Originariamente Scritto da
Perlecano
cito dal sito dell'ISS:
Al 13 aprile sono 217 dei 18.641 (1.2%) pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 di età inferiore ai 50 anni. In particolare, 47 di questi avevano meno di 40 (32 uomini e 15 donne con età compresa tra i 5 e i 39 anni). Di 6 pazienti di età inferiore ai 40 anni non sono disponibili informazioni cliniche, gli altri 33 presentavano gravi patologie preesistenti (patologie cardiovascolari, renali, psichiatriche, diabete, obesità) e 8 non avevano diagnosticate patologie di rilievo.
quindi, su 47 morti under 40, probabilmente circa 35 avevano qualche patologia pregressa e i restanti 12 non ne avevano. ma quante persone under 40 si sono ammalate, sinora, in Italia? almeno mezzo milione, secondo me. d'accordo, escludi chi ha malattie genetiche gravi, escludi chi è sotto chemioterapia, escludi altre mille condizioni pregresse, ma al massimo possiamo scremare, chessò, il 10-15% di quel mezzo milione. restano, quindi, oltre 400mila - presumo sempre io - under 40 sani infettatisi, di cui 12 deceduti. la
letalità per gli under 40 senza patologie di base, @
burian br, è quindi dello
0,0025%, cioè un malato su circa 40.000 (provvisoriamente, dato che per certi pazienti l'outcome ancora non si è verificato, e capita ai deceduti più giovani di essere stati più a lungo in terapia intensiva rispetto ai morti più anziani... ok, ma comunque non si andrebbe oltre il
malato su 25.000, cioè lo 0,004%, secondo me).
proviamo a calcolare la letalità per gli under 50 senza patologie di base, come tu stesso provasti a stimare? sempre l'ISS dice che erano, a pochi giorni fa, 217 i morti totali sotto i 50 anni. ce ne sono quindi 170 (217 meno i 47 under 40) che figurano nella fascia 40-49 anni. potremmo usare la stessa proporzione (circa il 75% con patologie pregresse e circa il 25% senza di esse) per questa fascia, ma la prevalenza delle comorbidità aumenta all'aumentare dell'età del gruppo di pazienti considerati (e questa è, assieme al generico "invecchiamento" rispetto alle verdi età ancora più giovani, la causa di una letalità, benchè sempre bassa, già più alta in questa fascia che tra gli under 40). tale aumento di comorbidità mi fa supporre, la butto là, che l'80-85% dei morti della fascia 40-49 anni avesse patologie pregresse, mentre il restante 15-20% fosse sano prima del covid.
perfetto, quanti sono quindi i morti della fascia 40-49 anni che non avevano patologie di base? circa 30 (il 17-18% dei morti totali per quella fascia anagrafica), suppongo. e quanti sono i contagiati totali nella fascia? mi pare un'età piuttosto suscettibile, come confermano nazioni effettuanti test a tappeto, tipo l'Islanda (piena età lavorativa, e al tempo stesso più suscettibilità che per i bambini e per gli adolescenti). suppongo, spannometricamente, che in Italia 200mila persone del gruppo 40-49 anni abbia sinora contratto il covid. quanta gente, in questa fascia d'età, ha almeno una patologia di base? vogliamo stare larghi, parecchio larghi, e diciamo il 30%? ok, restano 140.000 persone circa "in their 40s" (espressione inglese ottima per condensare il concetto) e, di queste, ne sono morte circa 30. si tratta quindi dello
0,02% circa, cioè di un malato su 5.000 (sempre con il fatto che l'outcome infausto per questi pazienti relativamente giovani in molti casi ancora non si è realizzato, possiamo arrivare allo
0,03/0,04% circa, cioè a un malato su 3.000).
facciamo la somma dei due numeratori stimati (morti totali under 40 senza patologie di base e morti totali tra i 40 e i 49 altrettanto sani prima del covid) e otteniamo 42. facciamo la somma dei due denominatori stimati (casi totali tra gli under 40 sani e casi totali tra i 40-49enni altrettanto sani, di base) e otteniamo 540mila. così, dividendo 42 per 540mila, otterremmo lo 0,008% di letalità tra gli under 50 senza patologie di base, ma per scrupolo moltiplichiamolo con un fattore 1,7 (per il ritardo nell'outcome infausto di alcuni dei pazienti del gruppo di 540circa in questione); ebbene, ricaviamo
0,013%, cioè circa un morto ogni 7500 malati under 50 senza patologie di base.
(tutto questo assumendo che nessuno, o quasi nessuno, degli under 50 deceduto per covid sia passato "sottotraccia", senza diagnosi ufficiale nè prima della morte, nè post-mortem. se un giovane sano e in forze, nel corso di una risonantissima pandemia di questa malattia, muore improvvisamente e - soprattutto - a seguito di sintomi sospetti, mi auguro che il tampone gli venga fatto sempre - e che gli sarebbe stato fatto anche in una condizione logisticamente catastrofica come quella, ad esempio, della provincia di Bergamo di alcune settimane fa).
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