in realtà non si comporta poi tanto da stato comunista, infatti devo dire che non mi sarei aspettato delle misure così estreme in uno Stato come la Cina attuale, non pensavo che avrebbe messo al primo posto la sanità pubblica insomma. Comunque se si vogliono trovare le contraddizioni se ne trovano parecchie
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Mi autoquoto per partire da questo dato onde desumere il numero totale di infetti italiani.
Prendendo per buona questa percentuale (tra l'altro probabilmente sovrastimata anche se di poco), possiamo tentare di usarla per capire quanti possano essere i contagiati in Italia.
Ora, noi conosciamo 187mila positivi. Sappiamo che questi sono i casi più gravi.
Pur immaginando (dato assurdo e non veritiero) che tutti questi siano passati per la TI, se questi fossero il 7% dei contagiati significherebbe che in Italia abbiamo avuto attorno ai 2,75 milioni di infettati.
Possiamo prendere quel valore come la stima massima desumibile con questo metodo.
Nella realtà, i dati tedeschi ci dicono anche che di chi passa dalla TI il 30% muore e il 70% ne esce.
Ipotizzando almeno 20mila persone morte che sono passate per la TI, vorrebbe dire che il totale di chi si è ricoverato anche se per poco in TI è stato pari a 67mila persone.
Se queste fossero il 7% del totale dei positivi, ne dedurremmo almeno 957mila positivi in Italia.
I casi di ultracentenari sopravvissuti e guariti:
Hanno vissuto due guerre mondiali e la Spagnola: le storie dei nonni supereroi che ad oltre 100 anni hanno sconfitto anche il Coronavirus - Meteo Web
Ci sono due italiane, rispettivamente di 100 e 104 anni.
Il record mondiale spetta alla donna olandese Cornelia Ras, che si è ammalata il giorno dopo il suo compleanno. Aveva appena compiuto 107 anni!
Al secondo posto una donna britannica, Connie Titcher, di 106 anni, classe 1913.
Ma non ti puoi innervosire perché c'è gente che "ne ha bisogno". Semplicemente perché dietro ogni persona che ha ne ha bisogno, ovvero ogni volta che è necessario fare un tampone, c'è dietro sicuramente qualcuno che non ha rispettato le norme per evitare il contagio. Sai come potrei essere nervoso io insieme a milioni di italiani che hanno fatto bene la loro quarantena riguardo un solo operatore sanitario che non ha rispettato le regole di prevenzione e che, senza neanche far cenno ai decessi, richiede centinaia di tamponi? Ma anche semplicemente riguardo quello che infetta il proprio nucleo familiare.
Se leggo 1000 contagi, ovvero 1000 tamponi positivi, a parte una piccola parte che non avrà colpa (immagino certi anziani), leggo quasi 1000 che non hanno rispettato le norme di prevenzione.
E dovrei innervosirmi perché i calciatori si fanno tamponi preventivi? Dai.
Al contrario invece mi vien da pensare che se non riapre il calcio, che può permettersi questo tipo di prevenzione, cosa può riaprire?
Gira e rigira...niente.
Come si può solo pensare infatti di riaprire il mondo della ristorazione?
Non rispettare le norme per il contagio ed essersi esposto coscientemente allo stesso non toglie che la persona sia potenzialmente malata e/o positiva e abbia diritto di precedenza su un calciatore giovane e in buona salute.
La prerogativa è la salute.
Per il resto non commento, tanto lo sapete che la vedo grigio-nera per il dopo 4 Maggio.
Sulla prima concordo: ho la vaga impressione che molti abbiano inteso la ripartenza come "tutto torna come prima". Sarà una discreta sorpresa.
Sulla seconda invece se fatto a porte chiuse non vedo il problema.
E lo vedo relativamente anche dal punto di vista economico: la perdita diretta dagli incassi secondo me sarà solo a breve (ma è solo una mia sensazione, va detto).
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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