Originariamente Scritto da
Simotgl
Casilina, così torna l’incubo Covid: positivi due fratellini, chiusi un centro estivo e un ristorante
Il 26 giugno la sorella maggiore, con la mamma, è stata a una cena di classe al club Le palme.
L’1 luglio, primo giorno di centro estivo, il bimbo di 5 anni ha cominciato a stare male. La corsa al Bambino Gesù e la conferma: entrambi contagiati dal coronavirus
di Clarida Salvatori
Una febbre alta e improvvisa, due sere fa, per il bambino di 5 anni, appena rientrato dal suo primo (e unico) giorno al centro estivo. Uno strano e indecifrabile malessere per la sorella più grande, 14 anni. I genitori capiscono che c’è qualcosa di strano, sentono il pediatra, poi salgono in macchina e portano i figli al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù.I medici intuiscono subito,
li indirizzano verso l’accesso riservato protetto e sottopongono i fratellini al tampone. Prescrivono l’antipiretico al bisogno, dal momento che le condizioni generali sono buone, e
li dimettono a condizione che rispettino l’isolamento fiduciario domiciliare, almeno fino al responso del tampone. Che arriva all’alba: entrambi sono positivi al coronavirus.Inizia così la storia di questo ennesimo cluster familiare emerso alle porte di Roma. E che ha portato alla chiusura di un centro estivo, il New professional dance, e di un ristorante, il club Le palme, entrambi sulla via Casilina, fuori dal raccordo anulare, nella zona di Montecompatri.
Le attività sono state chiuse dalla Asl per 14 giorni e dovranno effettuare la sanificazione dei locali.I casi di positività dei due bambini di nazionalità romena hanno fatto immediatamente scattare la macchina dell’indagine epidemiologica del dipartimento di prevenzione dell’Unità operativa di malattie infettive della Asl Roma 2. E così dall’intervista degli esperti del team del Sisp è emerso che la sera del 26 giugno, la figlia 14enne insieme con la mamma hanno partecipato a una cena di classe per la fine di un anno scolastico travagliato a causa dell’emergenza sanitaria del Covid, per i consueti saluti di rito prima della partenza per le vacanze estive.Insieme a loro altre 30 persone (15 ragazzi e 15 mamme).
Fortunatamente il tavolo era all’aperto, il che fa sperare che anche senza la protezione delle mascherine la possibilità di circolazione del virus sia ridotta. Tutti i trenta partecipanti (tra cui potrebbe esserci anche il caso indice che ha contagiato la ragazza, per conoscere invece il risultato del test della mamma bisognerà attendere questa mattina) e anche tutto il personale del ristorante (un’altra decina di persone) sono stati richiamati per essere sottoposti al tampone.
Diverso il discorso per il centro estivo che il bimbo di 5 anni ha frequentato solo l’1 luglio, giorno in cui ha manifestato i sintomi. Impossibile che il contagio sia avvenuto al New professional dance: non ci sono i tempi tecnici per l’incubazione. Ma è possibile che possa aver contagiato qualcuno degli altri 50 bambini iscritti. Tanto più che a quell’età non è facile che i piccoli tengano la mascherina o lavino le mani con cura. Ma anche in questo caso il fatto che le attività si svolgessero all’aperto potrebbe aver limitato i contagi.
Per il momento comunque tutti i piccoli frequentatori del centro estivo, come pure gli animatori, e le loro famiglie sono stati posti in isolamento. Passata tutta questa settimana (perché prima sarebbe prematuro andare a cercare il virus o gli anticorpi, che non si sarebbero ancora sviluppati dal momento che occorrono almeno 4-5 giorni), già da lunedì la Asl Rm 2 ha programmato le attività necessarie per sottoporre a test molecolare nei drive-in loro e i componenti delle loro famiglie.
Segnalibri