Io continuo a dire che, con un buon sistema di monitoraggio, tenere aperte o chiuse le frontiere non fa tanta differenza. Certo, poi se hai il caso del tipo scemo che torna dalla Bosnia con sintomi e non fa un minimo di quarantena non c'è sistema di monitoraggio che tenga.
Per il resto, visto che basta un caso positivo per accendere focolai, che provenga dalla Serbia o da Basilea non cambia poi granché.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Abbiamo visto che i sistemi di monitoraggio si stanno dimostrando di applicazione più complessa di quanto non si diceva.
Però sì, nel sistema in vigore alle frontiere finora ci sono molte falle nel contenimento del virus. Con le quarantene preventive andrebbe già meglio, e saranno previste.
Ultima modifica di AbeteBianco; 03/07/2020 alle 19:28
C’è un fatto culturale, ma un esercito non serve solo per le guerre (a parte che comunque in uno stato neutrale non c’è qualcuno che “ti difende” al posto tuo, quindi piuttosto vedrei senza senso gli eserciti nazionali negli stati NATO), va inteso anche come mezzo di supporto alle forze dell’ordine civili se del caso.
E in Svizzera l’esercito ha fornito supporto nella gestione di questa emergenza sanitaria ad esempio, poi se in altre nazioni gli eserciti fanno solo la guerra è un altro discorso.
Ma nessuno ha notato i 29450 tamponi del Piemonte di oggi ?
Aggiornamento finale India: +22.231 casi e +444 morti. Credo sia record per entrambi, escludendo il valore giornaliero di +2000 morti per arretrati di qualche settimana fa.
Anche qui pare che i nuovi casi siano riconducibili all'estero
Caso positivo fa scattare una trentina di tamponi a Trieste: altri sette contagi
Due notizie abbastanza importanti dalla mia regione
è nato un focolaio a Trieste, dovuto ad un lavoratore import export che ha contratto il virus probabilmente nei Balcani, già 8 contagi tra famiglia e colleghi. Sono in corso circa 60 tamponi per valutare la situazione.
La seconda notizia è che il governatore del fvg Fedriga sta lavorando con la Slovenia per chiudere il confine.
In Islanda, fino a ieri, testati 15mila passeggeri. Di questi, individuati 6 casi attivi, cioè con positività segno di infezione in atto.
Il tutto in 18 giorni.
Avevo elaborato una stima 10 giorni fa, ovvero 1 caso attivo ogni 2750. Viene confermata, e anzi abbassata, visto che hanno trovato 6 casi attivi su 15mila, ovvero 1 caso attivo ogni 2500.
https://icelandmonitor.mbl.is/news/n...or_icelanders/
Quest'oggi trovato positivo il figlio di una delle donne positive (al secondo test tra l'altro, fatto diversi giorni dopo l'ingresso nell'isola quando il test era negativo), di 1 anno. In Islanda non sottopongono a test i bambini, quindi non lo annovero.
Decisioni migliori o peggiori è un po’ soggettivo da dire perché dipende anche dal contesto in cui si inseriscono e non c’è solo l’aspetto sanitario da considerare. Di certo personalmente non avrei riaperto in questo modo le frontiere (arriveranno infatti già dei correttivi) ne i grossi assembramenti come nei locali notturni (dato che tuttora nei supermercati si deve ad esempio tenere la distanza di 2 m....). Infatti non tutti erano d’accordo con questi allentamenti. Ora si vedrà.
Incidenza di positività in rapporto ai casi testati (aggiornamento al 3 luglio):
Lombardia 14,79%
Liguria 12,35%
Piemonte 11,86%
Emilia-Romagna 9,39%
Valle d'Aosta 8,56%
Marche 7,96%
Trentino-Alto Adige 7,07%
Veneto 4,62%
Abruzzo 4,58%
Toscana 4,39%
Puglia 3,67%
Campania 3,31%
Friuli-Venezia Giulia 3,06%
Lazio 2,87%
Umbria 2,17%
Molise 2,01%
Sardegna 1,88%
Sicilia 1,75%
Calabria 1,23%
Basilicata 1,02%
Altissimi i dati di Lombardia, Liguria e Piemonte, comunque dalle Marche in su siamo sopra l'8% per test effettuati. Non pochissimi, tutto sommato e considerato che è da marzo che vengono effettuati tamponi/valutati i casi.
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