mi sembra che, come al solito, tu abbia travisato completamente il senso del mio post, omettendo anche le parti importanti, ad hoc come fai sempre. mi sorprende tu non sia un politico o un giornalista.
io sono totalmente in disaccordo con la riapertura del 3 per la Lombardia, all'opposto, penso che molte regioni sarebbero dovute essere aperte da un pezzo.
mi dà enormemente fastidio il discorso degli untori, del razzismo sotto pelle che viene fuori, non il resto.
mi vuoi chiedere il passaporto di immunità per entrare nella tua regione? allora ne ho diritto anche io, oppure no?
semplice semplice, lineare e democratico visto che si vuole fare le cose tutti assieme.
lascio a te la retorica, a me fa vomitare, e soprattutto quoto l'intero post.
ciaone
Si vis pacem, para bellum.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Qualche giorno fa @simo89 aveva postato un articolo di questo stesso medico che io avevo aberrato.
Devo invece dire che qui dice cose che condivido, altre le condivido meno (tipo che il virus si sta indebolendo). Però ha ragione sulla consapevolezza che abbiamo acquisito e che potrebbe servirci in una possibile seconda ondata (che lui non esclude).
C'è però da dire che il titolo fa intendere ben altro
Avatar: una data che sogno spesso la notte.
PS: la neve caduta allora era più alta della mia altezza attuale.
PPS: sì, è il 2005.
Comunque ecco come vedo la questione del turismo
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Chiaro, l’obbiettivo è limitarsi a mantenere il “rumore di fondo”, l’importante è evitare impennate esponenziali, ma anche aumenti progressivi e limitati sarebbero gestibili analogamente a quanto accade con le influenze stagionali.
È anche chiaro che se si riesce a riaprire all’inizio limitando le conseguenze, con questi risultati migliori ottenuti ci si può permettere molto più agio ora.
Fosse andato storto qualcosa nelle riaperture di inizio maggio ora non si potrebbe parlare di concedere gli assembramenti di 300 persone ad esempio, è quindi un meccanismo a catena.
poi, fate tanto le storie per la riapertura della Lombardia al 3 giugno, giustamente eh, parlando di "nemmeno con la forza mi richiudono in casa", quando riaprono le frontiere con paesi europei dove non si ha la benché minima idea di come sia messo il contagio, e non parlo di paesi grossi come una moneta da 2 euro, parlo di Francia e Spagna (se lì il dato è lineare, alzo le mani), parlo di Inghilterra dove nonostante un tamponamento a tappeto, sono ben lontani da arrivare ad una parvenza di fine, parlo di Olanda, Svezia, Romania, Bulgaria.. praticamente ben più della metà.
quello sì che deve preoccupare, e pensate un po', la metà buona dei voli che arrivano da quelle nazione atterra in Lombardia, tra Malpensa, Orio e Linate.
grazie al piffero che poi siamo noi quelli messi male, se c'è UNA regione in Italia dove è più probabile che sbarchi una epidemia è proprio la Lombardia. e difatti....
Si vis pacem, para bellum.
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