Originariamente Scritto da
burian br
Leggo da parte di molti voi malcontento per come si sta gestendo la riapertura. Molti vorrebbero che alcune regioni e province riaprissero.
Non possiamo permettercelo, e ve lo dimostro.
Ammettiamo che in tutta la Puglia, oggi, 10 Aprile, ci siano solo 100 nuovi positivi. Questi rappresenteranno il serbatoio da cui originerà di nuovo l'infezione.
Ecco cosa succede se oggi riaprissimo molte attività pensando che "tanto ci sono 100 casi, che sarà mai?" e senza alcuna organizzazione o piano alla base:
Allegato 525535
Sulla colonna di sinistra c'è il numero di nuovi positivi, cioè quante persone si sono infettate in 4 giorni.
Nella colonna centrale il giorno (giorno 76 è oggi, 10 Aprile, giorno 116 è il 20 Maggio).
Nella colonna di destra il totale dei casi.
Ebbene: riaprendo la Puglia avremo tra un mese 4300 positivi, e torniamo sempre alla situazione all'epoca di Codogno.
Tempo 10 giorni e siamo a 10mila.
Ho posto R0 a 1,6 quindi con misure prese e libertà di circolazione.
Non possiamo riaprire. Dobbiamo farlo quando saremo organizzati, e avremo strutture e un piano per farlo.
Se possediamo strutture e un saldo piano sanitario e di controllo per ripartire, allora potremo avere anche 500 casi al giorno,
ma devono essere sul territorio nazionale, non concentrati in una provincia.
Ma se non
li abbiamo, e al momento nè noi nè all'estero ne possiedono, non dobbiamo riaprire. Sarebbe da pazzi, e rischieremmo di avere eventi alla Bergamo sparsi in tutta Italia.
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