"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Credo ti sia stato risposto in maniera adeguata, Crisanti (Esimio, Eminente, Sua Maestà) che è uno scienziato che stimo molto, NON lo mette nessuno in discussione, le sue supposizioni dovrebbero essere corroborate da approfondimenti richiesti dal "metodo scientifico", cioè attraverso un'analisi genomica che aiuterebbe non poco a retrodatare le comparsa del virus in Italia!
Riguardo alla cosiddetta "massa critica" anche questa è una sua supposizione basata su "osservazioni" che, sicuramente, sono molto più sul campo di noi forumisti dietro ad una tastiera ma, anche in questo caso, il concetto ha delle lacune nel senso che non viene spiegato in maniera scientificamente esaustiva.
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Però scusami di nuovo, Andrea Crisanti conosce 100 volte meglio di te la situazione effettiva e reale di Vò Euganeo, vá da sè che se è arrivato ad affermare che lì il virus c'è almeno da inizio Gennaio (almeno) avrá i suoi perchè, e le opportune analisi e controanalisi le avrá fatte.
Non muore nessuno se lui ha ragione eh ()
In realtà, per quel che sappiamo del genoma sequenziato in oltre 60 pazienti qui in Italia, l'ipotesi di @burian br (a cui io mi associo) è la più probabile, poiché il virus sequenziato è "nato" tra 12 e 15 gennaio.
La prima paziente conosciuta arrivata in Europa con questo ceppo è stata la manager cinese, arrivata a Monaco il 20 gennaio.
Quindi, proprio a voler essere stretti, il virus è arrivato in Italia il 22/25 gennaio (intendo con capacità di infettare, dato che il periodo minimo di incubazione è 2 giorni).
Ripeto, questo sulla base di più di 60 isolamenti del genoma. Se poi in futuro verrà fuori un virus non collegato a questo ceppo non lo possiamo sapere, ma, almeno secondo me, dobbiamo quanto meno ritenerlo improbabile.
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PS: la neve caduta allora era più alta della mia altezza attuale.
PPS: sì, è il 2005.
Comunque qui si è solo commentata la notizia esponendo le nostre perplessità e critiche. Ci sta. Poi magari Crisanti ha ragione, ma per dirlo dovrebbe chiarire bene quei due aspetti che abbiamo messo in evidenza, cosa che non ha potuto/voluto fare in un'intervista a un giornale.
Ripeto che è un vero peccato, nella gestione veneta dell'emergenza, che non si sia mai fatto l'analisi del genoma del virus di Vò, uno dei primi focolai. E' stata una grave perdita, e lo ripeto da mesi.
La provocazione quale sarebbe? Ricordare che tu affermi che "era in giro da mesi"?
Mica è colpa mia... Non l'ho mica scritto io questo...
"In circolazione da mesi"; "ha circolato per bene già durante le festività natalizie" non l'ha detto Crisanti che parla di prima settimana di gennaio, ma tu.
Per la precisione nel post numero 1061128025. Parlami di nuovo della provocazione su...
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Certo che avrà le sue motivazioni, ci mancherebbe!
Però, ripeto, se mostrasse un analisi del genoma che corrobora la sua ipotesi gli stringerei (virtualmente) la mano perché potrebbe effettivamente riscrivere la storia della pandemia in Italia.
Ma finché non mostra questa analisi o altre prove molto solide tendo a non credergli.
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PPS: sì, è il 2005.
Chiamarla botta di culo sarebbe un eufemismo.
I primi casi a Vò sono stati scoperti ufficialmente l'ultima settimana di febbraio ed erano essenzialmente legati al cluster di Codogno.
Già all'epoca i tamponi fatti in Veneto davano risultato positivo in meno del 15% dei casi, il che lascia intuire che ancora a fine febbraio il virus in regione fosse relativamente poco diffuso a differenza della Lombardia o del Piemonte.
Tralasciando tutta la questione lombarda, Crisanti vorrebbe farmi credere che per due mesi il virus è rimasto confinato in un paesello dei colli Euganei senza diffondersi significativamente nel resto della regione e senza creare un grosso aumento della mortalità?
Potrei capire se invece di Vò si stesse parlando di Codogno o Bergamo, al massimo - il virus in Lombardia a fine febbraio era già molto diffuso.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
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