Originariamente Scritto da
mik33017
Riporto questo articolo di ieri che sembra molto interessante e spiega molte cose
-Gli ospedali che hanno iniziato prima le terapie anticoagulante/antivirale/antinfiammatori hanno svuotato le TI
-L'iniziale corsa all' accaparramento di ventilatori si è interrotta perché non è la giusta terapia ( se si tratta correttamente il paziente pochissimi arrivano all'intubazione)
- probabilmente certe nazioni hanno scoperto qualche settimana prima trattando meglio i casi è limitando molto i decessi
Articolo del giornalista Angelo Maria Perrino
"Come il lettore ricorderà, la*svolta nella lotta al Coronavirus*è arrivata poco tempo fa, quando*qualche medico ospedaliero fuori dal coro si è*preso la briga di fare le autopsie sui cadaveri dei pazienti deceduti*durante la pandemia. Grazie a queste autopsie si è*potuto così*scoprire che il primo effetto del Covid 19 è la*CID,*Coagulazione Intravascolare Disseminata. Cioè la*formazione di grumi nel sangue e di trombosi.*Solo in seguito e nei casi resistenti alle cure antitrombosi arrivava la*polmonite interstiziale doppia.
Abbiamo così capito che i trattamenti fin
li seguiti negli ospedali, basati sulla*ventilazione meccanica nelle terapie intensive , erano controindicati.*Si può dunque dedurre - ma mancano i dati e forse mancheranno sempre - che*fino alla scoperta rivelatrice fatta dopo l’effettuazione di alcune autopsie,*le complicanze*da Covid sono state in qualche misura prodotte da errate diagnosi*e, conseguente, inadeguata*terapia.
Bastava dunque fare da subito l’autopsia ai primi deceduti da Covid per evitare percorsi e rimedi sbagliati*e*controproducenti. Oggi fortunatamente, grazie alla svolta nelle conoscenze mediche, non si parla più*di rianimazioni e*ventilazioni che peggioravano il quadro clinico.*Un disastro.*Oggi, grazie alle scoperte scaturite dalle autopsie, al primo sintomo si interviene sui pazienti contagiati anzitutto con i fluidificanti del sangue.
Cure semplici, effettuabili anche a domicilio.*E queste terapie, finalmente idonee, se fatte subito ora consentono di evitare di arrivare alla mutazione della patologia, che da influenza diventa trombosi.*E l’epidemia è così*gestibile e sotto controllo, mentre le terapie intensive sono decongestionate e chiudono.*Ma le nostre autorità*sanitarie*hanno seguito la strada della Cina, dove autopsie ne hanno fatte pochissime.
E il bilancio sanitario è*stato devastante. Ma perché in Italia non sono state fatte sin dall’inizio le autopsie?*Perché*i cadaveri venivano immediatamente inviati alle cremazioni privando così gli esperti di elementi conoscitivi fondamentali?*Come*Affaritaliani.it*ha scoperto e può*documentare,*non si sono fatte le autopsie perché così’ è’ stato disposto e comunicato dall’alto. Addirittura dal Ministero della Salute.
Ecco la*circolare della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria- ufficio 4, del Ministero, firmata dal segretario generale*Giuseppe Ruocco*e inviata a*tutti i destinatari competenti, dalla Protezione civile, all’associazione dei Comuni, dagli ordini dei medici e delle professioni infermieristiche e dei farmacisti alle Regioni.
L’oggetto della circolare è:*"Indicazioni emergenziali connesse ad epidemia Covid-19 riguardanti il settore funebre, cimiteriale e di cremazione". È’ un aggiornamento di fine aprile di norme varate dallo stesso ufficio sin dal 22 febbraio e ribadite il 17 e il 29 marzo. Al*punto C, intitolato*Esami autoptici e riscontri diagnostici,sta scritto al*paragrafo 1: ”Per l’intero periodo della fase emergenziale non si dovrebbe procedere all’esecuzione di autopsie o riscontri diagnostici nei casi conclamati Covid 19, sia se deceduti in corso di ricovero presso un reparto ospedaliero sia se deceduti presso il proprio domicilio”.
E al*punto 2, con riferimento a un eventuale interesse e intervento della magistratura si prescrive: ”L’autorità*giudiziaria potrà valutare, nella propria autonomia, la possibilità*di limitare l’accertamento alla sola ispezione esterna del cadavere in tutti i casi in cui l’autopsia non sia strettamente necessaria. Analogamente le Direzioni sanitarie di ciascuna regione daranno indicazioni finalizzate a limitare l’esecuzione dei riscontri diagnostici ai soli casi volti alla diagnosi di causa del decesso, limitando allo stretto necessario quelli da eseguire per motivi di studio e approfondimento”.
Un autogol incredibile, anche se probabilmente suggerito da motivazioni igieniche e di profilassi"
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