Situazione del Piemonte di ieri.
3.008 tamponi dei quali 27 positivi: tasso di positività allo 0,9% (in perfetta media con le ultime due settimane), -5 in TI (è il maggior calo dal 2 giugno a questa parte!) e 6 decessi (ulteriore calo rispetto alle scorse settimane!)
Situazione che incredibilmente va ancora migliorando!
Lou soulei nais per tuchi
Secondo me hai fatto centro.
Si sta vedendo come un'apertura troppo precoce può generare abbastanza facilmente un "secondo picco".
Una cosa del genere credo l'avremmo vista se, ad esempio, avessimo terminato il nostro lockdown a metà aprile e non ai primi di maggio.
Ad ogni modo, ne approfitto per togliermi qualche sassolino dalla scarpa: dove sono tutti i catastrofisti che erano certi di una seconda ondata qui in Italia terrificante e peggiore della prima, dopo le varie Pasqua, 25 aprile, 1° maggio, riaperture & co?
Siamo al 21 giugno, e i dati continuano ad essere ottimi, al netto di locali focolai (che non rappresentano una sorpresa per nessuno).
Questo per dire che non c'è una legge fisica per l'andamento epidemico, non c'è nessuna regola aurea: dipende da una molteplicità di fattori complicata dal fatto che affrontiamo una malattia di cui non sappiamo ancora abbastanza: chi manifesta sintomi e chi no, chi peggiora e chi no, chi è contagioso e chi no, ecc.ecc.
Troppe incognite non ci permettono di dire "sarà sicuramente così". Nel bene e nel male. E, per una volta, l'abbiamo visto "nel bene".
Lou soulei nais per tuchi
@snowaholic ti lascio volentieri la parte matematica -statistica della faccenda per discutere solo di aspetti medici, in effetti per come è arrivato il virus in Italia (ex abrupto), eravamo del tutto impreparati ed impotenti a gestire tale situazione, ciò ha evidenziato tutte le difficoltà intrinseche del SSN (grandi risorse umane ,ma strutturalmente molto carente per un paese come il nostro), l'unica soluzione possibile era il lockdown (il mio pensiero su questo aspetto è identico a quello di @burian br) , purtroppo a Bergamo è stato un disastro per tutti i motivi citati (assistenza territoriale assente ,ospedali insufficienti , ma anche incapacità da parte dei medici di curare un virus assolutamente sconosciuto, ora questa fase è terminata , per ottobre dobbiamo essere pronti ( ma ho i miei dubbi) con assistenza territoriale capillare,tracciamento dei casi (risultati dei tamponi entro 24 ore), app immuni , vaccino antinfluenzale di massa negli over 65 ( 10-20 milioni di persone ,non credo siamo in grado di farlo) ,ospedali ed RSA sicuri (test sierologici e tamponi periodici a tutti, medici e pazienti, non consentire l'ingresso ad esterni), non possiamo arrivare impreparati al prossimo autunno -inverno , non abbiamo scuse,perchè in tal caso il lockdown sarà una strada non più percorribile (sarebbe il disastro economico-sociale del nostro paese) ,speriamo di essere all'altezza, perchè io vedo che molti hanno la memoria corta, molti pensano che il problema sia risolto, il nostro più grande difetto (popolo italiano) è l'improvvisazione ( non siamo in grado di pianificare e programmare a lungo termine).
+8 casi oggi nel Lazio, tutti a Roma, di cui:
-2 tamponi ad asintomatici post-sierologico;
-4 suore contagiate in un convento a Monteverde.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
In USA ci sono state centinaia di manifestazioni e ben frequentate. Inoltre avevano una circolazione virale consistente rispetto alla nostra.
Eppure negli stati del Nordest degli USA non pare abbiano dato granchè effetto sul numero di casi, al massimo li ha portati ad essere stabili. Bisognerà ancora capire meglio l'impatto delle proteste nelle prossime settimane.
Servono molte manifestazioni per innalzare il rischio a certezza, perchè comunque le persone infette ormai in giro sono poche, e non è detto che sia più probabile (anzi, è il contrario, e di gran lunga) che una persona infetta vada per forza in quella manifestazione.
Ma un conto è che sia una manifestazione, un conto è che siano tante. Se ne fai dieci, il rischio aumenta ovviamente che ad almeno una di quelle 10 ci sia un positivo.
Ma anche se ci fosse, come abbiamo visto, non è detto infetti più di una persona. Il pericolo sono i super-diffusori.
I paesi del centro Europa (Svizzera, Austria, Rep.Ceca, Germania) in realtà un lieve aumento dei casi lo hanno visto, e stanno individuando diversi focolai.
E' anomalo quanto accade qui dove nulla si smuove, come anche la proporzione con il numero di decessi che ancora non si capisce da dove vengano, se siano tutti vecchi casi di Aprile (ma ancora? E' possibile dopo due mesi?) o se siano riconducibili a contagi recenti (dopo il 4 Maggio e ormai dopo il 18).
Nessuno ha previsto poi una seconda ondata, ma c'erano lecite preoccupazioni che potesse avvenire. Se poi volevi sentirti dire come Zangrillo "il virus è clinicamente morto, niente mascherine", allora era inutile pure che cercavi qui.
Dalla prossima settimana mi ritroverò a dover prendere spesso l'autobus. Però è una tratta già praticamente vuota nei periodi normali e io mi siederò in fondo, lontano da tutti e con la mascherina addosso. Immagino che così i rischi reali siano praticamente nulli a meno che qualcuno non venga a tossirmi in faccia :D
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Segnalibri