Si, l’ho notato anch’io. E non solo in Europa. Penso sia per via dell’alto numero di tamponi che ora si eseguono ovunque. Troviamo più casi per via dell’alto numero di tamponi, quindi in realtà i numeri (ad esempio, faccio per dire della Serbia) di oggi, anche se ai livelli della prima ondata, sono ancora inferiori a quelli effettivi che si facevano allora, perché si eseguivano meno tamponi.
Al momento mi sembra che comunque tra nazioni vengano importati/esportati singoli casi, e che il virus sia al limite circoscritto a focolai.
Le zone confinanti con la Lombardia stanno facendo numeri molto bassi, in Ticino (e in molti altri luoghi) semplicemente c’è stato questo casino con i locali notturni per dei contatti potenziali. Non fosse per questo anche in Ticino, la situazione sarebbe tranquillissima, la diffusione del virus si era praticamente azzerata.
Vedo messi peggio il nord delle Alpi e l’Austria.
Anch’io prima ho parlato di “chiudere le frontiere” ma in senso metaforico, chiaramente il minimo indispensabile di collegamento deve essere mantenuto e la situazione sorvegliata (cosa che in assenza di quarantene preventive dai paesi più a rischio diventa inesistente).
Ultima modifica di AbeteBianco; 03/07/2020 alle 20:57
Ottimo ??
Parliamone.
Austria e Slovenia hanno chiuso le frontiere quando noi facevamo 3000/4000 casi/giorno e dichiaravamo dai 600 agli 800 decessi
Questi adesso trovano 20 casi al giorno su 6 milioni di abitanti... ( quando ci arriverà la Lombardia faremo festa grande). Ok , fanno pochi tamponi, ma va anche detto che non c'è nessuna misura restrittiva, ma proprio nessuna. Quindi se la situazione fosse grave dovrebbe essere un pestaio
Secondo me va semplicemente aumentato il controllo alle frontiere (con il piccolo problema che in Italia non abbiamo personale e che le strutture di frontiera gioacciono in completo abbandono , quindi eventualmente i finanzieri e la polizia dovrebbero stare in un gazebo o camper, mentre invece i vicini sloveni hanno mantenuto gli edifici frontlieri in maniera decorosa )
E hanno fatto male infatti. Dovevano chiudere subito le loro frontiere.
Potrebbe anche andare bene che tengano le frontiere aperte, ma mi domando se i serbi giungano soprattutto via terra o aerea. Nel qual caso passeranno dalla Slovenia, quindi toccherebbe a loro fermarli prima che noi.
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
Si vis pacem, para bellum.
Il rischio di una seconda ondata è sempre più concreto
L’Ulss 8 Berica ha difffuso questa sera una nota che sembra gettare acqua sul fuoco e dare una notizia positiva rispetto al nuovo focolaio di Coronavirus nel Basso Vicentino, che ha lambito anche la Bassa Veronese, scoperto dopo che un manager della Laserjet di Pojana Maggiore è rientrato da un viaggio all’estero risultando positivo e, pur sapendolo, è andato a cene e a un funerale, contagiando altre persone.
«In merito all’attività di indagine circa i contagi Covid riscontrati nel Basso Vicentino, l’ULSS 8 Berica comunica che tutti i 52 cittadini posti in via precauzionale sotto sorveglianza domiciliare sono stati sottoposti a tampone con esito negativo. Al momento sembrano dunque rientrare i timori di un’ulteriore espansione del focolaio. Nonostante questa notizia rassicurante, la Direzione dell’ULSS 8 Berica ha deciso di ampliare ulteriormente l’azione di screening della popolazione potenzialmente coinvolta. Chiunque avesse avuto contatti con i soggetti coinvolti nel focolaio – spiega e ammonisce nella nota il Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica Giovanni Pavesi – è invitato a rivolgersi immediatamente al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della nostra azienda per valutare l’effettiva possibilità di contagio e se opportuno fissare l’esame del tampone».
Il numero da contattare è il 339 8742091:
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