in Nord America da quanto ho capito è il ceppo Belga ad aver fatto danno (soprattutto a New York). ci potranno anche accusare, ma noi avevamo chiuso i voli dalla Cina al 23 gennaio e siamo stati comunque i primi ad essere bersagliati. non è che ci si suddivide le colpe, la pandemia è nata in Cina ed hanno:
A- nascosto la cosa almeno inizialmente
B- falsificato i dati, palesemente, solo che ce ne possiamo accorgere solo dopo e non durante
C- che deriva da B, a causa di questi dati sbagliati (mettiamola così), l'OMS ha sbagliato TUTTO quello che poteva sbagliare in corso d'opera (e anche qui oramai penso che ci siano pochi dubbi)
si volesse trovare veramente dei responsabili, come sostengo da sempre, che stanno in cima alla piramide di responsabilità (perché come detto e visto, su tutti i livelli sono stati fatti errori anche grossolani) questi sono proprio Cina e OMS, che vanno abbastanza a braccetto.
poi, per quanto riguarda l'Europa, c'è la Germania che fu l'unica a non bloccare i voli dalla Cina da subito. difatti... noi ci siamo accorti del tutto quando era troppo tardi, ed abbiamo agito comunque non brillantemente, causando però problemi in patria, non fuori.
Si vis pacem, para bellum.
Cito questo messaggio, ma la domanda non vuole essere rispetto a tale intervento solo perché in qualche modo penso sia relativa alla questione.
Qual'è l'obiettivo della strategia posta in essere in Italia? Nel senso, sulla base di cosa uno si può aspettare di iniziare, ad esempio, a togliere autodichiarazioni, in macchina da soli, mascherine sempre e ovunque, divieto di assembramenti "spontanei" anche solo di 3 persone etc..
Mi spiego meglio, che condizione si mira di raggiungere per iniziare a togliere almeno gli obblighi più alienianti per la società, e poi quelli più direttamente legati all'economia?
Si sta per caso puntando a 0 infetti?
Giusto per capire, se ci sia una versione ufficiale e magari un minimo suffragata dal punto di vista scientifico, perché se non sbaglio all'inizio si era asserito che andava piegata la curva e rateizzato i ricoveri specie quelli in TI.
Mi sembra che questo punto sia stato più che raggiunto, tra l'altro in molti paesi anche e soprattutto in quelli che non hanno posto al confinamento tra le mura domestiche i propri cittadini.
Quindi, ecco, la domanda è, qual è l'obiettivo ora?
Se fosse 0 contagi, è naturale che ogni situazione può essere vista da tutti come un causa che porta a un contagio e quindi come il motivo/giustificazione per far rimandare sine die il tutto.
Se l'obiettivo fosse avere una situazione dove sia possibile curare e seguire chi prende questa influenza (ciò che si asseriva a febbraio), allora, forse, opinione personale, sarebbe ora che qualche diritto costituzionale fosse ripristrinato.
Anche per non abituarci troppo a questa situazione, che, timore personale, potrebbe portare, se protratta, a minare certi valori fondanti della nostra società.
Si dice che il fine giustifica i mezzi, quale è, al momento, il fine?
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"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Sì, per il Nord America è così
Però le colpe le potremmo avere, agli occhi degli altri, per il periodo successivo a quando abbiamo scoperto il caso a Codogno: mancata reattività, sottovalutazione pubblica del pericolo fino ai primi di Marzo, invito a venire in Italia nonostante il virus...insomma, sono accuse che noi rivolgiamo ai cinesi (non io comunque) ma che gli altri potrebbero tranquillamente indirizzare a noi. Alla fine è vero che siamo stati gli untori del mondo noi più che i cinesi (non ne abbiamo colpe, ovviamente), perchè le mappe genetiche dimostrano che il virus che gira in 4 continenti è quello giunto in Italia...e i casi sono stati esportati proprio tra fine Febbraio e i primi di Marzo.
Io sono del semplice parere che nessuno era pronto alla pandemia. Non mi pare giusto nemmeno far pagare al popolo cinese, vittima del virus, responsabilità eventuali dei vertici di governo...
Non chiederei alcun risarcimento alla Cina, al massimo condannerei il regime cinese.
in un sistema chiuso ideale, senza scambi, se hai 0 contagi sul suolo nazionale per più giorni/settimane, il virus non c'è.
mantenendo il sistema chiuso ed isolato puoi pensare di andare in giro liberamente senza mascherina né niente.
siccome il virus non sparirà mai ovunque ed il sistema non può essere chiuso ed isolato (ok i voli e scambi turistici, ma degli scambi commerciali non puoi farne a meno) per arrivare alla libera circolazione devi avere:
o immunità di gregge (quindi vaccino)
o una cura veramente efficace (come l'antibiotico per un batterio) che nella stragrandissima maggioranza dei casi, anche un po' più gravi, ti toglie dal pericolo. insomma, proprio come un antibiotico specifico.
purtroppo non c'è molta scelta, finché non arrivi ad uno dei due, tieni chiuso, altrimenti dopo un mese ricrolla il SSN, oltre alle migliaia di morti.
Si vis pacem, para bellum.
no certo, difatti è roba utopistica e che fa ridere, era un pour parler, non ha nessuna colpa il popolo cinese, è chiaro
però anche lì, il nostro ceppo è in giro relativamente, abbiamo chiuso i voli (parlo di tutti i voli) abbastanza in fretta, e di colpe non ce ne possono dare per aver tergiversato perché TUTTI i paesi che ci potrebbero incolpare hanno fatto uguale se non 10 volte peggio nonostante appunto la nostra esperienza.
diciamo che inizialmente per tutti (noi compresi) era la solita epidemia che partiva da là e che 9/10 là doveva rimanere, pensavamo bastasse chiudere gli scambi turistici con la Cina e saremmo stati a posto. invece così non è andata, solo che noi siamo stati i primi del mondo occidentale. non li scuso eh, ci mancherebbe, a causa del tergiversare sono morte 40k persone (sì, 40, perché in Lombardia mancano all'appello 9k persone a quanto pare) ed una buona parte poteva essere risparmiata da una semplice frase dell'OMS: NON tamponate solo i gravi ma anche i contatti. E invece
Si vis pacem, para bellum.
Comunque la settimana prossima siamo a 2 settimane dopo l'inizio della Fase 2 e :
- non abbiamo raggiunto l'efficienza e la tempestività di effettuare i tamponi
- non è stata scelta una linea nazionale sui test sierologici che possano dare una "sicurezza" e che sia la stessa in tutte le regioni
- non è uscita ancora l'app di "tracciamento"
- non abbiamo regole certe dettate da numeri per cui si debba aprire o chiudere certe attività o si possano o no alleggerire altre misure
- non è stata data chiarezza sulla effettiva efficacia dei vari DPI e quando tocca usarli e come (dovevano fare pubblicità progresso a nastro in tv al posto dei talk show)
- i soldi per "stare a galla" la maggioranza degli italiani non l'ha avuta (finanziamento alle aziende, contributo ai professionisti, dipendenti in cassa)
Insomma dove cacchio vogliamo andare?!?
Noi abbiamo fatto direi ottimamente, più di quel che mi sarei aspettato, la nostra parte, "lo Stato" in senso generico no....in tutte le sue forme e visioni politiche.
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Il fine è avere abbastanza pochi casi in modo che ripartendo R0 se anche dovesse essere tra 1 e 1,5 non dia problemi.
Mi spiego. Fissiamo l'intervallo seriale a 4 e R0 1,5.
Supponiamo che in Italia ci siano 4000 persone che si sono contagiate negli ultimi 4 giorni.
Dopo altri 4 giorni avremmo con R0 1,5 altri 6000 positivi.
Dopo 8 giorni i nuovi casi divengono 9000.
Dopo 12 giorni divengono 13500.
Dopo 16 giorni 20250.
Dopo 20 giorni 30375.
E così via.
La somma è tale che dopo 20 giorni l'Italia ha 80mila nuovi attualmente positivi. Pessimo.
Se invece partiamo con meno di 4000 contagi ogni 4 giorni, ad esempio 1000, i casi crescono più lentamente e sono controllabili.
Dopo 4 giorni avresti 1500 casi
Dopo 8 giorni 2250.
Dopo 12 giorni 3375.
Dopo 16 giorni 5062.
Dopo 20 giorni 7600.
La somma è, dopo 20 giorni, quasi 20mila.
Una bella differenza dagli 80mila di prima, no?
Non solo: con pochi casi, puoi stanare subito i focolai locali e impedire che questa catena che ho sopra descritto porti a un aumento esponenziale. Puoi infatti bloccarla al 16° giorno, per esempio, e quindi impedire che vada avanti. E si torna al punto di partenza, cosa che è sempre più difficile quando i casi sono molti.
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