il tasso di raddoppio dei casi è oramai a 16,5 giorni circa, contro i 2.5 giorni di inizio marzo
"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
Io credo che qui,dove il turismo è di massa per definizione,sarà un disastro economico e occupazionale,se anche ad un certo punto dell'estate sarà possibile recarsi in spiaggia temo che tra paranoie,rispetto delle distanze,bar senza servizi al banco,la stagione potrebbe saltare direttamente al 20121.
Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.
"nel fango affonda lo stivale dei maiali..."
Mi hai fatto venire in mente un pezzo del libro "I pilastri della terra", non so ce l'hai presente o l'hai mai letto. Vabbè, sta di fatto che è ambientato in un arco temporale attorno alla metà del XII secolo in Inghilterra, all'incirca dal 1130 al 1180, cioè è un romanzo storico sul periodo dell'anarchia causata dalla morte dell'erede al trono in un naufragio vicino alle coste francesi.
E praticamente, parlando della città in cui vivono, fatte in gran parte di case di legno che di tanto in tanto, tra un'incursione e l'altra, prendevano fuoco e gli abitanti avevano notato che, le volte in cui dovevano ricostruirle e le malattie diminuivano drasticamente. Allora fa sorridere un passo che dice "chissà se è vero quello che sostengono alcuni che le malattie sono causate dalle cattive condizioni igieniche..."
Ora non so quanto ci sia di vero in questo, e il concetto anche solo di quarantena non arriverà fino al XV secolo direi, però mi ha fatto pensare...
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