Dovevo fare una precisione: mea culpa.
Per i dati dalla valenza ridicola mi riferisco al Piemonte, che non ha cambiato in alcun modo il modo in cui fare i tamponi. E infatti sono morte diverse persone in casa (anche relativamente giovani) senza alcun tampone.
Per questo dico: dati ridicoli per quanto riguarda il Piemonte, dove l'1% della popolazione è stato sottoposto a tampone (nell'arco di quasi 1 mese e mezzo, precisiamo), solo con i criteri restrittivi dell'inizio. Ergo anche i sintomatici (migliaia) NON sono sottoposti a tampone.
Di esempi ce ne sono a decine e decine solo nella mia valle: famiglie malate messe in mutua al telefono senza tamponi.
E non parliamo del "rintracciare i contatti": non è stato fatto assolutamente nulla. Conosco personalmente una persone dal partner ufficialmente positivo (testato poichè lavora in casa di riposo dove sono stati trovati 2 anziani positivi - ovviamente perchè in condizioni gravi); ebbene, questa persona solo nell'ultima settimana ha avuto decine e decine di contatti quotidiani con decine e decine di persone, tra cui io stesso. Pensi forse che ci sia stata una traccia dei contatti? Una telefonata? Un questionario, un protocollo da seguire? Ma assolutamente no, questa persona è stata messa in mutua "precauzionale" e stop. Tutti gli altri nulla, continuano a lavorare, fare la spesa, condurre le loro vite, rispettando certamente le restrizioni. Se è vero che questo virus è altamente contagioso (addirittura c'è chi si è ammalato toccando solo un oggetto toccato da un infetto), quante persone avrà infettato questo singolo? 5? 10? 20? E queste, a loro volta, hanno infettato chi di altri, tenendo conto che ci sono mariti/mogli, figli/figlie, tate/babysitter? E, soprattutto, chi lo saprà mai? Nessuno! Perchè è stato pubblicamente dichiarato che "non si fanno tamponi perchè, se negativi, potrebbero poi sempre infettarsi dopo, e dunque diventare positivi". Chiaro! Se si sospetta un tumore non ha senso fare una ricerca o una diagnosi perchè, tanto, anche se non ce l'hai, potrebbe venirti in futuro. Davvero un ottimo ragionamento
Capisci perchè mi viene da ridere quando decidiamo riaperture o non riaperture con dati del genere?
Secondo i dati ufficiali abbiamo ben 7 contagiati in tutta la valle (4 a Vignolo + 3 a Demonte), su una popolazione di 7.368 abitanti.
Quindi, cosa abbiamo secondo i dati ufficiali? Abbiamo lo 0,095% di infetti e il 99,905% di popolazione a rischio infezione.
Ma se - per esempio, nel mondo dei sogni - iniziassimo a fare tamponi anche a quelli che sono a casa con la febbre, a quelli che hanno la tosse, a quelli che hanno difficoltà respiratorie, a quelli che hanno avuto contatti con essi e con i positivi dichiarati, che cosa potremmo mai scoprire?
Quanti sono gli altri infetti? 10? 50? 200? Boh, e chi lo sa? E' questo il problema: il prendere decisioni sulla base di dati (o sulla base di stime ottenute dai dati) che sono ridicoli.
Lou soulei nais per tuchi
Capito l'avranno capito (forse non tutti), pero' queste giornate di bel tempo e temperature miti di certo non aiutano (per una volta il meteo poteva venirci incontro con freddo, piogge diffuse, ecc.. e invece no!).
Intanto pero' qua in Valle d'Aosta siamo super blindati e controllati, posto di blocco fisso a Pont-St-Martin (al confine con il Piemonte) sia sulla statale che autostrada (quindi sfido chiunque a fare una scappata nelle seconde case ), posti di blocco all'inizio delle principali valli laterali turistiche, droni e persino un elicottero della GdF che ci sorveglia dall'alto, in particolare i sentieri di montagna....
Torgnon (1350 mt) / Chatillon (530 mt) stazione meteo:
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITORGN6
http://datimeteoasti.it/stazionimete.../realtime.html
Danni irreparabili anche se la quarantena fosse finita 2 settimane fa.
La mia domanda è: l'uomo medio avrà la stessa voglia di usufruire di attività ludico/aggregative a pagamento e avrà in generale la stessa propensione al consumo che aveva 3 mesi fa?
Sapendo che c'è una spada di Damocle sanitaria pendente pronta sempre a trasformarsi in una mannaia economica? Senza contare tutti quelli che hanno effettivamente paura di prendersi il virus qualunque età abbiano (dimostrando intelligenza visto che del virus non si è capito ancora abbastanza e potrebbe essere deleterio a vita se si comportasse come, che so, l'herpes, nessuno ancora lo sa).
Certo se si riapre girano più soldi, ma, anche se domani il governo dicesse liberi tutti comprese le imprescindibili partite di serie A a porte aperte, il tessuto sociale ed economico come lo conoscevamo è andato.
Non solo in Italia.
O il vaccino o l'immunità di gregge per uscire dal tunnel.
Il primo non c'è e il secondo non so quanto siano propense le persone stesse a perseguirlo.
Facciamoci una domanda: noi under 60 siamo disposti ad uscire ed andarci a fare infettare di proposito per velocizzare il raggiungimento dell'immunità comportandoci responsabilmente nei confronti degli over 60 e giovani deboli? Perchè questo bisognerebbe fare.
Si tratterebbe di fare la propria parte: per assurdo organizzare coronavirus party per far passare il prima possibile la pandemia e far ripartire seriamente l'economia. Consapevoli anche che ammalarsi tutti insieme significa praticamente non avere cure senza lamentarsene.
QUello è l'unico modo per salvare l'economia. Ma lo dovrebbero fare tutte le nazioni. L'Olanda dovrebbe convincere tutti non sugli eurobond ma su questa strategia. Però loro stessi non ne sono veramente convinti.
Modello francese. Finalmente iniziano a pensarci in tanti:
Da Italia Viva al Veneto, prende quota l’idea di usare i disoccupati nei campi - Il Sole 24 ORE
Lou soulei nais per tuchi
È enormemente palese. Basta vedere come assieme a Spagna e tra un po' Francia e Belgio, siamo di gran lunga quelli con più morti nonostante il lockdown più lungo e più esteso di tutti.
Del resto, la spiegazione a mio parere è molto semplice. Lo Stato ha cercato sulle prime di risolvere le cose come fa con le buche nelle strade (diminuendo il limite di velocità e piazzando Velox ogni 2*3 invece di chiudere le buche). E quindi ha semplicemente detto: state a casa e non muovetevi, sperando bastasse. Dopo svariati giorni, settimane con 700/800/900 morti al giorno finalmente ci si è svegliati e ci si è forse resi conto (alleluia) che se in paesi come la Corea del Sud, la Svizzera, la Norvegia e la Germania i morti sono di meno che da noi non è perché sono dei nazisti e li nascondono (frase aberrante e razzista che ho sentito mille volte ultimamente, a riprova che questa epidemia sta tirando fuori il peggio delle persone ) ma forse perché fanno più tamponi. E così si sono svegliati e da 20K tamponi al giorno siamo arrivati agli attuali 45/50K (comunque ancora pochi). I casi vengono isolati subito e curati per tempo. Oltre a quello, non si è organizzato, se non qualche giorno fa, un servizio di distribuzione delle mascherine a tutti.
In sostanza la gestione "all'italiana" di questa crisi è quella di un Governo finora estremamente inefficiente e ben poco proattivo nell'intervenire, se non per imporre divieti (che per carità ci possono pure stare, ma pensare di risolvere tutto con un semplice lockdown e controlli a chi va a correre in campagna si è rivelato per quello che è: un'idiozia sesquipedale).
Questo è il mio personale punto di vista. Il fatto che ci si sia svegliati con notevole ritardo nelle prossime settimane ci permetterà comunque di scendere, tuttavia avrà prodotto una quantità di conseguenze inintenzionali enormi, tutte con esito ovviamente deleterio, le quali si sarebbero potute evitare se da parte di chi di dovere ci fosse stata maggior proattività.
Ultima modifica di Friedrich 91; 11/04/2020 alle 15:39
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Ne stiamo salvando 2 milioni, perchè morirebbero molti giovani con TI saturate, circa lo 0,4% di chi ha tra 20 e 50 anni che su grandi numeri non sono pochi (sono 80mila anime). Non si sta facendo tutto questo solo per gli anziani.
Ribadisco che io mi baso su una stima di R0 pari a 2,7 ma se R0 fosse 4 (come certe stime di alcuni enti deducono, come l'Imperial College; ne diffido, ma fingiamo avessero ragione) allora servirebbero molti più italiani infetti per raggiungere l'immunità di gregge, e allora i morti sarebbero quasi 3 milioni.
Io non so se vi rendete conto dei numeri in ballo, si tratta di più morti di spagnola e due guerre mondiali messe insieme per l'Italia, anzi, arriveremmo solo al 30-50% del numero che sarebbe.
Contro questo virus bisogna agire di astuzia e ragionare sul mondo dopo l'epidemia in assenza di vaccino. Il governo lo sta facendo, ha istituito ieri un comitato che collaborerà con quello tecnico-scientifico.
Se partiamo da un buon numero di malati riusciremo (in presenza di un efficiente sistema di sorveglianza) a controllare i casi come stanno facendo in Cina e come stanno già facendo anche in Corea del Sud.
Inoltre, è vero (mi riferisco alla parte in neretto) che non abbiamo idea dei numeri reali, ma simulando la realtà possiamo pensare a quanti possano essere. E agire di conseguenza. Ancor di più perchè non sappiamo quei numeri non possiamo subito riaprire tutto.
In poche parole: bisogna essere pazienti. Anche se non lo sembra, questa è l'unica strada percorribile e la migliore di tutte, perchè salva vite e l'economia, che altrimenti si riparalizzerebbe.
E' vero, i contagi riprenderanno a galoppare, ma se abbiamo 4000 persone potenzialmente infettanti sparse in tutta Italia dopo un mese dalla riapertura, non solo queste potranno rapidamente essere scovate con i tamponi, ma isolate impedendo all'infezione di circolare. Si potrà stabilire un delicato equilibrio se si sa come fare.
Ma se dopo un mese abbiamo 4000 contagiati sparsi in 50 province italiane, stiamo messi malissimo e dovremo istituire di nuovo un lockdown nazionale. E allora l'economia resterebbe paralizzata ancora.
No.
I morti sono di meno perchè:
1) in Svizzera hanno potuto contare sulla conformazione del territorio e hanno preso interventi di lockdown prima che da noi
2) in Germania ne abbiamo discusso infinite volte con @Perlecano, semplicemente hanno avuto la fortuna di avere all'inizio un focolaio tra giovani, ma tranquillo che nei prossimi 10 giorni arriveranno a 5000 morti di slancio e tra una ventina a 10mila.
3) la Francia è a -6000 da noi e ancora non si intravede la fine della curva ascendente, stanno messi molto male
4) non mi pare che la gestione dell'emergenza sia stata migliore altrove, anche se come ho ripetuto moltissime altre volte avrei fatto ben altre scelte fin dal principio.
Li ho menzionati: 2,5 milioni di morti o in alternativa nuovi lockdown della durata di 2 mesi ciascuno intervallati da un mese di pausa.
Se non si vuole tutto questo, basta attendere un mese e dire a tutti di impegnarsi di più che forse ne bastano 3 di settimane.
A noi interessano i malati sintomatici, e se questi resteranno bassi dopo la riapertura potremo dire di avere sotto controllo il virus.
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