
Originariamente Scritto da
Gio83Gavi
Vi segnalo un link ad un report recentemente effettuato in merito alle professioni più a rischio di contrarre la malattia:
https://oa.inapp.org/bitstream/handl...=1&isAllowed=y
Il report che svela come sara la quotidianita quando ripartiremo - Linkiesta.it
In base al tipo di lavoro eseguito, dalla vicinanza o meno con altri colleghi di lavoro, si valutano due rischi… Il rischio di infezioni (più alto è quello dove i lavoratori operano in settori sanitari) e il rischio di prossimità (più alto è dove i lavoratori devono mantenere rapporti interpersonali tra colleghi senza poter incorrere nello smart working:
Allegato 525690
Ne risulta, secondo me, che le categorie
MOLTO più a rischio degli altri combinando i due indici di rischio sono gli studi odontoiatrici e le attività pre-scolastiche che non possono eseguire la loro attività da remoto, tra cui ci sono gli asili nido e tutte quelle attività a stretto contatto con i bambini piccoli.
Lo abbiamo già detto, però questo qua è un bel problema e, almeno io, non ho la più pallida idea di come possa essere affrontato… Un'idea che mi è venuta in mente (parlandone anche con la mia compagna che lavora al nido) è la strutturazione di alcuni asili nido domiciliari che aveva preso piede, almeno qua a Bologna, qualche anno fa, oppure sicuramente l'aumento del numero delle sezioni contemporaneamente alla riduzione del numero di bambini per sezione (non so, ipotizzo "n" sezioni da 4/5 bambini da 0-3 anni per sezione)

, e dotando ovviamente le educatrici dei dispositivi di protezione (guanti, mascherine…).
Però questo qua è un argomento difficilissimo, penso che gli asili nido e le scuole materne non riapriranno a breve… E' troppo elevato il rischio per tutti.
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