L'Andalusia è la regione più popolosa della Spagna, 9000 ci stanno tutti. Sono quelli di Madrid che sono pochi, dovrebbero essere almeno 6000.
Da una ricerca rapida su Google pare che l'eccesso di mortalità sia un quarto di quello medio nazionale, quindi ci aspetteremmo anche una incidenza molto bassa, attorno a 1,3% e non 2,7%.
Andalucia, tras Galicia, la comunidad con menor mortalidad en el estado de alarma
Effettivamente c'è una anomalia consistente, che potrebbe avere varie spiegazioni, non esclusive. Banalmente potrebbe esserci un campione sfigato (l'intervallo di confidenza è 2,2-3,2) e potrebbe avere girato molto tra i giovani e poco tra gli anziani, anche grazie al fatto che il virus è arrivato tardi nella regione.
Una ulteriore possibile spiegazione è che il test abbia effettivamente un problema di falsi positivi e falsi negativi consistente.
In una regione molto colpita avresti grossa sottostima e in una positiva forte sovrastima. Ad esempio, con sensibilità 80% e specificità 99% una regione con incidenza reale di 1% risulterebbe 2% e una con incidenza reale del 20% risulterebbe 16,8 mentre in media nazionale rimarrebbe 5%.
In questo caso però dovremmo avere un pattern di anomalie coerente tra regioni.
Io però aspetterei il report conclusivo per guardare questi dettagli, questi risultati preliminari possono solo dare una idea di massima e sono ragionevolmente precisi solo su scala nazionale.
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Il problema dei giovani turisti stranieri, è che a casa loro non hanno patito quel che abbiamo patito noi qui.
In Svizzera non sanno manco cos'è la mascherina, almeno in alcuni cantoni, perchè non ne è stato mai imposto l'uso prima di tutto, e di conseguenza nessuno l'ha messa
Venendo qui, questi si ritroveranno a dover far fronte a tutta una serie di limitazioni che a casa loro non hanno mai avuto, e questo potrebbe creare problemi sia a loro che a noi.
Tra l'altro troveranno di sicuro le discoteche chiuse, i divieti di assembramento ovunque, quant'altro.
insomma, in 3 parole: non c'è trippa per gatti.
O stanno alle regole, a queste regole, oppure se hanno intenzione di strafottersene:
Facessero le valigie quanto prima, se stanno già qua, perchè non saranno nè graditi nè ben accetti;
Se devono ancora partire, che Non venissero proprio, che è meglio per tutti
Sono d’accordo che la Lombardia non debba riaprire ma l’errore è stato fatto a monte, bene riaprire ai lavoratori male la libera circolazione senza necessità. Bisognava ritardare fino a fine maggio e tamponare a manetta in modo da arrivare a giugno quasi alla pari con le altre regioni.
Però io vedo, almeno nel Comasco e nel Varesotto, che mediamente c’è la piena consapevolezza che il pericolo di un tracollo sia dietro l’angolo. La gente sta abbastanza attenta e questo credo possa evitare una ripartenza incontrollata dei contagi. Probabilmente un aumento si ma penso gestibile.
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
Sì, certo, era per dire che nonostante il risultato dei test sierologici fosse "combaciante" con le nostre ipotesi sui tassi di mortalità ciò non eliminava i problemi di fondo che avevo evidenziato. L'ho scritto anche per auto-assolvermi dal cherry picking, perchè non sarebbe stato da parte mia intellettualmente corretto criticare i dati sierologici spagnoli quando non corrispondevano alle mie stime, mentre salvarli del tutto adesso.
Comunque quando dicevo sovrastima era appunto riferita rispetto a quanto avrebbe dovuto essere rispetto ai dati di altre comunidad come quella madrilena. Con 60mila spagnoli, e 3000 a Madrid (se non ricordo male), in Andalusia avrebbero dovuto prelevare un campione di 2000-2500 (vado a mente, senza usare la calcolatrice) per i test.
Mica tanto vero. In Svizzera hanno dato pochi e chiari consigli che sono stati rispettati alla lettera dal 99% della popolazione. Questione di mentalità.
Pensa se a noi avessero detto: consigliamo il distanziamento sociale, occhio all’igiene, state attenti e responsabili. Punto.
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
La questione per me è prettamente numerica: aprendo solo agli italiani, anche se provengono da aree a rischio, ti assumi una certa quota (chiamiamola X) di rischio.
Ma se apri a tutta Europa, alla quota X se ne aggiungono altre a seconda della diffusione del contagio negli stati di provenienza, e alla fine ti ritrovi con un rischio 10X (sparo un numero a caso) anzichè X. Anche perchè c'è il rischio di contagi di ritorno, che in teoria in Italia non dovresti avere perchè dubito che si andrà in vacanza dalle regioni centro-meridionali verso il Nord (non perchè non sia attraente eh , solo perchè è estate e quindi è decisamente più probabile che sia il contrario).
Consentendo i viaggi all'estero invece consenti agli italiani di andare in mete dove i contagi sono numerosi quanto in Lombardia, quindi alla quota di contagi in loco per via dell'arrivo di turisti devi aggiungere quelli di ritorno.
Il mio quindi è un discorso numerico. Meglio avere un solo rischio (turismo nazionale) che N rischi (turismo internazionale) dove N è il numero di stati coinvolti nel flusso turistico.
Altrimenti sono d'accordo con te, eh. Dici cose giustissime.
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