Posto quest'altro FAVOLOSO articolo scritto sul blog di Le Scienze (lo segnalo in particolare a @Gio83Gavi che stava esaminando i coronavirus degli animali). Alterna un tono "colloquiale" nell'intro, dove l'autrice si concede un'immaginaria spiegazione con una signora in romanesco , e una parte scientifica di altissimo profilo, dove vengono elencati TUTTI i Coronavirus della varie specie animali conosciuti.
I coronavirus degli altri - L’orologiaio miope - Blog - Le Scienze
Ci sono 4 tipi di coronavirus:
- alphacoronavirus
- betacoronavirus
- deltacoronavirus
- gammacoronavirus
Gli alpha infettano cani e gatti , con conseguenze spiacevoli nei gatti (mortalità alta, e un bizzarro fenomeno: praticamente uno dei coronavirus felini è molto diffuso, parlo del 50% e passa dei gatti, ma nei gatti immunodepressi- sì, esiste il FIV, l'HIV Felino, la F sta per quello! - può mutare generando una forma letale nella maggioranza dei casi).
Uno di questi alphacoronavirus dei cani è stato identificato a Bari, probabilmente originario dell'est Europa. Lo dico per chi è pugliese (l'autrice è di Bari, in proposito, lo dice lei stessa).
I betacoronavirus causano malattie nei mammiferi, inclusi pipistrelli e umani, e il nostro SARS-CoV2 appartiene a questa famiglia, ma anche i "banali" (per noi umani) virus del raffreddore.
Possono causare una varietà estrema di sintomi. Ci sono alcuni coronavirus che infettano i maiali e causano diarrea e morte nel 100% dei porcellini, e altri invece che causano sintomi respiratori.
Nelle vacche, addirittura, il coronavirus che le infetta è stato trasmesso...da noi esseri umani! Lo spillover è opera del nostro coronavirus del raffreddore OC-43.
I deltacoronavirus sono i più enigmatici, e infettano maiali ma anche alcuni uccelli.
I gammacoronavirus infettano uccelli e pollame (il primo coronavirus fu identificato nel pollame appunto, causava una bronchite nei polli).
Un'altra cosa che si evidenzia è che appunto i salti di specie possono avvenire da un momento all'altro, e causare pandemie. Nei cani è successo, per esempio, qualche decennio fa.
Alcuni coronavirus hanno infettato gli animali partendo da noi uomini, e nulla esclude che non possa accadere il contrario. C'è già un coronavirus dei maiali che può causare nell'uomo la diarrea in inverno. Ma non è mortale.
Un ultimo punto fondamentale è che questi coronavirus si ricombinano tra loro: quando infatti, in alcune specie animali, infettano la stessa cellula (si parla in biologia di "co-infezione") più coronavirus, questi si scambiano geni e pezzi di RNA, generando nuovi virus. Probabilmente è quanto accaduto con il nostro SARS-CoV2.
Le potenzialità sono infinite e terribili. La prossima pandemia potrebbe essere dietro l'angolo quando meno ce lo aspettiamo.
Ho riportato solo il 5% di tutto ciò che c'è in quest'articolo. Ve lo consiglio, leggetelo. E' degno di un manuale di veterinaria, e contiene spunti per lo studio dei coronavirus umani e di questo coronavirus (SARS-CoV2) in particolare.
Vi riporto le conclusioni, che sono una riflessione:
Questo circo di coronavirus che muta, si scambia pezzi, si scambia ospite, crea nuovi ceppi in poco tempo, e' estremamente inquietante, per quello ho cercato di alleggerire con un po' di linguaggio coatto all'inizio. C'e' chi ha proposto di eliminare "i pipistrelli", come se fossero una sola specie, pensando che questo ci proteggerebbe da altri spillover. Ovviamente e' una visione molto naïf dovuta al non avere idea di cosa si parla, per cui ho cercato di far chiarezza con questa rassegna, una specie di prontuario coatto dei coronavirus. Spero che questo possa portare a riflessioni non di natura infettivologa, o virologica, non sono un medico e non e' il mio compito, ma evoluzionistica. Non sara' un virus probabilmente a spazzarci via, noi e gli altri mammiferi, non lo ha fatto sinora, e se noi continuiamo a selezionarci con individui sempre piu' immunocompetenti verso nuovi virus non avremo problemi come specie. Purtroppo ogni nuova evoluzione del virus ci coglie impreparati nella corsa della regina rossa, quella in cui si corre sempre per non andare da nessuna parte, e ogni nuova evoluzione del virus e' dolorosa per noi a livello di individui che non riescono a superare l'infezione. D'altro canto, poi noi selezioniamo anticorpi e inventiamo i vaccini ed e' il turno di piangere del virus, e si va avanti cosi, da millenni.
Se questo prontuario del coronavirus vi e' sembrato lungo, pensate pero' che questo e' solo uno dei tantissimi virus esistenti, tutti che mutano, si scambiano pezzi, si scambiano ospite, e sono li pronti in agguato a passare da un animale mai sentito nominare prima, come i pangolini, o le civette delle palme, a noi.
Cosa fare? Certamente rispettare di piu' l'ambiente e le specie selvatiche che ospitano migliaia di altri coronavirus, retrovirus, calicivirus etc sinora sconosciuti, anche se questo dovra' comportare un po di rinunce da parte nostra. Ma siamo sette miliardi in crescita, sempre piu' vicini vicini: o facciamo qualcosa per limitarci e limitare i contatti e i relativi salti d'ospite o la prossima pandemia portata, che so, dai casuari, potrebbe essere quella che stermina meta' della popolazione umana con caduta del sistema sociale, e non lo vogliamo. Come diceva un vecchio spot pubblicitario, meglio prevenire che curare. E la prevenzione, ce lo dicono i vaccini, e' il miglior sistema per non ammalarsi, come individuo o come specie.
Ultima modifica di burian br; 10/05/2020 alle 21:42
Imprecazioni quasi esaurite...
Quelli citati sono comuni tra i 50 e 70 km da Campobasso
Covid, il nuovo cluster e una bomba a orologeria. Serve una mappatura straordinaria: "Chi c’era quel giorno sotto casa del deceduto?"
Considera che appunto perchè partiamo da numeri bassi, sarà basso anche il numero di nuovi contagi. Aggiungi anche l'intervallo tra contagio e primi sintomi seri, perchè molti chiamano il medico dopo qualche giorno. Il tempo medio tra contagio e sintomi è 5-6 giorni. Se qualcuno dunque si è infettato attenderà 5-6 giorni per avere dei sintomi, e poi dubito chiami subito il medico se avrà un lieve mal di gola, per dire...
Dipende poi anche dall'età media della popolazione colpita. Se saranno colpiti più i giovani, in questa prima fase, la stragrande maggioranza avrà sintomi lievi, dunque non chiamerà per il tampone nè tanto meno sarà ricoverata.
Insomma...direi che potrebbe essere sufficiente ma potrebbe anche non esserlo. Dopotutto, pensiamoci, ci sono volute tre settimane per scoprire di Codogno. E tre settimane è stato il ritardo con cui anche le altre nazioni europee si sono accorte che qualcosa non andava.
Certo, allora si partiva da ancor meno casi, ma alla fine, a livello locale, saremo a quei livelli.
PS: Senza citare che la PC pubblica i dati di chi si è contagiato, in media, 20 giorni prima, in base a loro dichiarazioni.
Riflettendoci il Veneto potrebbe essere un'altra regione papabile. Alla fine 14-20 morti su una popolazione di 4 milioni e più non sono così tanti e i contagi sono abbastanza contenuti.
Comunque attenzione a venerdì/sabato, in base all'andamento dei prossimi giorni e all'avvicinarsi del 18, partiranno le varie decisioni regionali anticipate da Boccia.
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