clamoroso schiaffo in diretta tv di Conte a Salvini e alla Meloni....
Penso il più bel discorso di un uomo che abbia mai sentito in vita.
Nel cuore l'ho quasi voluto paragonare al "sangue, sudore, lacrime" di Churchill quando Dunkerque stava per cadere e 300.000 soldati britannici rischiavano di essere catturati.
Non riesco a comprendere chi non apprezza questo discorso fatto da un uomo che dorme probabilmente 2 ore a notte e che non fa altro che cercare di salvare l'Italia con i pochi mezzi a sua disposizione da una catastrofe economico/sanitaria con precedenti plurisecolari.
Non ho una fazione politica, non ho preferenze, ma questo discorso di un UOMO (non politico) mi ha toccato nel profondo.
Davis Vantage Pro 2 - Installazione urbana su tetto
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Boni ragazzuoli, il moderatore stava affilando l’accetta da qualche ora...in previsione della conferenza del presidente del consiglio!
Leggo da parte di molti voi malcontento per come si sta gestendo la riapertura. Molti vorrebbero che alcune regioni e province riaprissero.
Non possiamo permettercelo, e ve lo dimostro.
Ammettiamo che in tutta la Puglia, oggi, 10 Aprile, ci siano solo 100 nuovi positivi. Questi rappresenteranno il serbatoio da cui originerà di nuovo l'infezione.
Ecco cosa succede se oggi riaprissimo molte attività pensando che "tanto ci sono 100 casi, che sarà mai?" e senza alcuna organizzazione o piano alla base:
Simulazione R0 1,6 Pochi casi.png
Sulla colonna di sinistra c'è il numero di nuovi positivi, cioè quante persone si sono infettate in 4 giorni.
Nella colonna centrale il giorno (giorno 76 è oggi, 10 Aprile, giorno 116 è il 20 Maggio).
Nella colonna di destra il totale dei casi.
Ebbene: riaprendo la Puglia avremo tra un mese 4300 positivi, e torniamo sempre alla situazione all'epoca di Codogno.
Tempo 10 giorni e siamo a 10mila.
Ho posto R0 a 1,6 quindi con misure prese e libertà di circolazione.
Non possiamo riaprire. Dobbiamo farlo quando saremo organizzati, e avremo strutture e un piano per farlo.
Se possediamo strutture e un saldo piano sanitario e di controllo per ripartire, allora potremo avere anche 500 casi al giorno, ma devono essere sul territorio nazionale, non concentrati in una provincia.
Ma se non li abbiamo, e al momento nè noi nè all'estero ne possiedono, non dobbiamo riaprire. Sarebbe da pazzi, e rischieremmo di avere eventi alla Bergamo sparsi in tutta Italia.
Ultima modifica di burian br; 10/04/2020 alle 19:37
Scusate, non seguo tutto ma facendo una distinzione geografica dei nuovi positivi, come siamo messi? Ho la netta sensazione di avere 2/3 d'Italia in una condizione gli altri in un'altra.
Situazione difficile da gestire
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
Vero, ci stavo riflettendo adesso. Si può anche pensare a un'apertura scaglionata delle varie regioni, ma poi come fai? Se un'azienda pugliese lavora con la Germania? O la Lombardia e l'Emilia?
Ho un amico che lavora in un'azienda di stampa di articoli pubblicitari e mi ha detto che loro, in teoria, col loro codice ATECO rientrano nelle aziende che hanno il permesso di lavorare, ma avendo molti clienti in Emilia e Lombardia, e avendo tutti i loro fornitori di materiale (pellicole, lastre) chiusi, loro nella pratica sono impossibilitati a lavorare.
Condivido, situazione molto difficile da gestire
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